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Eurolega: vittoria a Istanbul dell'EA7 Milan (nel senso di Macvan)

Nell'81-80 sul Darussafaka il serbo veste i per lui nuovi panni del protagonista - Video highlights

"Mr. Utility", come abbiamo soprannominato Milan Macvan subito dopo l'arrivo all'EA7 Milano per la capacità di mettere insieme ogni partita un tabellino a misura di squadra, pare questa stagione più che intenzionato a fare il salto di qualità e vestire i panni del top-scorer, specie in Eurolega. Già autore di 18 punti contro il Maccabi, ne ha infilati altri 19 (con 5/7 da due e 3/3 nelle triple) nella vittoria di Istanbul contro il Darussafaka: un 81-80 tanto risicato quanto prezioso non solo per la classifica, ma anche e soprattutto in termini di auto-stima in vista del doppio impegno che attende l'Olimpia in un pugno di giorni, con trasferta ad Atene martedì 25 ottobre contro l'Olympiacos e sfida al Forum contro il Real Madrid giovedì 27 ottobre.


Partito nello starting-five da ala forte al fianco del centrone (e connazionale) Raduljica, il serbo ha prima trascinato l'EA7 per tutto il break iniziale, tenendola quindi in partita nella seconda parte quando le triple dei turchi (12/35, alcune decisamente favorite dalle disattenzioni difensive dei milanesi) stavano per ribaltare l'inerzia. Una prova arricchita da 6 rimbalzi e 3 assist, ma anche macchiata da un fallo tecnico per proteste nell'ultimo quarto che avrebbe potuto davvero far girare il match a favore del Darussafaka.

"Stavo per rovinare tutto", l'ammissione finale dello stesso Macvan, che da vero "Mr. Utility" ha quindi chiesto scusa a tutta la squadra. Per sua fortuna, a evitare la beffa ci hanno pensato la determinazione di un ancora convalescente Kalnietis (11 a referto), freddissimo nell'infilare la tripla del 77-76 dopo che i turchi erano andati per la prima volta avanti proprio grazie al "default" di Macvan, e la reattività di McLean (11 punti, 8 rimbalzi), che dopo la stoppata vincente contro il Maccabi ha fatto il bis negli ultimi, concitatissimi secondi, riuscendo a toccare miracolosamente un pallone per un rimbalzo offensivo di Sanders che - dopo un 0/2 di Kalnietis ai liberi - ha rimandato in lunetta Simon per il quasi definitivo 81-78.

Da evidenziare anche l'ennesima prova "tanti fatti (10 punti, 2 assist e ben 4 palle rubate) e poche parole" di Alessandro Gentile, che a 6" dalla sirena - ritrovatosi a sua volta in lunetta dopo un recupero che poteva risultare definitivamente vincente - ha però fallito entrambi i tiri. A quanto pare il lavoro mirato negli States durante l'estate non è bastato, ma il ragazzo può di sicuro trovare aiuto anche nello staff tecnico milanese per migliorare le percentuali ed evitare che questo fondamentale finisca davvero per condizionarlo psicologicamente.

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Paolo Corio