ESCLUSIVO - Moggi: 'Così cade Calciopoli...'
Dopo la sentenza che assolve gli arbitri e condanna solo Giraudo: "L'associazione? Solo io e lui... E' una barzelletta"
Assolti Lanese, Pieri e Dondarini. Condannato Giraudo a un anno e 8 mesi. Cade un altro pezzo di Calciopoli ma resta in piedi l'associazione a delinquere per l'ex amministratore delegato della Juventus che in primo grado con l'abbreviato aveva preso 3 anni di condanna e ora se la vede quasi dimezzare. Il Tribunale di Napoli, però, spazza via quasi tutto dell'impianto accusatorio e tiene in piedi solo Juventus-Udinese 2-1 del 13 febbraio 2005 arbitrata da Rodomonti.
Un apparente controsenso e la conferma che anche il processo sportivo sta perdendo mattone dopo mattone le certezze intorno a Calciopoli. Certo, l'associazione a delinquere non viene smantellata e continua a riguardare Giraudo, Moggi, Bergamo, Pairetto, Mazzini e De Santis (tutti condannati in primo grado col rito ordinario e in attesa di appello). Però il dispositivo del giudice Stanziola è un'altra picconata. Vittoria o sconfitta per il grande ex? Luciano Moggi risponde da Torino pochi minuti dopo la sentenza.
Ha vinto o ha perso?
"Non lo so. Certo che avendo assolto tutti mi viene da chiedere: o l'associazione a delinquere la facevamo solo in due io e Giraudo oppure è difficile continuare a crederci..."
Non è un'assoluzione però mette in dubbio molto di calciopoli...
"Non c'è dubbio. Basti pensare che il procuratore generale aveva chiesto 4 anni per Giraudo. Ma quando vengono a cadere i capi di imputazione su quasi tutte le partite vuol dire che non è stato fatto nulla. Lo aveva già detto la sentenza della Casoria e ora vengono assolti gli arbitri. Cosa rimane?"
Rimane Juventus-Udinese...
"E' una barzelletta..."
Si aspettava l'assoluzione completa per Giraudo?
"No perché avendo scelto il rito abbreviato non aveva a disposizione le risultanze del dibattimento come è stato per noi col rito ordinario"
E' stato un errore quello di Giraudo?
"Non un errore ma un'esigenza perché voleva andare a lavorare in Inghilterra. Però difendersi così era impossibile"
Gli arbitri escono puliti. Per loro l'incubo è finito
"Sono contento e mi fa piacere in particolare l'assoluzione di Pieri, due figli, incriminato senza aver mai commesso nulla. E' per lui e per quelli come lui che ho lottato. Per qualche tempo ha anche fatto il commesso in un supermercato per tirare avanti. E poi penso a Dondarini, una brava persona. Sono contento per gli arbitri perché sono brave persone che non avevano nulla a che fare con me se non per i contatti sul campo"
Sarà assolto anche lei in appello?
"Non lo so. Non mi faccia dire cose che non posso dire"