Crisi? Il calcio scopre i giovani italiani
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Crisi? Il calcio scopre i giovani italiani

Destro, Verratti, Acerbi e gli altri: nel mercato dei sacrifici le big di serie A a caccia dei migliori talenti come non accadeva da tempo. Costano meno e hanno il futuro davanti. Un vantaggio anche per la nazionale

E' il lato A della crisi che ha ridotto il budget delle società italiane costringendole a un mercato di nicchia. Niente corsa al top player stranieri (Juventus a parte) e attenzione ai migliori talenti nostrani, giovani e possibilmente con un costo adeguato. Ragazzi da lanciare e sui quali risparmiare parecchi milioni di euro di stipendi allegerendo i bilanci in rosso. Non è detto che la recessione della serie A sia un fattore solo negativo. Le cronache di questi giorni hanno riportato indietro nel tempo a quando negli anni Settanta la lotta tra le big era per mettere sotto contratto i migliori prospetti che poi col tempo sarebbero diventati colonne portanti.

Da almeno vent'anni non era più così. Budget illimitati, necessità di attirare i tifosi con nomi esotici e possibilità di coprire senza troppi problemi anche i fallimenti più sanguinosi. Siamo diventati un campionato per vecchi e ricchi possibilmente provenienti dal Sud America. Ora si cambia e sul mercato c'è un tesoretto da un centinaio di milioni di euro in under 23 sui quali si sono puntati gli occhi di tutti gli operatori. Molti di loro fanno parte della nazionale di Ciro Ferrara. Altri hanno già assaggiato il calcio maggiore. Quasi tutti sono destinati a un ruolo non da comprimari nella prossima stagione e lo conferma l'asta scatenatasi, ad esempio, attorno a ragazzi come Verratti e Destro, i due gioielli della covata degli anni Novanta.

JUVE SCATENATA - Basta seguire il filo del mercato juventino per trovare traccia del nuovo corso. Spiega Marotta: "Abbiamo creato un modello che si riferisce a profili di giocatori ben precisi: intanto una forte motivazione e poi una valutazione anche di carattere economico, sia in termini di acquisizione che di emolumenti. Noi non vogliamo assolutamente star". Quindi ecco Giovinco (25 anni, il più anziano) riportato alla base e l'interessamento per Verratti (valutazione complessiva 14 milioni di euro) e Destro (15 milioni di euro). L'ex senese è al centro dell'intrigo con Inter e Roma. Un capitolo a sè che lo ha reso però il pezzo pregiato del mercato. La Juventus ha seguito anche Gabbiadini dell'Atalanta e in inverno ha portato a Torino il talento Bouy direttamente dalla primavera dell'Ajax andando a insidiare niente meno che sir Alex Ferguson su Pogba. Conte ha posto il veto alla cessione in qualsiasi forma di Marrone dopo i ritagli di campo dei mesi scorsi.

LA MINIERA DI ZEMAN - Verratti è considerato il futuro Pirlo. Gli altri hanno comunque sfondato dopo un campionato a tutta velocità con Zeman: Capuano, Insigne e Immobile stanno trovando sistemazione come in un puzzle. Insigne è tornato al Napoli e il club di De Laurentiis ha intenzione di concedergli una chance importante. Su Immobile ha investito pesantemente il Genoa sicuro di farne il prossimo crack di mercato. Insieme a Destro il centravanti con un passato alla Juventus ha messo a segno oltre 40 gol in stagione. E' già un giocatore fatto e finito.

I GIOVANI DELL'INTER - In attesa di valorizzare i ragazzi che hanno vinto il campionato Primavera e la Next Generation Series, Branca e Moratti sono alle prese con un'opera di rifondazione che chiuderà l'avventura milanese di molti big dallo stipendio pesante: Julio Cesar, Lucio, Cordoba, Maicon, Forlan e forse Sneijder. Del duello su Destro è stato detto. A Livorno c'è Bardi che aspira a rientrare per fare la riserva al portiere titolare chiunque sia. La stellina Longo, invece, è stata riportata alla base a costo di sacrificare i milioni investiti un anno fa sulla comproprietà di Kucka.

MILAN VERDE IN DIFESA - Molti tifosi rossoneri se la sono presa per la cessione definitiva di Merkel (under 21 tedesco) al Genoa. Faceva parte degli accordi e Galliani non ha potuto nulla. Però El Shaarawy che un anno fa di questi tempi stava sostenendo gli esami di maturità è uscito promosso dalla prima stagione al Milan: vale i 12 milioni di euro investiti. Ora la promessa si chiama De Sciglio, incedibile, e anche la scelta di Acerbi (4 milioni per la comproprietà) è nel segno del ringiovanimento. Su di lui c'era anche la Juventus. Altro duello di mercato per un ragazzo di prospettiva.

BORINI O NON BORINI - Lui è in nazionale con Prandelli anche se non ha mai messo piede in campo. Roma e Parma litigano sulla sua comproprietà e intanto anche altri dall'estero hanno chiesto informazioni. Sarebbe un peccato se alla fine Borini dovesse nuovamente emigrare. Un peccato e un talento sprecato in controtendenza con il nuovo corso italiano. Forse non porterà le nostre squadre ad essere competitive subito in Europa, ma alla lunga potrebbe rivelarsi l'eredità più proficua di questa stagione di sacrifici e recessione.

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Giovanni Capuano