Ultima chiamata per l'Eurocup
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Ultima chiamata per l'Eurocup

Passata la delusione per le final eight, Pietro non vuole perdere l'occasione di approdare ai quarti di Coppa

Ciao ragazzi,

come va?

Saprete di sicuro che la nostra esperienza alle Final 8 è stata purtroppo negativa. Abbiamo disputato una brutta prestazione contro Reggio Emilia e siamo stati subito eliminati nei quarti di finale. Ci ha traditi il cattivo approccio, per il quale abbiamo pagato la pressione di dover vincere a tutti i costi e di essere favoriti.

Dopo un primo tempo in cui siamo finiti sotto di 15 punti abbiamo reagito nel secondo arrivando fino al pareggio. Reggio, però, ha giocato una partita bellissima e, grazie anche alla fiducia che aveva accumulato nella prima parte di gara, si è rivelata più fredda negli istanti finali. La Grissin Bon è stata più pronta di noi e ha chiaramente meritato di vincere. Un vero peccato per noi.

Ad aggiudicarsi la Coppa, meritatamente, è stata la Dinamo Sassari, che ha avuto il grande merito di eliminare nei quarti la super favorita Olimpia Milano e poi non si è fermata più. Voglio dunque fare i complimenti ai sardi: in questa occasione si sono dimostrati i migliori e soprattutto al mio amico Travis Diener, un playmaker fortissimo con cui ho condiviso l’esperienza agli ultimi Europei.

Fortunatamente siamo riusciti a riprenderci subito vincendo martedì una gara in Coppa fondamentale contro il Nanterre. La situazione nel nostro girone è davvero aperta visto che a una giornata dal termine non c’è nessuna squadra già qualificata o eliminata.

Noi abbiamo il vantaggio di essere padroni del nostro destino, anche se ci attende un compito non facile dovendo vincere di 9 punti sul campo del Ratiopharm Ulm. La squadra tedesca ha già dimostrato alla Mapooro Arena di essere quadrata e ben organizzata, però il nostro obiettivo è buttare in campo il 200 per cento, per evitare di dipendere dal risultato dei turchi in Francia.

Abbiamo una chance di passare il turno e vogliamo assolutamente giocarcela: arrivare agli ottavi sarebbe davvero prestigioso.

In Campionato, invece, affrontiamo Roma domenica sera, in diretta su Rai Sport. È una partita a cui teniamo molto, perché vincendo conquisteremmo un 2-0 negli scontri diretti che potrebbe essere davvero importante in ottica qualificazione ai playoff.

L’Acea sta attraversando un periodo non brillantissimo a causa dell'infortunio al playmaker Jordan Taylor, ma rimane una formazione di assoluto valore con giocatori di grande talento come Goss, Hosley, Baron. E, in più, vorrà riscattare come noi la precoce eliminazione nei quarti di finale di Coppa Italia. Insomma, una sfida che si preannuncia davvero interessante e in cui, come spesso accade, potrebbe rivelarsi fondamentale il fattore campo, visto il favoloso consueto apporto dei nostri tifosi.

Un caro saluto

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Pietro Aradori

Sono nato a Brescia il 9 dicembre 1988. Da bambino ho iniziato a giocare a pallacanestro, ma anche a calcio, sci e nuoto. Poi, forse sotto l'influsso di papà - che nel 1975 ha fondato il Team 75 Lograto, società di basket tuttora in attività - mi sono dedicato completamente alla palla a spicchi. Sono diventato professionista nel 2006, a Imola, in Legadue, e l'anno successivo ho vestito la maglia dell'Olimpia Milano, in Serie A1. Dopo una breve parentesi a Roma, mi sono trasferito a Biella e poi a Siena: con il club toscano ho conquistato due scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe. Dal 2012 gioco nella Pallacanestro Cantù con cui ho vinto una Supercoppa; ricopro i ruoli di guardia e ala piccola anche nella Nazionale.

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