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Hockey. Negli Stati Uniti è ormai guerra di carte bollate tra la Nhl, la potentissima federazione dell’hockey su ghiaccio, e le società di scommesse che vorrebbero forzare le restrizioni alle puntate attualmente in vigore. Un divieto anacronistico, perché in …Leggi tutto

Una partita del campionato Nhl (Credits: Bruce Bennett/Getty Images)

Una partita del campionato Nhl (Credits: Bruce Bennett/Getty Images)

Hockey. Negli Stati Uniti è ormai guerra di carte bollate tra la Nhl, la potentissima federazione dell’hockey su ghiaccio, e le società di scommesse che vorrebbero forzare le restrizioni alle puntate attualmente in vigore. Un divieto anacronistico, perché in effetti basta scommettere in Canada per aggirarlo. Cosa che puntualmente avviene ogni fine settimana, con undanno economico ed erariale per gli States che la Gamblers’ Association, l’associazione di categoria, ha stimato in almeno 20 milioni di dollari a stagione. Non pochi per uno sport che, esattamente come capitato a basket e football, sta vivendo una difficile fase congiunturale con incassi e budget in calo. Non è un caso, dunque, se per la prima volta al ricorso presentato dai bookmakers potrebbero aggiungersi alcune squadre professionistiche. Anche perché le norme attualmente in vigore vietano anche ai team di raccogliere la pubblicità di settore.

Olimpiadi. Dopo la rinuncia di Roma sono rimaste in piedi quattro candidature per i Giochi del 2020: Baku, Madrid, Istanbul e Tokio. Il Comitato olimpico comunicherà la shortlist delle tre finaliste entro febbraio e comunicherà la scelta della città ospitante solo il 7 settembre 2013. Ma i giapponesi, solerti come sempre, hanno giocato d’anticipo depositando presso il Comitato olimpico internazionale sette precontratti di sponsorizzazione, che diventeranno immediatamente vincolanti in caso di vittoria. Gli importi sono ancora top secret, ma i marchi coinvolti sono di livello assoluto: l’ultima arrivata è Japan Airlines, che ha ufficializzato domenica l’accordo con il comitato promotore. Insieme a lei, tra gli altri, avevano già aderito Mizuno, Kinki e Asics. Ma il vero colpo potrebbe arrivare nei prossimi giorni con Toyota.

Tennis. L’Atp, holding che organizza tutti i tornei professionistici di tennis a livello mondiale, ha annunciato ieri mattina l’estensione della partnership tecnica con Head per altri cinque anni. In base all’accordo, Head continuerà ad essere la palla da tennis ufficiale del World Tour, così come la pallina ufficiale del Barclays Atp World Tour Finals, fino al 2017. L’accordo, che ha avuto inizio nel 1994, festeggerà il suo ventesimo anniversario a gennaio 2013, rendendo Head uno dei più longevi sponsor di una federazione mondiale. Anche se tra i tennisti le racchette e le borse sportive che produce continuano a faticare rispetto a quelle di altri marchi.

Calcio. Audi pigliatutto con i top club: il marchio automobilistico tedesco, già azionista del Bayern Monaco e fornitore tra gli altri di Milan, Chelsea e Barcellona, ha ufficializzato sabato il rinnovo di un accordo di partnership con il Real Madrid. Il deal, di cui non sono state rese note le cifre, prevede la consegna in comodato d’uso gratuito di 25 vetture a giocatori e membri dello staff tecnico, ma anche l’utilizzo di auto brandizzate per iniziative di marketing ad hoc. Quasi tutti hanno optato per il Suv Q7 e la berlina A8, con la sola eccezione di Cristiano Ronaldo: il fuoriclasse, per legare il suo nome al brand dei quattro cerchi, ha chiesto di avere una R8 coupé superaccessoriata (prezzo di listino 137 mila euro). Gli è stata concessa, ma con obbligo di acquisto (scontato) a fine campionato.


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