Derby Juventus-Torino: le 10 partite indimenticabili
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Derby Juventus-Torino: le 10 partite indimenticabili

Dall'ultimo duello, deciso da Tevez, all'ultima stracittadina giocata dal Grande Toro. Ecco le stracittadine che hanno fatto la storia

Juventus-Torino 1-0

23 febbraio 2014, Juventus Stadium.

E' l'ultima stracittadina in ordine di tempo. Come nella gara di andata, decisa da un gol in fuorigioco di Pogba, i granata protestano per una direzione arbitrale tutt'altro che impeccabile. Al 30' segna Carlos Tevez, il migliore in campo, ma a dieci minuti dal fischio finale Pirlo atterra El Kaddouri nell'area bianconera e Rizzoli lascia proseguire tra le proteste di tutti gli uomini del Toro fuori e dentro il campo. Il risultato premia la Juve e condanna i "cugini" per la dodicesima volta nelle ultime 15 sfide.

Torino-Juventus 0-4

17 novembre 2002, Stadio delle Alpi.

E' il passivo più alto inflitto dai bianconeri ai granata negli ultimi 12 anni. La Juve di Lippi domina e macina senza grandi difficoltà un Torino troppo fragile e sprovveduto per fare davvero paura. Dalla panchina, il tecnico del Toro Ulivieri assiste impotenten alla lenta discesa negli inferi della sua squadra, centrata e affondata prima da Del Piero, quindi da Di Vaio, Nedved e Davids. Non c'è storia. Anzi, ce n'è tantissima, ma questa volta è tutta a favore della Vecchia Signora. 

Torino-Juventus 2-2

24 febbraio 2002, Stadio delle Alpi.

Per molti tifosi di entrambe le squadre, è il derby "delle corna". Quelle mostrate da Enzo Maresca, allora bianconero, in occasione del gol del definitivo 2-2 come risposta a quelle esibite da Marco Ferrante nella rete del precedente pareggio granata. Bianconeri avanti al 10' grazie a un colpo di testa di Trezeguet su cross di Davids. Pareggio di Ferrante al 19' del secondo tempo, quindi vantaggio della squadra di Camolese quindici minuti più tardi con Cauet. A un minuto dalla conclusione della gara, Maresca chiude i conti con un colpo di testa che mette fuori causa Bucci. Maresca fa il toro e il Toro (il pubblico) risponde con i fischi. 

Juventus-Torino 3-3

14 ottobre 2001, Stadio delle Alpi.

Il pomeriggio che i tifosi granata non dimenticheranno mai. Pronti e via e al 25' la Juve è già avanti 3-0. Apre le danze Del Piero al 9', raddoppia Tudor al 12' e si ripete Del Piero. Uno-due-tre, tutto d'un fiato. Bianconeri in estasi, granata nello sconforto. Nel secondo tempo, Camolese manda in campo Ferrante e cambia la musica. Al 12' della ripresa, il numero 94 del Toro serve un pallone d'oro per Lucarelli, che batte Buffon. Al 25' Thuram stende Asta al limite dell'area: per Borriello è rigore. Lo calcia Ferrante, è 3-2. Poi, la rivoluzione. A cinque minuti dalla fine, Buffon fa il miracolo su un colpo di testa di Ferrante, ma nulla può sul tocco sotto misura di Maspero, in campo da una manciata di secondi. Quando si dice azzeccare le sostituzioni. 

Juventus-Torino 5-0

3 dicembre 1995, Stadio delle Alpi.

Sprofondo granata. La Juve stellare di Marcello Lippi, che a fine stagione alzerà al cielo la Champions League, riduce ai minimi termini un piccolo Toro, che nulla può contro il tridente offensivo bianconero Vialli-Del Piero-Ravanelli. Bim-bum-bam: alla fine dei primi 45 minuti è già 3-0 con tripletta di Vialli. Al ritorno in campo, 120 secondi ed è già 4-0. Segna Ferrara, con una rete da bomber di razza. Al 68' salta la baracca. Capitan Cravero mette giù Tacchinardi e l'arbitro indica il dischetto: Ravanelli non sbaglia, mentre il Toro sì e tanto. A fine campionato, la delusione più grande per i granata: la retrocessione in Serie B. 

Juventus-Torino 1-2

9 aprile 1995, Stadio delle Alpi.

L'ultima vittoria nel derby per la squadra granata. E' Rizzitelli-show. L'attaccante pugliese ex Roma apre le danze approfittando di un rinvio sbagliato di Peruzzi: 0-1 Toro al 6' di gara. Quindici minuti dopo, Roberto Baggio firma una punizione delle sue e mette fuori causa il portiere Pastine: 1-1. Al 33' Angloma fa il fenomeno sulla fascia destra e gira in mezzo un assist al bacio per Rizzitelli, che fulmina ancora Peruzzi, questa volta di testa. Rizzitelli il castiga-Juve: aveva messo a segno una doppietta anche nella gara di andata, vinta dai granata 3-2. 

Torino-Juventus 1-1

26 aprile 1987, Stadio Comunale.

L'ultima stracittadina di Platini con la casacca bianconera. Gigi Radice comanda, il Toro esegue. Francini, Dossena, Lentini e Cravero dettano il ritmo, la Juve guarda. "Primo tempo modesto" spiegherà l'avvocato Agnelli al termine dei primi 45'. Le Roi non incanta, ma ci pensa Brio a portare in vantaggio la Juve al 56' con un colpo di testa che fulmina Copparoni. Dramma sfiorato poco dopo per l'estremo difensore granata, costretto a lasciare il campo sanguinante per un colpo fortuito alla testa ricevuto da Serena. A 4 minuti dalla conclusione, Lentini suggerisce e Cravero insacca la rete del meritato pareggio.

Torino-Juventus 3-2

27 marzo 1983, Stadio Comunale.

Storie dell'impossibile. In 124 secondi di gioco effettivo, tutto cambia e si trasforma. La Juve dei campioni del mondo si gioca lo scudetto con la Roma e pensa e spera di fare un unico boccone del Toro di Bersellini. Le cose si mettono bene subito per i bianconeri con il gol di "rapina" firmato dal solito Paolo Rossi al 15'. La Juve controlla, il Toro incassa ma non molla. Cinquanta minuti dopo, Boniek viene messo giù da Zaccarelli e arriva il rigore. Che Platini realizza: 0-2. Poi, il tremendismo granata. Dossena e Bonesso di testa, quindi Torrisi al volo. In tre minuti e 40 secondi dallo 0-2 si passa al 3-2. Una delle sconfitte più brucianti di sempre per chi tifa Juve. 

Torino-Juventus 2-0

28 marzo 1976, Stadio Comunale.

L'anno dello scudetto granata. Il campionato nel quale la squadra guidata da Gigi Radice strappa agli avversari quattro punti su quattro e si aggiudica il torneo con 2 lunghezze di vantaggio sui cugini della Vecchia Signora. L'autorete di Cuccureddu subito dopo il calcio d'inizio, quella di Damiani al 44'. Quindi, il gol del 2-1 segnato da Bettega al 25' del secondo tempo. Nel mezzo, il razzo che colpisce Castellini al rientro negli spogliatoi e che gli provoca un'ustione all'occhio sinistro. Al suo posto, entra il secondo portiere Cazzaniga. L'arbitro prende nota e il giudice sportivo chiude la pratica con la vittoria a tavolino per i granata. Che in ogni caso avevano già vinto la gara sul campo. 

Torino-Juventus 3-1

13 febbraio 1949, Stadio Filadelfia.

L'ultima gara del Grande Torino prima della tragedia di Superga, avvenuta il 4 maggio del 1949. La squadra granata arrivava da 6 risultati utili nei derby. Vinceva spesso e volentieri, a Torino, ma più in generale in tutti i campi in cui esibiva la sua maestria. Il Toro della sfida del febbraio '49 scese in campo con Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Castigliano, Rigamonti, Martelli, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola e Ossola. Un undici da applausi a scena aperta. La partita si sblocca al 17' con la rete di Gabetto. Il pareggio della Juve arriva al 4' del secondo tempo. Poi, arriva Loik. Che supera Sentimenti IV al 55' e all'83'. Tre a uno Toro. Quella squadra di fenomeni fece suo il quinto scudetto di fila prima di entrare nella leggenda in una notte di tempesta e dannazione.

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Dario Pelizzari