Fantacalcio: i 10 attaccanti sui quali puntare per il finale di stagione
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Fantacalcio: i 10 attaccanti sui quali puntare per il finale di stagione

Tevez, Toni e Quagliarella per la continuità. Menez per i numeri. Farias e Meggiorini per tentare il colpaccio

Carlos Tevez (Juventus)

Troppo facile, si dirà. Carlitos il fenomeno, l'uomo che ha riveduto e corretto le logiche offensive della Vecchia Signora, è da quando indossa il bianconero che crea meraviglie. Vero. Ma cosa dire della sua continuità di rendimento? Tevez non sbaglia più di due gare di fila. E pure quando non è in giornata morde le caviglie degli avversari come un mastino. Si diceva avesse smarrito il fiuto per il gol nelle serate di Champions. Provare, per credere. Tevez è una garanzia assoluta. Anche nella partitella del giovedì.

Riccardo Meggiorini (Chievo)

I numeri sono dalla sua parte. Nelle ultime due partite ha fatto più di quanto aveva fatto nelle 20 precedenti. Tradotto: tre assist tre che hanno prodotto altrettanti gol. E due vittorie, utilissime alla squadra di Maran per uscire dalle sabbie mobili del fondo classifica. L'ex assaltatore delle aree di rigore dei tempi del Cittadella si è trasformato col tempo in un preziosissimo suggeritore. Veloce e capace di saltare l'uomo con un guizzo da giocatore vero. 

Miroslav Klose (Lazio)

Quando non segna, fa segnare i compagni di squadra. Lotta come un leone dal primo all'ultimo minuto di gara e a due passi dalle 37 primavere è ancora un giocatore utilissimo. Nelle ultime 4 uscite in campionato, ha confezionato tre reti e un assist. Roba da primo della classe. E non è finita qui. Perché nei prossimi due mesi le possibilità per riflettere sul suo futuro sono ancora tante. Perso Djordjevic per infortunio, la Lazio temeva il salto nel vuoto. Poi, Klose. Uno dei migliori attaccanti che abbiano messo piede sui campi italiani nell'ultimo lustro. 

Jeremy Menez (Milan)

Sarà pure vero che non è una prima punta e che Inzaghi avrebbe dovuto capirlo prima di finire pancia all'aria per risultati così così. Epperò, le chiacchiere stanno a zero quando si dà un'occhiata al suo tabellino. Fin qui, 15 gol in 28 presenze. Tanto, tantissimo se si pensa che il diavolo ha centrato la rete in 41 occasioni. Un mezzo primato anche per lo stesso Menez, che in 3/4 di stagione in rossonero ha fatto meglio che in tre anni interi al Psg. Insomma, per chi tifa Milan la ciambella di salvataggio da tenere ben stretta fino alla fine del campionato.

Samuel Eto'o (Sampdoria)

C'era chi sul suo rilancio in blucerchiato non ci avrebbe scommesso nemmeno un caffè. Perché se vinci tanto e poi decidi di ingrassare il conto in banca in avventure al limite del probabile (vedi Anzhi) c'è qualcosa che non torna. Invece, è andata benissimo e pure di più. Perché nelle ultime quattro gare l'attaccante camerunense è stato tra i migliori in campo. Ha segnato contro il Cagliari, ma soprattutto è stato il trascinatore di una squadra alla disperata ricerca di un leader.

Alberto Paloschi (Chievo)

Tra gli attaccanti meno quotati a inizio stagione, perché la copertina spetta spesso a chi fa il pieno di ovazioni e di denari, continua a raccogliere applausi per gol e dedizione alla causa. E' già a quota 7, mica male se giochi nel Chievo e il tuo traguardo unico è arrivare a fine campionato con un punto in più delle squadre che retrocedono. Se Meggiorini ispira, lui definisce. E i risultati si vedono. 

Luca Toni (Hellas Verona)

Quando c'è il talento, la carta d'identità va a farsi benedire. Diciamola tutta: se l'ex bomber del Bayern Monaco dovesse riuscire a tagliare il traguardo di fine campionato con in tasca il tagliando di miglior marcatore della stagione non sarebbe una sorpresa da prima pagina. Perché Toni dà il meglio di sé in primavera. Quando raggiunge il massimo della condizione fisica e l'entusiasmo gira a mille. Tra febbraio e marzo ha incassato la bellezza di 7 gol. E' un fiume in piena. Provare per credere. 

Diego Farias (Cagliari)

Tenetelo d'occhio, il brasiliano che piace tanto a Zeman. Perché quando troverà la continuità, quella vera, farà venire i mal di pancia a numerosi difensori. Contro il Milan ha segnato il gol numero 4 in campionato. Pochini per una squadra che ha bisogno di salvarsi. Ma se Sau fa fatica a ritrovare lo smalto di un tempo e Longo non si sblocca, è proprio su di lui che si concentrano le speranze di chi tifa Cagliari. Zeman, in questo senso, è una garanzia. Con lui, anche chi segna poco diventa un killer. 

Mario Gomez (Fiorentina)

Finalmente, ci siamo. Dopo mesi matti e disperatissimi, il Mario di Firenze col passaporto tedesco ha fatto capire di non essere un flop. Lo dimostrano le ultime tre gare da lui giocate in campionato: Roma, Atalanta e Udinese. Tre gol e tanto lavoro sporco là davanti per il piacere di Montella e dei sostenitori della Viola. Se la fortuna gli dà una mano e gli consente di arrivare a fine stagione senza altre soste forzate, l'ex bomberone del Bayern può regalarsi e regalare un bel carico di soddisfazioni. 

Fabio Quagliarella (Torino)

Scommettiamo che? Da quando è tornato in granata, ha sbagliato una partita, forse due. Su 40. Tra campionato ed Europa League. Come dire, altro che giocatore prossimo alla pensione e scarico di motivazioni. Grazie alla fiducia che gli ha concesso Ventura, il Quaglia ha ritrovato il piglio dei giorni migliori. Segna, e pure tanto (14 reti complessive), ma soprattutto corre e si batte come un forsennato finché l'arbitro non manda tutti negli spogliatoi.

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Dario Pelizzari