De Rossi-choc e i dubbi di Roma: storia finita?
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De Rossi-choc e i dubbi di Roma: storia finita?

Verso una squalifica pesante per il pugno a Mauri. Psg e City alla finestra. Baldini: "Un errore le parole su eventuali offerte di mercato"

Una città che si interroga sul gesto folle di Daniele De Rossi, il pugno che ha condizionato le speranze della Roma di rimettere in piedi il derby e ha forse spezzato per sempre il filo sottile che lega 'capitan Futuro' alla gente giallorossa. Perché De Rossi è andato in tilt? Ci sono responsabilità da parte di Zeman e della società? Il processo è aperto e non va dato per scontato che sul banco degli imputati finisca solo il calciatore. Quello che interessa, però, è capire anche se la domenica nera di De Rossi influirà anche sulle scelte future di mercato.

VERSO UNA SQUALIFICA PESANTE - La prima risposta sarà quella del Giudice Sportivo e non sarà una carezza per De Rossi. Il pugno a Mauri ha fatto il giro del mondo, Rocchi (ottimo) l'ha colto immediatamente e nel referto ha scritto tutto. Quindi la squalifica sarà pesante e non inferiore ai 3 turni. Poi toccherà alla Roma decidere se fare ricorso. Potrebbe anche non accadere e il fossato tra De Rossi e il club diventare più largo.

Il giocatore non ha avuto nulla da recriminare invece sulla decisione di Prandelli di stracciare la sua convocazione per l'amichevole contro la Francia in programma a Parma. E' scattato il codice interno che già in passato lo aveva tenuto fuori dal gruppo azzurro dopo l'espulsione per una gomitata a Snra dello Shakhtar Donetsk in Champions League. De Rossi tornerà alla prossima occasione.

L'AUTOCRITICA DI BALDINI E ZEMAN - Nel dopo-derby, però, anche Zeman e Baldini si sono assunti le loro responsabilità perché De Rossi è arrivato a questa gara troppo carico e in una situazione psicologica non facile. Il boemo gli aveva restituito il ruolo preferito di regista davanti alla difesa, ma temeva che i nervi non reggessero e lo ha ammesso (seppure con colpevole ritardo): "Non credo di averlo punzecchiato anzi, a parte l'esclusione da una partita mi pare di averlo sempre aiutato. Gli avevo detto di non reagire alle provocazioni, non è riuscito a controllarsi e ha fatto un gesto brutto: evidentemente teneva tantissimo al derby".

Alla vigilia, invece, Baldini lo aveva praticamente rimesso sul mercato. Un errore: "Forse con il senno dipoi non avrei dovuto parlare delle offerte perché la gente non vuole sentirsi dire le cose come sono... Comunque siamo orgogliosi di Daniele e non abbiamo né intenzione né necessità di cederlo".

CITY E PSG ALLA FINESTRA - In silenzio il suo procuratore che, però, nelle ultime settimane ha raccolto più di un segnale proveniente dall'estero. Psg e Manchester City non hanno nascosto di continuare a considerare De Rossi un top player, l'ideale per completare il loro centrocampo. Impossibile che qualcosa si muova già a gennaio, ma non è da escludere che a giugno tornino alla carica.

Cosa risponderà la Roma? Dipenderà molto da due fattori. Intanto bisognerà vedere chi sarà sulla panchina, considerato che anche Zeman con le sue idee vacilla (3 punti in meno rispetto al Luis Enrique di un anno fa e in attesa di conoscere il verdetto sullo 0-3 di Cagliari). Poi bisogna capire le volontà della proprietà perché il bilancio economico dell'ultima stagione è stato assolutamente negativo (rosso da oltre 50 milioni di euro) e in caso di mancata qualificazione all'Europa sarebbe necessario mettere mano a qualche cessione eccellente.

Ecco perché il gesto folle di De Rossi divide prima di tutto le coscienze del popolo romanista. E' ancora lui il 'capitan Futuro' su cui la Roma deve costruire il progetto? Oppure la sua storia in giallorosso è finita in una triste domenica di novembre? Le risposte arriveranno tra mesi. Oggi restano solo delusione e dubbi.

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Giovanni Capuano