Un derby tira l'altro
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Un derby tira l'altro

Dopo la vittoria su Varese, per Pietro e i compagni canturini è tempo di affrontare Milano

Ciao ragazzi,

tutto bene? Noi, benissimo. Abbiamo stravinto il derby con Varese e per noi è stata davvero una sensazione bellissima ed emozionante visto che tutti a Cantù tengono in modo particolare a questa partita.

Il Pianella era strapieno e caldissimo e ci ha dato una carica particolare. Secondo me, siamo stati bravi ad andare in vantaggio nonostante un inizio in cui abbiamo sofferto un po’ la tensione e le cattive percentuali da tre nel primo tempo. Nel secondo tempo, invece, abbiamo iniziato a segnare dall’arco e abbiamo preso il largo arrivando anche a oltre 20 punti di scarto.

Io non ero al meglio perché settimana scorsa sono rimasto fermo a causa di un ematoma alla caviglia destra, dopo un botta presa a Caserta, ma sono felice di essere riuscito a dare il mio contributo per conquistare un successo importante. Non solo per la rivalità: anche perché ci ha permesso di rimanere nel gruppo delle seconde in classifica che è rimasto tale e quale, visto le vittorie anche di Brindisi e Siena.

Sabato sera, dopo il derby, è stato carino perché siamo andati tutti insieme a cena e poi a festeggiare in un locale di Cantù, a testimonianza del fatto che siamo un ottimo gruppo sia fuori sia dentro il campo.

Ieri mattina ho vissuto qualche ora diversa dal solito perché insieme a Stefano Gentile, Maarty Leunen, Adrian Uter, al team manager Paolo Avantaggiato e al mitico driver Amerigo ho visitato il salumificio Beretta, che è uno dei nostri sponsor, a Medolago, vicino a Bergamo.

Ho potuto quindi assistere al processo produttivo del prosciutto cotto partendo proprio dall’inizio e devo dire che è stata una cosa interessante. È stato bello anche sederci a tavola con i dirigenti dell’azienda e scambiare qualche chiacchiera con loro perché abbiamo conosciuto una realtà molto differente dal mondo dello sport in cui viviamo tutti i giorni.

A proposito di sport, ci aspetta un’altra settimana di fuoco: domenica scenderemo in campo a Milano. Di nuovo un derby. L’EA7, oltre a essere in testa al campionato, è in un grandissimo momento di forma e ha un roster sterminato. Facile, dunque, dire che sia la favorita: che in Italia non perde da 14 partite, ossia dal derby contro di noi nel girone di andata, una cosa incredibile.

Dite che riusciremo a far loro un altro scherzetto? Beh, potrete scoprirlo domenica su Rai Sport.

Un caro saluto

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Pietro Aradori

Sono nato a Brescia il 9 dicembre 1988. Da bambino ho iniziato a giocare a pallacanestro, ma anche a calcio, sci e nuoto. Poi, forse sotto l'influsso di papà - che nel 1975 ha fondato il Team 75 Lograto, società di basket tuttora in attività - mi sono dedicato completamente alla palla a spicchi. Sono diventato professionista nel 2006, a Imola, in Legadue, e l'anno successivo ho vestito la maglia dell'Olimpia Milano, in Serie A1. Dopo una breve parentesi a Roma, mi sono trasferito a Biella e poi a Siena: con il club toscano ho conquistato due scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe. Dal 2012 gioco nella Pallacanestro Cantù con cui ho vinto una Supercoppa; ricopro i ruoli di guardia e ala piccola anche nella Nazionale.

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