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Clive Mason/Getty Images Sport
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Gp Messico: vince Rosberg, Ferrari da dimenticare

Peggiore gara dell'anno per Vettel, fuori per un dritto e mai in corsa per il podio. Altro ritiro per Raikkonen. La classifica

Se qualcuno avesse acceso la tv per seguire il Gran premio del Messico tra il 36° e il 41° giro avrebbe pensato che la gara fosse ancora tutta da decidere. Primo Nico Rosberg, secondo Sebastian Vettel, terzo Lewis Hamilton. La Ferrari del tedesco alle prese con le due Frecce d'argento, che emozione, che sorpresa. E invece, no, nulla di vero. Vettel non era secondo, era doppiato, e poco dopo ha dovuto lasciar passare il campione del mondo britannico, che ha dominato la gara con il collega di scuderia. Vince Rosberg dopo un testa a testa appassionante con Hamilton. Terzo Vallteri Bottas su Williams, poi le due Red Bull, quarto Daniil Kvyat e quinto Daniel Ricciardo. Il pilota di casa, Sergio Perez su Force India, raggiunge il traguardo in ottava posizione e fa felice il meraviglioso pubblico di Città del Messico

Ferrari, che delusione

Per Vettel, un guaio tira l'altro: la foratura alla partenza dopo un contatto con Ricciardo, che l'ha costretto a tornare subito ai box; il testacoda al giro 11, quando si trovava in undicesima posizione e stava lavorando duro per risalire la china; quindi, il ritiro a venti giri dal termine per un dritto che chiude la sua gara. Un po' di sfortuna e tanti errori. Più di quanti ne abbia fatti nell'intera stagione. Vettel non si nasconde e chiede scusa alla squadra: proprio vero, brutta, bruttissima giornata. Per lui, che ha consegnato il secondo posto nella classifica generale a Rosberg e ora insegue a meno 21 punti, e pure per Kimi Raikkonen, che viene infilzato dal connazionale Bottas al giro 23: sospensione destra k.o., fine della corsa. I commissari dicono che il pilota della Williams, evidentemente soddisfatto per aver restituito la cortesia di Sochi, non ha colpe. Messico da dimenticare per Maranello, che per la prima volta dell'anno non arriva a punti. "Oggi abbiamo imparato cosa non dobbiamo fare", spiega Maurizio Arrivabene a fine gara. Bagno di umiltà quasi necessario. 

Le classifiche

La classifica del Gp del Messico
1° Rosberg, 2° Hamilton, 3° Bottas, 4° Kvyat, 5° Ricciardo, 6° Massa, 7° Hulkenberg, 8° Perez, 9° Verstappen, 10° Grosjean, 11° Maldonado, 12° Ericsson, 13° Sainz, 14° Button, 15° Rossi, 16° Stevens.

La classifica piloti
(prime dieci posizioni)
1° Hamilton, 345 punti; 2° Rosberg, 272; 3° Vettel, 251; 4° Bottas, 126; 5° Raikkonen, 123; 6° Massa, 117; 7° Kvyat, 88; 8° Ricciardo, 88; 9° Perez, 68; 10° Verstappen, 47.

La classifica costruttori
(prime sette posizioni)
1° Mercedes, 617 punti; 2° Ferrari, 374; 3° Williams, 243; 4° Red Bull, 172; 5° Force India, 112; 6° Lotus, 71; 7° Toro Rosso, 65.

Prossima gara
Gran premio del Brasile, San Paolo, 15 novembre

Le qualifiche

E' un circuito costruito nel 1962 per ospitare la Formula 1, pare lo stadio Azteca di Città del Messico, culla del mito fatto pallone nel corso di Italia-Germania 4-3, semifinale dei mondiali del 1970. Ottantamila persone nelle prime libere del venerdì, centomila per le qualifiche, 250mila le presenze attese per la gara. Il Messico vuole la F.1 e lo dimostra con numeri straordinari. In pista, cori da curva pallonara per il pilota di casa Sergio "Checo" Perez su Force India, che chiude l'ultima sessione di qualifiche con il nono tempo. Davanti a lui, alla solita lotta tra le due Mercedes per decidere la prima fila partecipa anche un velocissimo Sebastian Vettel, che taglia il traguardo in terza posizione a soltanto 370 millesimi da Nico Rosberg, titolare della quarta pole di fila.

L'altra Mercedes, quella del campione del mondo Lewis Hamilton, partirà invece dalla seconda casella della griglia di partenza. Chiamato alla grande rimonta Kimi Raikkonen, fuori in Q2 per un problema ai freni e al via della gara dalla penultima fila a causa della sostituzione del motore. Quarta e quinta posizione per le due Red Bull di Kvyat e Ricciardo, sesta e settima per le due Williams di Bottas e Massa. Per il brasiliano ex Ferrari, la soddisfazione mica da ridere di aver raggiunto la velocità più alta del campionato: 364 Km/h. 

La griglia di partenza

Prima fila: Rosberg - Hamilton

Seconda fila: Vettel - Kvyat

Terza fila: Ricciardo - Bottas

Quarta fila: Massa - Verstappen

Quinta fila: Perez - Hulkenberg

Le attese della vigilia

"Conosco Jorge e Marc e li ritengo dei bravi ragazzi. Ma penso che Valentino in Malesia abbia fatto la cosa giusta". Anche Sebastian Vettel vota Rossi. Lo fa da Città del Messico, città che ha accolto la carovana della Formula 1 a distanza di 23 dall'ultimo gran premio. Nelle ultime due edizioni della gara, storia del biennio 1991-92, fu lotta senza quartiere tra le due Williams di Nigel Mansell e Riccardo Patrese, con il pilota italiano che proprio in Messico portò a casa una delle sue sei vittorie in carriera. Questa volta a tenere banco sarà un altro duello in famiglia. Mercedes contro Mercedes.

Lewis Hamilton, già campione del mondo ad Austin, contro il compagno di squadra più snobbato che amato Nico Rosberg. In ballo, per il britannico, l'ennesimo sigillo (leggi undicesima vittoria) di una stagione trionfale; per il tedesco, il secondo posto nella classifica piloti, con Vettel avanti di 4 lunghezze e pronto a dare il tutto per tutto per rimanere appeso al secondo gradino del podio. Hamiton, sia chiaro, non ha alcuna intenzione di tendere la mano al collega di scuderia. "Vedremo che cosa mi chiederà la squadra, ma non vedo nessun vantaggio ad aiutare Nico. Il Mondiale costruttori è già assegnato". Messico e nuvole, la faccia triste dell'America. 

La pista

I numeri dell'Autodromo Hermanos Rodriguez

Primo gran premio: 1963
Lunghezza tracciato: 4,304 Km
Giri previsti: 71
Distanza complessiva: 305,354 Km

L'albo d'oro del Gp del Messico

Il podio nella ultime tre edizioni

1992
1° Mansell (Williams), 2° Patrese (Williams), 3° M. Schumacher (Benetton). Pole: Mansell. Giro più veloce: Berger (McLaren).

1991
1° Patrese (Williams), 2° Mansell (Williams), 3° Senna (McLaren). Pole: Patrese. Giro più veloce: Mansell.

1990
1° Prost (Ferrari), 2° Mansell (Ferrari), 3° Berger (McLaren). Pole: Berger. Giro più veloce: Prost.

Vittorie piloti: Clark, Prost e Mansell 2; Gurney, Ginther, Surtees, Hill, Hulme, Ickx, Berger, Senna e Patrese una.

Vittorie costruttori: Lotus, Williams e McLaren 3; Ferrari 2; Brabham, Cooper, Benetton e Honda una.

Le vittorie Ferrari a Città del Messico: Jacky Ickx nel 1970 e Alain Prost nel 1990.

La classifica piloti e costruttori dopo 16 gare su 19

Piloti
(prime 10 posizioni)
1° Hamilton (Mercedes), 327 punti; 2° Vettel (Ferrari), 251; 3° Rosberg (Mercedes), 247; 4° Raikkonen (Ferrari), 123; 5° Bottas (Williams), 111; 6° Massa (Williams), 109; 7° Kvjat (Red Bull), 76; 8° Ricciardo (Red Bull), 74; 9° Perez (Force India), 64; 10° Verstappen (Toro Rosso), 45.

Costruttori
(prime 7 posizioni)
1° Mercedes, punti 574; 2° Ferrari, 374; 3° Williams, 220; 4° Red Bull, 150; 5° Force India, 102; 6° Lotus, 70; 7° Toro Rosso, 63.

Le quote bwin

Pole-position
Hamilton 1.60
Rosberg 2.65
Vettel 11.00
Ricciardo 35.00

Scuderia del vincitore
Mercedes 1.05
Ferrari 7.00
Williams 21.00

Vittoria gara
Hamilton 1.50
Rosberg 4.00
Vettel 9.00
Bottas 31.00
Raikkonen e Massa 51.00

Orari tv

Venerdì

Prove libere 1: diretta alle 17 su Sky Sport F1 Hd, differita alle 21,30 su Rai Sport 1
Prove libere 2: diretta alle 21 su Sky Sport F1 Hd, differita alle 0,30 su Rai Sport 1

Sabato

Prove libere 3: diretta alle 17 su Sky Sport F1 Hd, differita alle 21,10 su Rai Sport 2
Qualifiche: diretta alle 20 su Sky Sport F1 Hd, differita alle 23,20 su Rai 2

Domenica

Gara: diretta alle 20 su Sky Sport F1 Hd, differita alle 23,20 su Rai 2

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Dario Pelizzari