Euro 2016, tutti i record e le statistiche della fase a gironi
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Euro 2016, tutti i record e le statistiche della fase a gironi

Il cannoniere, la squadra più precisa e quella che ha corso di più: ecco il bilancio delle 36 gare iniziali dell'Europeo

La prima fase dell'Europeo si è chiusa con qualche verdetto a sorpresa (come la qualificazione dell'Irlanda del Nord e dell'Islanda) e una generale sensazione di equilibrio tra le 32 squadre arrivate in Francia. Non c'è stato grande spettacolo, però nessuna partita è stata priva di contenuto e la fomula a 32 con ripescaggio delle migliori terze ha evitato l'effetto-biscotto che troppo spesso aveva avvelenato la fase centrale delle grandi manifestazioni.

Il meglio deve ancora venire, adesso che si gioca per la sopravvivenza ad ogni incrocio. C'è il tempo, però, di fare un riassunto statistico della prima fase:

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Media gol: 1,92 a partita (contro i 2,5 dell'ultimo Europeo)

Grande equilibrio significa anche meno gol segnati nel corso delle 36 partite della seconda fase. Sono stati complessivamente 96 con una media 1,92 ogni novanta minuti, in calo netto rispetto all'edizione 2012 dell'Europeo - che si era attestata a 2,5 - e al Mondiale di Brasile 2014 dove ci si era attestati a 2,83.

Colpa anche di qualche flop tra gli attaccanti più attesi della manifestazione. Non solo Ibra, che torna a casa per l'eliminazione della Svezia per mano di Belgio, Italia e Irlanda, ma anche altri che avranno modo di rifarsi hanno fin qui deluso.

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Ecco quando si segna a Euro 2016

Nella fase a gironi si è segnato un gol ogni 47 minuti, con grande concentrazione di reti decisive nelle battute conclusive dei match: 20 gol su 69 (28,9%) oltre il 75' di gioco. Ecco la suddivisione delle marcature per segmenti di partite (il totale è 96):

dal 1' al 15' - 5 GOL

dal 16' al 30' - 6 GOL

dal 31' al 45' - 13 GOL

In tempo di recupero - 0 GOL

dal 46' al 60' - 15 GOL

dal 61' al 75' - 10 GOL

dal 76' al 90' - 13 GOL

In tempo di recupero dopo il 90' - 7 GOL

Il 75% delle partite finite pari o con un gol di scarto

Equilibrio significa, però, soprattutto tante partite combattute fino alla fine. La statistica fotografa alla perfezione l'andamento della fase a gironi in cui gare su quattro si sono chiuse in pareggio (11) o con il successo di una delle due squadre con uno scarto di una rete (16). In tutto 27 su 36 con un'inversione di tendenza netta rispetto al Mondiale del 2014, quando un terzo delle sfide si era concluso con uno scarto di 3 o più gol. 

A Euro 2016 le partite decise in anticipo sono state pochissime: solo 6 con un doppio vantaggio e addirittura la miseria di 3 con il triplo scarto o superiore. Merito anche della formula che ha ridotto al minimo i margini di rilassamento tenendo tutti sulla corda sino all'ultima giornata.

Capocannonieri: Bale e Morata. E tra gli assistman...

Si è segnato poco, ma in testa ci sono comunque due top player che hanno chiuso il girone con la media di una rete a giornata: Bale (Galles) e Morata (Spagna) comandano a quota 3. In testa, dal punto di vista statistico, c'è Morata che ha giocato meno minuti dell'attaccante del Real Madrid: 219 contro 263.

Alle loro spalle c'è plotone di giocatori autori di una doppia marcatura: Payet (Francia), Lukaku (Belgio), Stanku (Romania), Perisic (Croazia) Cristiano Ronaldo (Portogallo) e Dzsudzsak (Ungheria). La classifica per assist forniti a compagni che poi hanno segnato vede in testa il genietto del Belgio Hazard e il gallese Ramsey.

Le squadre più prolifiche: Galles e Ungheria

Galles e Ungheria sono le squadre con il maggio numero di gol segnati nei primi 270 minuti dell'Europeo: 6 con la media di 2 a partita. Seguono Croazia e Spagna con 5, Portogallo, Francia, Islanda e Belgio con 4. L'Italia è a quota 3 al centro di una classifica in cui le più sparagnine in termini di reti sono Albania, Austria e Svezia (che hanno gioito una sola volta) e l'Ucraina, la peggiore di tutte, ferma addirittura a quota 0.

Le squadre che hanno tirato di più: Portogallo

Il Portogallo è la squadra che ha prodotto il maggior numero di tiri verso la porta avversaria nelle prime tre partite dell'Europeo: 69 (23 ogni gara). Sul podio anche Inghilterra (65 con una media di 21,7) seguita da Belgio e Germania con 59 (19,7). Nella top10 anche Croazia e Spagna (50), Francia (48), Ucraina (43), Svizzera (42), Romania e Austria (40).

In questa speciale classifica l'Italia sta sul fondo con solo 24 tentativi (di cui 9 nello speccio, 9 fuori e 8 respinti) e una media di soli 8 a gara. Peggio degli azzurri hanno fatto solo Svezia (24), Islanda (21) e Irlanda del Nord (17). Due su tre sono ancora presenti all'Europeo, segno che si può anche giocare di rimessa. Vincere producendo così poco, però, sarà sempre più difficile con l'innalzarsi dell'asticella della qualità dell'avversario.

Possesso palla: Germania, Spagna e Portogallo oltre il 60%

Non è un indicatore sinonimo di vittoria, però il possesso palla aiuta a capire come sono costruite le squadre e qual è la loro filosofia. Oltre la soglia del 60%, che indica un dominio quasi culturale sull'avversario, ci sono solo tre nazionali: Germania (addirittura 66%), Spagna e Portogallo (61%). Nessuna sorpresa se si parla delle tradizioni iberiche e lusitane, mentre stupisce il dato della Germania che sta, forse, risentendo anche dell'influsso di Guardiola al Bayern Monaco.

Sopra il 50% ci sono altre squadre: Svizzera e Inghilterra (58%), Ucraina (56%), Belgio (54%), Francia, Russia e Ungheria (53%), Svezia (52%) e Austria (51%). L'Italia è nel gruppo di mezzo con il 48%, a conferma dell'impostazione 'verticale' voluta da Conte. Ci sono due nazionali che lasciano quasi sempre la palla all'avversaria: Islanda (35%) e Irlanda del Nord (34%). Entrambe si sono qualificate per gli ottavi di finale...

La squadra più precisa: Spagna

Lo schema del possesso palla si riflette anche nella classifica per precisione nei passaggi effettuati. Dominano sempre Spagna, Germania e Portogallo (con inserimento della Svizzera di Petkovic) che hanno una percentuale che rasenta la perfezione e che hanno anche toccato per il maggior numero di volte la palla:

SPAGNA (1879 su 2023) 93%

GERMANIA (1794 su 1927) 91%

SVIZZERA(1416 su 1573) 90%

PORTOGALLO (1461 su 1634) 89%

L'Italia' E' nella seconda metà della graduatoria con 998 su 1236 passaggi completati positivamente e una percentuale dell'81%.

Il maggior numero di parate: Halldorsson (Islanda)

Il portiere più impegnato durante i primi 270 minuti dell'Europeo è stato l'islandese Halldorsson, chiamato a rispondere alle conclusioni degli attaccanti avversari per ben 19 volte. Dietro di lui ecco la classifica:

McGovern (Irlanda del Nord) - 16 PARATE

Akinfeev (Russia) - 14 PARATE

Pyatov (Ucraina) - 14 PARATE

Babacan (Turchia) - 14 PARATE

Il giocatore più veloce: Coman (Francia)

Non è Bale la freccia dell'Europeo. Le statistiche della Uefa premiano la velocità di Kingsley Coman (Francia) con una punta registrata di 33 km/ora. Alle sue spalle, ma sempre velocissimi, c'è una pattuglia di giocatori che si sono distinti per la rapidità delle giocate: Magennis (Irlanda del Nord), Mor (Turchia), Carrasco (Portogallo) e Vrsaljko (Slovacchia) sono stati fotografati a 32 km/ora.

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Giovanni Capuano