Sorprese e conferme: come sarà l'Italia del Mondiale?
Ansa
Lifestyle

Sorprese e conferme: come sarà l'Italia del Mondiale?

Molti terzini (ma qualcuno resterà a casa), niente Gilardino e la rimonta di Pepito Rossi che adesso potrebbe essere l'uomo in più. Prandelli sta disegnando una squadra 3-5-2

Bisogna dare atto a Cesare Prandelli di non aver considerato il passaggio della convocazione dei 30 come una semplice presa d'atto del lavoro degli ultimi due anni. Il ct ha sorpreso per alcune scelte e si è assunto la responsabilità di scommesse che nessuno pensava possibili, a partire dal recupero di Pepito Rossi (che va a Coverciano senza aver giocato quelle 4-5 partite richieste), per finire con la chiamata di Darmian e Pasqual che hanno scavalcato un presunto intoccabile come Criscito nelle gerarchie azzurre. Lasciando da parte le polemiche per la mancata applicazione del codice etico nei confronti di Chiellini, l'analisi dei 30 (più Mirante) che lunedì prossimo si troveranno in ritiro sognando un posto sull'aereo per Rio de Janeiro aiuta a delineare quale Italia sarà al Mondiale.

VERSO IL 3-5-2 JUVENTINO - La prima annotazione è che l'abbondanza di esterni lascia presupporre che il ct voglia tentare la carta del modulo che ha reso grande in Italia la Juventus di Antonio Conte. I laterali difensivi sono 7 (Abate, Darmian, De Sciglio, Maggio, Paqual, Romulo e in emergenza anche Chiellini); non tutti andranno al Mondiale, ma l'indicazione è abbastanza chiara. Ci sono Darmian e Pasqual che sono reduci da un'ottima stagione e hanno gamba e fiato. Il ct aveva detto che avrebbero contato molto i test fisici perchè l'intenzione era di portare in Brasile atleti prima ancora che giocatori. Se la scelta è quella del 3-5-2, diventano chiare anche le gerarchie nel reparto difensivo: Buffon, Barzagli. Bonucci e Chiellini intoccabili. Come nella Juventus.

LA RINUNCIA DI GILARDINO - Tra quelli che sono rimasti a casa, il nome che impressiona di più è Alberto Gilardino che, infatti, l'ha presa malissimo. Non gli sono bastati i 15 gol stagionali, la continuità nelle convocazioni e la rete qualificazioni segnata alla Bulgaria. Era considerato uno degli uomini di Prandelli e, invece, deve abbandonare il sogno di andare in Brasile. Più che dal recupero di Pepito Rossi, Gilardino è stato 'fregato' dalle incertezze di Balotelli che hanno convinto Prandelli della necessità di portarsi un Cassano rinato dando alla squadra la possibilità di cambiare modulo davanti e provare con il 'falso nueve'. L'esplosione di Immobile e Destro, che non potevano non essere presi in considerazione, ha fatto il resto. Insigne è l'aggregato. Il posto al Mondiale se lo giocano Destro e Rossi.

VERRATTI A RISCHIO - Anche l'esclusione di Giaccherini era impensabile fino a qualche mese fa, mentre Diamanti si è fatto fuori da solo e il duo Parolo-Romulo ha guadagnato la chiamata del ct con un campionato sopra le righe. Il veronese è certo del posto nei 23, mentre il centrocampista del Parma si dovrà guadagnare la conferma a Coverciano. Lo stesso vale per il talento del Psg, Marco Verratti, che ha due settimane a disposizione per mostrare qualità che non lo limitino al ruolo di vice-Pirlo. Sarebbe un peccato, ma l momento l'indiziato al taglio è lui.

NUOVI ITALIANI E RICAMBIO GENERAZIONALE - Ultima considerazione sul ricambio generazionale quasi completato. L'esclusione di Gilardino limita a 4 il numero dei reduci dalla vittoria nel 2006: Buffon, Barzagli, De Rossi e Pirlo. Per varie ragioni sono nomi di giocatori che vestono l'azzurro ancora per meriti e non per rendite di posizione. Quella che vola in Brasile, però, è anche un'Italia diversa e più simile alle altre potenze europee. Gli under 25 convocati sono 7 (più due 26enni). Ci sono 4 nuovi italiani: Balotelli, Thiago Motta, Paletta e Romulo. Il futuro è questo e alle porte già bussa Jorginho, che diventerà eleggibile tra un anno.

 

I più letti

avatar-icon

Giovanni Capuano