Germania e Usa, c'è lo spettro del biscotto. Come nel 1982?
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Germania e Usa, c'è lo spettro del biscotto. Come nel 1982?

L'ultimo turno del girone D si presta a diversi sospetti. Se tedeschi e americani pareggiano il Portogallo di Ronaldo è fuori

La combine (parola di origine angloamericana, pronuncia [ˈkɒmbaɪn]), o biscotto, è nello sport un patto stretto in modo illecito per concordare o combinare il risultato di un incontro prima della sua disputa, a volte dietro pagamento di una somma di denaro (condotta corruttiva).

In queste ore il biscotto più gettonato è quello che potrebbe riguardare l'ultima sfida del girone D tra Germania e Usa. Un pareggio tra le due nazionali eliminerebbe infatti le altre due pretendenti, Ghana e Portogallo. I tedeschi e i biscotti? Figurarsi, non è nella loro cultura. Questi dubbi meglio lasciarli agli italiani, esempio perfetto di come si può falsare un torneo internazionale. Tuttavia, la possibilità che la nazionale di Jurgen Klinsmann (ex ct dei tedeschi) e quella di Loew giochino senza il coltello fra i denti sembra più che probabile. "Noi giochiamo sempre per vincere, mai per pareggiare" ha spiegato il ct Usa che nel 2006 fu eliminato dal mondiale in Germania grazie ai gol di Grosso e Del Piero. La memoria nei mondiali non può però dimenticare l'edizione del 1982 in Spagna con quel Germania-Austria 1-0 del 1982 che guarda caso era il risultato ideale per eliminare l’Algeria. A Vigo la Germania passò in vantaggio subito e il resto della partita fu protagonista di un'imbarazzante melina.

Italiani che malpensano, ossessionati dallo spettro della disonestà. Proprio come nel 2004 quando per una settimana gli azzurri furono accusati di insidiare il dubbio combine sulla partita tra Danimarca e Svezia. Un 2-2 avrebbe eliminato l'Italia e 2-2 fu tra le esultanze di tifosi improvvisatisi amici con il nemico comune dell'Italia di Cassano. L'Italia ha vendicato il biscotto del 2004 lo scorso 12 ottobre 2013 eliminando a Copenhagen la Danimarca dal mondiale 2014 con un 2-2 nelle qualificazioni. Anche l'Argentina potrebbe spingere per un pareggio contro la Nigeria ma l'Albiceleste è nettamente la squadra più forte del gruppo F e non sembra intenzionata a scendere a compromessi. La partita del 1982 tra Germania e Austria fu riconosciuta dall'intero mondo calcistico come una combine e tra i motivi scatenanti ci fu anche il fatto che i tedeschi erano già a conoscenza del risultato di Algeria - Cile. "Non eravamo proprio messi d'accordo, ma sull'1-0 ci siamo resi conto che eravamo tutti qualificati ed è nato una sorta di tacito accordo" spiegò dopo qualche anno Briegel. Il biscotto fu anche il motivo per cui da quell'edizione tutte le ultime partite dei gruppi ai mondiali sarebbero state giocate in contemporanea.

Sempre nel mondiale 1982, due giorni prima di Germania - Austria, i sospetti si concentrarono su Italia - Camerun. Dopo i due deludenti pareggi raccolti contro Polonia e Perù, l'Italia sfidò gli africani ancora imbattuti. Agli Azzurri bastava un pari per ottenere la qualificazione e la gara terminò proprio in parità. Gol di Graziani al 61' e pareggio di Mbida un minuto dopo. Poi, non si giocò più. Lo scandalo fu sollevato dal giornalista Oliviero Beha, secondo il quale alcuni giocatori del Camerun furono convinti ad accettare il pari per poter concludere il Mondiale imbattuti, pur non conquistando la qualificazione. Lo spettro della combine è sempre stato forte anche su Argentina - Perù del 1978. Dopo aver battuto la Polonia per 2-0 ed aver pareggiato col Brasile, l'Argentina avrebbe dovuto battere con almeno 3 goal di scarto (e segnandone almeno 4) il Perù per riuscire a sopravanzare la Seleçao quanto a differenza reti e conquistare la qualificazione. Già prima della gara, i brasiliani avevano invitato a più riprese il c.t. del Perù a non schierare tra i pali il portiere Ramon Quiroga, nato proprio in Argentina. Alla fine Quiroga giocò e contribuì in maniera decisiva al successo, per 6-0, dell'Albiceleste che passò così il turno e riuscì poi ad ottenere la vittoria finale. Anni dopo si sarebbe scoperto che non soltanto Quiroga ma altri giocatori del Perù percepirono denaro per lasciare campo libero agli argentini.

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Matteo Politanò