Turrini: "In Cina, super Alonso con una super Ferrari"
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Turrini: "In Cina, super Alonso con una super Ferrari"

Per il noto esperto della F1, il pilota spagnolo ha vinto la gara sulla pista di Shangai grazie alla migliore Ferrari degli ultimi quattro anni. Red Bull nei guai per le gomme e le tensioni interne

Primo Alonso, secondo Raikkonen, terzo Hamilton. Il podio del Gran premio della Cina si è colorato di rosso, rosso Ferrari. Alonso ha firmato la vittoria numero 31 in carriera e ha cancellato con una prova da vero fuoriclasse il passo falso che aveva commesso in Malesia. Le Red Bull? Vettel soltanto quarto e Webber non ha nemmeno raggiunto il traguardo a causa di una gomma che evidentemente non è stata stretta a dovere. Alonso c'è, la Ferrari pure. A Maranello si comincia a sognare in grande.

"Non c'è niente da fare - spiega Leo Turrini, giornalista e grande conoscitore delle cose della Formula 1 - ci eravamo un po' trastullati  sulla competizione interna con Massa. Ma alla fine dei conti, non c'è gara. E' Fernando il vero manico della Ferrari. Lui è un fuoriclasse, mentre Massa è un buon pilota. La differenza sta tutta qui.

E poi c'è da dire anche un'altra cosa. Quando l'anno scorso lo spagnolo vinse tre gran premi, riuscì ad avere la meglio sugli avversari senza avere la macchina migliore. Bene, quella che abbiamo visto a Shangai è una super Ferrari, forse la migliore tra quelle guidate da Alonso. Oggi si è vista finalmente una combinazione perfetta tra grande pilota e grande macchina. E in Cina, la F138 è stata nettamente la migliore. E' un grande segnale anche in prospettiva campionato".

Ferrari grande protagonista e Red Bull nei guai, per scelte poco felici prima, durante e dopo la gara...

Premessa doverosa. In questo momento sono diverse le macchine sotto investigazione per aver effettuato sorpassi con il Drs quando non avrebbero potuto, vale a dire in regime di bandiera gialla. La classifica finale della gara potrebbe essere stravolta, così come il podio. Perché Vettel e Raikkonen sono tra i piloti coinvolti. Ciò detto, e in attesa delle decisioni dei commissari della Fia, credo sia necessario fare una doverosa distinzione. Vettel si è difeso alla grandissima. E non poteva fare diversamente. La verità è che la Red Bull non ha ancora capito come gestire le nuove mescole della Pirelli.

Ieri Vettel, il re della pole, è stato costretto a rinunciare al tentativo di partire davanti a tutti nella terza sessione delle qualifiche per salvaguardare le gomme in previsione del gran premio. Una cosa scandalosa, non saprei come altro definirla. E non mi riferisco ovviamente alla scelta della Red Bull, ma alle regole che hanno ridimensionato in negativo le logiche del sabato di qualifiche. Come giudicare altrimenti il fatto che per trenta minuti abbondanti la pista fosse vuota? Per me, è antisportivo, spero che la Fia prenda in mano la situazione al più presto, perché c'è qualcosa che non torna.

Si diceva dei problemi della Red Bull con le gomme...

Ecco, se Vettel non avesse fatto la scelta di non prendere parte alla Q3, probabilmente oggi non sarebbe riuscito ad arrivare quarto a uno sbuffo da Hamilton. Tra i candidati al titolo mondiale, è stato l'unico ad aver iniziato la gara con le gomme morbide. Era un bel rischio, ma se non l'avesse corso chissà come sarebbe andata, forse peggio. Certo, conoscendo Newey, mi sento di dire che è soltanto questione di tempo, poi la Red Bull risolverà il suo limite e tornerà a essere competitiva anche nella scelta dei pneumatici.

Come l'anno scorso. La Red Bull inizia così così, ma poi trova il modo di migliorarsi gara dopo gara...

E' proprio questo l'aspetto più preoccupante per chi tifa Ferrari. Se dopo tre gare, Vettel è in testa al Mondiale pur con i guai di cui abbiamo parlato, cosa ne sarà dei prossimi gran premi? Se girano così forte già adesso...

Alonso pagherà caro l'errore in Malesia?

No, non credo. E' un campionato molto lungo, due o tre circostanze sfortunate ci possono stare e capitano a tutti. Però, oggi si può capire, col senno di poi, la frenesia che ha spinto Alonso a tentare il sorpasso a Vettel sulla pista di Sepang. Secondo me, la Ferrari sapeva di avere la macchina migliore anche in Malesia. E ha provato il colpaccio, con la ragionevole certezza che avrebbe potuto portare a casa la vittoria. Gli è andata male, succede.  

A proposito di guai in Red Bull, due indizi fanno una prova, o quasi. Webber sfortunato o messo alla porta?

Rievoco uno slogan di tempi tristissimi: colpirne uno per educarne certo. Webber si era permesso di lamentarsi per il comportamento di Vettel nella gara in Malesia. Dopodiché, va in Cina e cosa succede? Il sabato non gli mettono la benzina sufficiente a finire le qualifiche. E già questo è molto imbarazzante. E in gara, tanto per gradire, gli montano male una ruota. I cattivi pensieri potrebbero arrivare, non c'è dubbio. Mi rendo conto che la teoria della cospirazione è fantastica, però andiamoci cauti. No, non credo che la Red Bull l'abbia fatto apposta. Potremo metterla così. A volte, gli errori di disattenzione non sono volontari, ma stanno a indicare a quale dei due piloti va la priorità nella gestione del team.

Una coppia destinata a scoppiare a fine stagione...

Diciamo che sarei stupefatto se a fine stagione la Red Bull decidesse di rinnovare il contratto a Webber. Perché le parole di Vettel e della scuderia sono state molto dure nei confronti del pilota australiano. Insomma, fatti due conti, non credo possa finire molto diversamente.

E Raikkonen? Difficile che sia protagonista della notizia da prima pagina, eppure continua a macinare gare da applausi. E una serie piuttosto importante di podi. C'è anche lui tra i favoriti per la vittoria del Mondiale?

Ho un debole per il pilota finlandese, questo è noto. Oggi mi ha ricordato Capitan Uncino. Dopo la collisione con Perez, è rimasto con lo sbrego sul musetto e ha fatto benissimo comunque. Cosa dire, Raikkonen è un grandissimo. E dico di più. Credo che il prossimo anno è probabile che lo vedremo in Red Bull al fianco di Vettel. La Ferrari ha sbagliato a lasciarlo scappare. Ora con Alonso farebbe una coppia fantastica. La Lotus non ha i soldi per sviluppare una macchina in grado di vincere il mondiale, ma con Raikkonen bisogna comunque fare i conti. Sempre e comunque.  

Hamilton ancora protagonista. Terzo sul traguardo e decisamente meglio di Rosberg, che non ha terminato la gara. Risultati alla mano, si può dire che il vero limite della Mercedes fino allo scorso anno fosse Michael Schumacher?

Lo dico chiaramente: io sono uno schumacheriano. C'ero quando ha debuttato a Spa nel '91 e su di lui ho scritto anche un libro. Direi di aspettare ancora un po' prima di dare un giudizio definitivo. Hamilton è un grande manico, non si discute, in Cina ha fatto la prima pole position della sua carriera in Mercedes. Ma la pista di Shangai è favorevole per tradizione alla scuderia tedesca. L'anno scorso ha vinto Rosberg. Come dire, non dico troppo facile, ma quasi. E poi, la Mercedes vista nei tre anni di Michael non si può dire fosse davvero competitiva. Almeno rispetto a quella di oggi.

Un bilancio delle prime tre gare della stagione? L'equilibrio regna sovrano...

Per certi versi, ricorda quello dell'anno scorso. Campionato molto incerto, molto bello e con tre vincitori diversi nelle prime tre prove. Domenica prossima si gira in Bahrain. Vincesse Hamilton, come possibile, saremmo a quota quattro. Quindi, grande stagione con grande piloti. Ma speriamo che venga risolta a stretto giro di posta la comica delle gomme in qualifica. Perché che le cose non girano come dovrebbero, l'hanno capito ormai tutti.  

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Dario Pelizzari