Pronti per il doppio derby
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Pronti per il doppio derby

Cantù  resta seconda in classifica nonostante la sconfitta a Caserta e Pietro pensa ai big match contro Varese e Milano

Ciao ragazzi,

come va? Noi purtroppo siamo reduci dalla sconfitta a Caserta. Un campo caldissimo con un pubblico molto rumoroso. Abbiamo sofferto un po’ l’aggressività della Pasta Reggia nel primo tempo e siamo riusciti a segnare solamente 24 punti. Dopo l’intervallo abbiamo reagito e siamo riusciti non solo a tornare in partita, ma addirittura a passare in vantaggio. Peccato che nell’ultimo minuto ci siano usciti un paio di tiri ben costruiti perché la vittoria sembrava davvero a portata di mano e invece abbiamo dovuto arrenderci per 84 a 80.

In trasferta stiamo facendo un po’ fatica, è vero, però credo che questo problema riguardi anche le altre formazioni di Serie A - tolta Milano, che sta facendo storia a sé - e testimoni bene l’equilibrio che regna quest’anno in Campionato, dove si può vincere e perdere con tutti. Non a caso nell’ultima giornata, oltre a noi, sono state sconfitte sia Brindisi sia Sassari e questo ci ha permesso di conservare il secondo posto in classifica a pari merito proprio con Brindisi e Siena.

Domenica sera grande protagonista per i nostri colori è stato Stefano Gentile che, di fronte al suo pubblico, ha disputato un incredibile secondo tempo. Deve essere una bella sensazione poter giocare, anche se da avversario, nella città in cui si è cresciuti davanti a moltissima gente che si conosce. Per questo io tifo fortissimo per la mia Leonessa Brescia che ora è in Legadue, ma magari in futuro… Sarebbe davvero entusiasmante poter calcare il parquet della città cui sono rimasto legato nonostante le tante peregrinazioni e il fatto che per la precisione io sono originario di un paese più piccolo, Lograto, dove è nato anche un mio fanclub. A proposito: approfitto per salutare il gruppo e ringraziarlo con tutto il cuore!

Il caso della settimana nel basket tricolore è stato il ritorno in Italia di Della Valle, che ha chiuso la sua esperienza al college per firmare con Reggio Emilia. Devo essere onesto: non conosco direttamente Amedeo ma l'ho visto giocare in tv agli Europei Under 20 con la maglia della Nazionale. In quell’occasione mi ha molto colpito per il suo grande talento. Ora ha la possibilità di farsi valere a Reggio e dimostrare quello che non ha potuto far vedere al college, quindi gli faccio un grosso in bocca al lupo

Torno a scrivere di Cantù. Siamo all’inizio di un periodo cruciale: stanno per arrivare i due derby contro Varese e Milano. Due gare non solo fondamentali per la classifica, ma anche molto sentite dal nostro pubblico. Sabato sera accogliamo la Cimberio e sono certo che il Pianella sarà il solito fortino inespugnabile, tutto esaurito e con un pubblico da sogno. Invito quindi i nostri tifosi a sostenerci al massimo: abbiamo sicuramente bisogno della loro carica.

Un caro saluto

Ps. Se qualcuno non trova il biglietto può seguirci sul sito della Gazzetta dello sport

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Pietro Aradori

Sono nato a Brescia il 9 dicembre 1988. Da bambino ho iniziato a giocare a pallacanestro, ma anche a calcio, sci e nuoto. Poi, forse sotto l'influsso di papà - che nel 1975 ha fondato il Team 75 Lograto, società di basket tuttora in attività - mi sono dedicato completamente alla palla a spicchi. Sono diventato professionista nel 2006, a Imola, in Legadue, e l'anno successivo ho vestito la maglia dell'Olimpia Milano, in Serie A1. Dopo una breve parentesi a Roma, mi sono trasferito a Biella e poi a Siena: con il club toscano ho conquistato due scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe. Dal 2012 gioco nella Pallacanestro Cantù con cui ho vinto una Supercoppa; ricopro i ruoli di guardia e ala piccola anche nella Nazionale.

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