Derby, Inter-Milan: 3 domande (e risposte)
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Derby, Inter-Milan: 3 domande (e risposte)

La stracittadina di domenica sera è ricca di interrogativi e dubbi, non solo calcistici - Niang torna in Ligue 1

Inter-Milan non è mai una partita come le altre. Ma questo è a dir poco banale. Domenica sera però sarà una giornata speciale: sarà la stracittadina senza curva (o forse tutte e due); la prima di Thohir come presidente e forse l'ultimo di Galliani come dirigente. E poi il calcio. La crisi delle due squadre, delle loro stelle, dei loro allenatori. 

Ecco quindi le principali domande che accompagneranno i tifosi allo stadio Meazza (o al divano di casa):

- CHI VINCE?

Sembrerà strano, visto il ritardo in classifica, ma il Milan sembra essere in un periodo migliore, soprattutto dal punto di vista atletico e della tenuta difensiva. Allegri può contare sulla verve di Kakà (uno che nei derby ha sempre fatto bene) e sulla voglia di Balotelli di realizzare il primo gol alla sua ex squadra. L'assenza per squalifica di Montolivo è però un bel guaio.

L'Inter da parte sua deve soprattutto decidere che tipo di partita giocare. Icardi è recuperato e così si potrebbe pensare ad un suo impiego fin dall'inizio con accanto Palacio. A centrocampo Guarin, Cambiasso ed uno tra Taider e Zanetti. Sembra però sempre più probabile che Mazzarri (fedele al suo motto: "Primo, non prenderle") viste le difficoltà difensive delle ultime giornate, opti ancora per una scelta più attendista, con il solo Palacio davanti e Kovacic a sostegno.

- CHE DERBY SARA' SENZA CURVA NORD?

Di certo il colpo d'occhio non sarà quello delle serate di gala. Togliere una curva al derby significa di fatto dimezzare lo spettacolo. Un bel modo per promuovere in tutto il mondo una delle partite più importanti della stagione. La sensazione è quella dell'autogol dal punto di vista del marketing.

- QUANDO IL DERBY TORNERA' AD ESSERE UNA PARTITA SCUDETTO?

Purtroppo la verità è amara. Lo scudetto quest'anno e forse anche il prossimo, si gioca altrove (Napoli e Torino, sponda Juventus). Se si sommano ad esempio i punti conquistati dalle due milanesi finora in campionato si arriva a 48. La Juventus, da sola ne ha 43. Segno che la distanza è davvero enorme, di quelle che nemmeno un mercato estivo sontuoso può colmare.

A tutto questo va aggiunto che l'Inter ha iniziato un percorso nuovo, con un nuovo presidente ed una nuova linea di lavoro puntata sui giovani, la crescita del marketing ed un tetto agli ingaggi folli che tiene lontani i top player. Da questo punto di vista il Milan forse sta anche peggio. Il riassesto societario con l'ingresso di Barbara Berlusconi ed i problemi con Galliani non sembrano risolvibili in tempi brevi. Ed anche il mercato prossimo dovrebbe essere all'insegna del "prima vendere" (Balotelli?) e poi comprare. 

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Redazione