Eto’o e Bogdani: il ricco e il povero sono le stelle del campionato

La terza giornata di serie A regala all’Italia un campionato equilibrato e pieno di sorprese. La Roma è in crisi piena dopo il pareggio in extremis con il Bologna, la Juventus si rialza vincendo 4-0 a Udine e il Napoli …Leggi tutto

Samuel Eto'o e Erjon Bogdani sono i protagonisti principali della terza giornata di Serie A (ANSA)

Samuel Eto'o e Erjon Bogdani sono i protagonisti principali della terza giornata di Serie A (ANSA)

bar sportLa terza giornata di serie A regala all’Italia un campionato equilibrato e pieno di sorprese. La Roma è in crisi piena dopo il pareggio in extremis con il Bologna, la Juventus si rialza vincendo 4-0 a Udine e il Napoli rinasce espugnando il campo della Sampdoria. La copertina spetta però ai due protagonisti delle capoliste Inter e Cesena, Samuel Eto’o e Erjon Bogdani, punte che hanno iniziato il campionato segnando a raffica. I due ripagano in campo allo stesso modo ma vengono pagati in modo diverso: interista è tra i giocatori più remunerati in Italia, l’altro tra i titolari meno costosi

Dopo una stagione di sacrificio agli ordini di Mourinho Samuel Eto’o si è liberato dagli obblighi di copertura facendo da subito capire l’esplosività offensiva del suo potenziale. I gol segnati a Palermo sono l’emblema di un talento puro che fonde tecnica e potenza e si sobbarca anche il peso di un Milito che in questo inizio non vede più la porta come lo scorso anno e cerca ancora la migliore condizione. Eto’o ha segnato tre gol in tre partite e dopo la scorsa stagione, costellata dal triplete, finalmente il camerunense sembra pronto a fare la differenza anche in classifica marcatori. La sua carriera parla chiaro: 338 presenze e 117 gol. Una media impressionante per un fuoriclasse che guadagna 8 milioni di euro netti all’anno.

La posizione in classifica e i gol segnati accomunano Eto’o a Erjon Bogdani, punta albanese che nonostante l’avvio perfetto non può però paragonarsi al collega interista anche per il conto in banca. Bogdani guadagna infatti 280 mila euro annuali, quasi un terzo di quello che guadagna in un mese il giocatore dell’Inter. Il Cesena ha vinto la difficile partita con il Lecce mostrando ancora una volta un calcio veloce e fresco, quello che Allegri vorrebbe vedere nel Milan. Bogdani è in Italia da dieci anni e ha cambiato sette squadre tra serie A e B in attesa della stagione della consacrazione. Il Cesena dalle fasce giovani e veloci valorizza il gioco della punta albanese e in molti scommettono sulla doppia cifra finale del bottino gol di Bogdani. E mentre Ibrahimovic guadagna 750 mila euro al mese, fatica a fare la differenza e fa più notizia per la reazione (vergognosa) nei confronti di Arrigo Sacchi, il “povero” Bogdani la butta dentro e tiene in vetta il sorprendente Cesena.

I giocatori del Cesena festeggiano la vittoria al termine della partita del campionato di Serie A contro il Lecce ANSA/PASQUALE BOVE

I giocatori del Cesena festeggiano la vittoria al termine della partita del campionato di Serie A contro il Lecce ANSA/PASQUALE BOVE

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