Da eroi a indesiderati: la parabola della vecchia guardia interista. Mercato bloccato senza cessioni
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Da eroi a indesiderati: la parabola della vecchia guardia interista. Mercato bloccato senza cessioni

Lucio che rifiuta il Fenerbache, Julio Cesar e Forlan da convincere. Il club di Moratti non riesce a liberarsi degli stipendi pesanti. Tra una settimana in ritiro da separati in casa?

Gli eroi di Madrid non abitano più ad Appiano Gentile e ora corrono il rischio di non essere più nemmeno ospiti graditi tra le montagne del Trentino. Una rivoluzione che sa tanto di spoil system con gli uomini di mercato nerazzurri impegnati in un'attività frenetica con un unico obiettivo: convincere i campioni del Triplete ad andarsene, alleggerire il bilancio e far spazio a nuovi giocatori.

Una scelta legittima dopo l'ultima deludente stagione, ma che a meno di una settimana dall'inizio del ritiro estivo rischia di tramutarsi in imbarazzante braccio di ferro. Perché malgrado gli sforzi di Branca e Ausilio nessuno dei big in partenza ha ancora lasciato Milano col risultato di tenere in stand by il mercato in ingresso. Il rischio è che Stramaccioni apra la stagione senza avere a disposizione la rosa con cui poi sarà chiamato al riscatto.

Il caso più eclatante è quello del brasiliano Lucio. Sembrava a un passo dal Fenerbache ma la trattativa si è arenata sulla buonuscita che il brasiliano pretende per rescindere il contratto da 3,5 milioni di euro netti fino al giugno 2014. E pensare che il rinnovo gli è stato concesso quest'inverno. L'Inter spera di ricavare qualcosa dalla sua cessione e non è disposta a concessioni così come per Forlan, altro stipendio pesante (3,5 milioni netti fino al 2013) non più gradito.

Poi c'è un monumento come Julio Cesar cui è stato lanciato un messaggio preciso mantenendo la comproprietà di Viviano e andando a cercare Handanovic. Il brasiliano guadagna 4,5 milioni di euro netti (scadenza 2014) ed è pregato di trovarsi un'altra squadra anche se rifiuta soluzioni in Brasile ritendendosi a ragione ancora nel pieno della sua carriera.

Diverso il discorso di Maicon. Le strade si divideranno. Il problema è capire a che prezzo. A 10 milioni di euro Branca lo porta personalmente ovunque. Ma l'ingaggio è da top player (intorno ai 6 milioni netti) e il mercato ristretto al solito Psg, al Chelsea e forse al Real Madrid. Quello che è certo è che Moratti ha dato disposizioni precise sull'abbattimento del monte-stipendi che nella passata stagione era di poco inferiore ai 150 milioni di euro. Solo riuscendo a piazzare questi giocatori l'Inter realizzerebbe un risparmio di 35 milioni di euro lordi. Impossibile rinunciare e così ecco le pressioni su calciatori e procuratori.

Stramaccioni segue tutto con occhio vigile. A Pinzolo vorrebbe andare con una rosa il più possibile vicina a quella definitiva che non comprende questi uomini. Senza cessioni, però, non sarà possibile procedere ad acquisti. In lista d'attesa ci sono Handanovic per il posto di erede di Julio Cesar, Debuchy e Kolarov esterni bassi, Silvestre come difensore centrale e Destro in attacco. Moratti è disposto ad investire sui loro cartellini certo di recuperare tutto col risparmio in stipendi.

Come si comporterà l'Inter alla vigilia del ritiro? Impossibile pensare al trauma di una non-convocazione. In fondo c'è anche riconoscenza per chi ha scritto la storia recente del club. Però il problema è sul tavolo e necessità una soluzione urgente. L'inizio della stagione è dietro l'angolo. Il 2 agosto c'è già il preliminare di Europa League e Stramaccioni non si può permettere di bucarlo. Oltre alla considerazione che far giocare in Europa i big li toglierebbe di fatto dal mercato (la vicenda Forlan di un'estate fa insegna).

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Giovanni Capuano