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Europei e Olimpiadi: il 2016 della paura per lo sport

Il calcio in Francia a sette mesi dagli attentati di Parigi. Misure di sicurezza straordinarie e budget ormai fuori controllo...

Il paradosso è che nel venerdì nero di Parigi ad aver funzionato bene è stata proprio la sicurezza intorno allo Stade de France. I terroristi volevano la strage in diretta tv, sotto gli occhi di Hollande, ma i filtri esterni all'impianto hanno retto e individuato il kamikaze costringendolo ad allontanarsi per farsi esplodere altrove. Bilancio drammatico, ma sicuramente inferiore a quello che sarebbe stato in caso di esplosione in mezzo alla folla.

Malgrado la parziale rassicurazione, però, il dibattito intorno all'opportunità di confermare i prossimi campionati europei di calcio proprio in Francia è aperto. Le stime parlano di un afflusso di 7-8 milioni di persone nel mese delle gare: si può fare o il rischio è troppo alto? Nelle ore successive alle stragi i vertici della FFF (la federcalcio francese) e del Comitato organizzatore di Euro 2016 hanno provato a dare un messaggio di tranquillità: "Siamo preoccupati, ma ci sono otto mesi di tempo. Continueremo a fare il necessario affinché la sicurezza sia garantita, nonostante i rischi che questo comporta. E' una questione permanente per la Federazione e per lo Stato" ha detto Noel Le Graet, capo del calcio transalpino.

Verso un Europeo blindato non solo negli stadi

Dal 10 giugno al 10 luglio 2016 saranno dieci le città francesi coinvolte nell'Europeo di calcio: Parigi, Saint-Denis (sobborgo della capitale dove si trova proprio lo Stade de France costruito per il Mondiale del 1998), Saint-Etienne, Bordeaux, Tolosa, Lilla, Lens, Lione, Nizza e Marsiglia. Saranno le sedi delle 51 partite che vedranno scendere in campo 24 nazionali, il record storico per l'Europeo che non ha mai avuto un format così allargato.

Già da mesi i responsabili francesi sono al lavoro sul piano sicurezza. L'assalto al giornale satirico Charlie Hedbo di gennaio aveva acceso i riflettori sulla minaccia del terrorismo e da allora il Governo Hollande ha messo in piedi una task force incaricata di prevedere ogni dettaglio della gestione dell'intelligence e dell'ordine pubblico in vista del mese di giugno.

"Andrà evitato lo stato di polizia" si è augurato Le Graet, ma è sicuro che le 16 persone che stanno lavorando al piano avranno mano libera per garantire la sicurezza, anche a costo di rendere gli stadi dell'Europeo quasi fortini blindati. Jacques Lambert, che dirige il Comitato organizzatore, ha esperienza in materia essendo un ex prefetto e avendo gestito anche il Mondiale del 1998.

Maxischermi e fan zone per i tifosi: ecco le emergenze

Non si tratterà solo di garantire la sicurezza dentro e intorno gli stadi che ospiteranno le 51 partite dell'Europeo, ma di estendere la sorveglianza ovunque. Il vero punto che preoccupa oggi sono i tempi morti e le fan zone. In Francia arriveranno decine di migliaia di tifosi da tutta Europa, resteranno qualche giorno o qualche settimana animando i centri delle città dove saranno allestite delle aree apposite per l'intrattenimento e l'accompagnamento al momento della gara.

E' un modello sperimentato da anni da parte della Uefa e che ha sempre funzionato per ridurre al minimo i rischi di contatti tra ultras. Qui, però, la minaccia è differente e luoghi di aggregazione frequentati nello stesso momento da migliaia di persone risultano difficilmente controllabili per evitare che qualcuno possa decidere di prenderli di mira. Lo stesso vale per i maxischermi che saranno dislocati un po' ovunque: si gioca in notturna e il buio rende tutto più complicato. Le città si stanno affidando anche ad agenzie private di sicurezza per gestire questi momenti.

L'Italia viaggia con la sua scorta

Più facile sarà blindare i ritiri delle 24 nazionali, luoghi per definizione già scelti proprio per essere appartati e sicuri. L'Italia andrà probabilmente a Montpellier e lo farà, come in passato, portandosi dietro la sua scorta. Ci sarà un nucleo di funzionari italiani come in occasione del Mondiale in Sudafrica: conoscenza stretta delle problematiche, fiducia totale da parte della Figc e rapporti stretti con gli agenti locali che collaboreranno insieme ai colleghi provenienti dallo Stivale. Possibile che la task force tricolore sia rinforzata visto l'allarme crescente, ma c'è tempo per organizzare tutto al meglio dopo che Conte avrà dato il via libera alla scelta della sede del ritiro.

Le Olimpiadi a Rio con un budget illimitato (o quasi)

L'altro grande evento sportivo del 2016 sono le Olimpiadi, in programma a Rio de Janeiro nel mese di agosto. L'esperienza del Mondiale 2014 sta aiutando le autorità brasiliane nella pianificazione, ma di certo saranno i Giochi più controllati di sempre. Il numero di agenti in strada sarà superiore a quello di Londra 2012, quando già l'allerta terrorismo era altissima.

Quanto costeranno le Olimpiadi a Rio? Bisogna attendere il consuntivo, ma i costi sono schizzati alle stelle e una buona fetta del budget (sulla carta 11 miliardi di euro) è stata spesa proprio per garantire la copertura sul territorio. La stima è che ci saranno circa 70mila agenti concentrati intorno a Rio de Janeiro in quelle settimane, magari sul modello del battaglione creato appositamente per i grandi eventi nel 2014.

In Brasile fino ad oggi la paura era legata alla criminalità locale e alle possibili proteste che avevano animato anche la vigilia del Mondiale. Il tasso di omicidi è altissimo e vaste zone della città risultano difficili da controllore. La minaccia terroristica non è mai stata d'attualità, però i Giochi sono la massima cassa di risonanza mondiale...

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Giovanni Capuano