Vuoi lavorare in F1?
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Vuoi lavorare in F1?

L'iniziativa “Red Bull on stage” offre a quattro giovani l'opportunità di fare uno stage nel quartier generale della scuderia Toro Rosso a Faenza. Con queste prospettive - I protagonisti dell'edizione 2013

Quattro opportunità di stage nel quartier generale della Scuderia Toro Rosso per talenti che sognano e lottano per un futuro professionale in Formula 1. Cento giorni per imparare le basi di un mestiere ambitissimo e per dimostrare il proprio valore alle prese con una monoposto di F.1. L'iniziativa “Red Bull on stage“ (per dettagli e iscrizioni, cliccare su www.redbull.it/tororosso), che nel 2013 ha raccolto l'interesse di circa 70mila giovani studenti e neolaureati, prenderà il via a Faenza il prossimo 16 giugno e si concluderà il 30 settembre. Per conoscere più da vicino le coordinate dell'impegno, abbiamo chiesto la collaborazione di Otello Valenti, HR Director della Scuderia Toro Rosso.

Quali sono le capacità richieste? Insomma, vale la pena provarci se...

“Se si amano le sfide e il gioco di squadra. Certamente c’è bisogno di una buona preparazione tecnica ma questo è un mondo talmente particolare che nessuna scuola può davvero insegnarti tutto ciò che serve. Tanto si impara sul campo, giorno dopo giorno, come parte integrante del proprio gruppo di lavoro. L’entusiasmo e la passione, lo spirito di iniziativa e la curiosità verso ogni nuovo progetto saranno gli altri fattori determinanti per la scelta dei finalisti”.
Gioca anche il carattere? Che tipo devi essere per funzionare in F.1?

“Sicuramente abbiamo bisogno di persone che pretendano sempre il massimo da se stesse e non si accontentino mai, perché si può fare sempre meglio. Un amante della routine potrebbe trovarsi spiazzato nel nostro ambiente. In Formula Uno tutto si muove velocemente e le cose possono cambiare da un giorno all’altro, da una gara all’altra. Per darvi un’idea, apportiamo in media una modifica tecnica alla vettura ogni 30 minuti. Senza dubbio bisogna essere flessibili, con grande elasticità mentale e spirito di adattamento”.

Al Gran premio di Monza è poi previsto il battesimo del fuoco: come gestire l'emozione del primo Gp in squadra?

“Immagino che per un appassionato – e per lavorare con noi la passione è indispensabile - la prima volta in un paddock di Formula Uno sia molto emozionante. A pochi è concesso vedere cosa succede al di là delle immagini che la TV ci propone e che di solito viviamo dal divano di casa nostra! Poter sentire il rombo dei motori dal vivo in garage, condividere con la squadra i preparativi per l’uscita della macchina dai box, l’empatia che si crea con gli ingegneri che devono essere in grado di prendere decisioni all’ultimo momento, ascoltare le loro comunicazioni via radio con i piloti sicuramente rappresentano una bella esperienza da ricordare. Inoltre, alcuni dei progetti che verranno assegnati ai nostri finalisti verranno utilizzati in pista, quindi si ha la possibilità di vedere all’opera il risultato dei propri sforzi. Far parte integrante della squadra rende l’emozione ancora maggiore. Come gestirla? Io direi che bisogna viverla”.

Che ambiente è quello della Scuderia Toro Rosso? Consigli per inserirsi senza problemi?

“È un ambiente molto giovane, dinamico e stimolante. Per uno studente o un neolaureato non è certo un problema inserirsi e i finalisti della scorsa edizione sono stati tutti concordi nel dire che si sono sentiti a casa fin da subito. Questo è un fattore molto positivo per un ambiente di lavoro. Un consiglio? Partire con la modestia di un principiante e insieme con la determinazione di chi vuole raggiungere i traguardi più ambiziosi”.
Una volta che hai la fortuna di essere selezionato, cosa ti aspetta esattamente? Che ritmi di lavoro ti attendono?

“Ad ognuno verrà data la responsabilità di un progetto all’interno del proprio reparto. Verranno date delle indicazioni di partenza, ma la creatività e un rigoroso e disciplinato metodo di lavoro, saranno alla base di un buon risultato finale. Visti i ritmi frenetici e le normali scadenze a breve termine, ci si può aspettare un po’ di stress da prestazione: questo è un aspetto tipico degli ambienti sportivi ed è ciò che rende questo lavoro davvero interessante”.

Una volta finito lo stage, ci sono possibilità di continuare l'esperienza?

“Se i talenti che avremo individuato si dimostreranno all’altezza delle sfide a loro assegnate e si creeranno le giuste opportunità in Azienda, le possibilità di continuare ci saranno. È esattamente quello che è accaduto lo scorso anno ad uno dei quattro finalisti, che attualmente lavora con noi, con lo stesso entusiasmo e soddisfazione del suo primo giorno in Scuderia Toro Rosso”.

Twitter: @dario_pelizzari

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Dario Pelizzari