Conteleaks: i migliori 11 italiani della 20a giornata
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Conteleaks: i migliori 11 italiani della 20a giornata

Da Sala a Parolo, ecco i giocatori che si sono guadagnati una potenziale chiamata dal ct dell'Italia

Un po' per gioco, un po' per necessità di accendere i riflettori sui giocatori made in Italy visti i tempi di magra del calcio italiano, proponiamo la formazione che il c.t. della Nazionale, Antonio Conte, manderebbe in campo se dovesse scegliere i suoi alfieri basandosi soltanto sulle prestazioni nell'ultimo turno di campionato. Tra le stelle acclamate, alcuni giocatori che hanno dimostrato sul campo di avere i numeri per indossare l'azzurro. Il modulo? Squadra che vince, non si cambia: si inizia con il 3-5-2, poi si vedrà. 

Stefano Sorrentino (Palermo)

Quest'anno non ha ancora sbagliato una partita. Monumentale contro il Chievo, da applausi a scena aperta contro l'Inter e il Sassuolo. Nella tana della Sampdoria, incassa un gol senza colpe dirette e mette il silenziatore a Rizzo e Silvestre. Se il Palermo di Beppe Iachini vola alto, buona parte del merito è anche suo.

Luca Rossettini (Cagliari)

Segna di testa il gol che regala il sorriso al suo tecnico Gianfranco Zola, ma potrebbe fare decisamente meglio in occasione del gol che consegna il pareggio al Cagliari. Nel complesso, per determinazione e quantità, firma contro il Sassuolo una delle sue migliori gare stagionali. 

Giorgio Chiellini (Juventus)

D'accordo, Paloschi e Meggiorini non sono Higuain e Gervinho, eppure il Chiello bianconero trova il modo anche contro il Chievo di mantenere alta la guardia quando è chiamato a lottare dalle parti di Buffon. Pericoloso in avanti quando si traveste da centravanti di sfondamento, deve a un mezzo miracolo di Bizzarri la mancata gioia per il gol. 

Emiliano Moretti (Torino)

Da Cravero a Moretti. La Torino granata banchetta a spese dell'Inter nella San Siro listata a lutto per la stagione traballante. A 33 anni, il difensore della squadra di Ventura si toglie la soddisfazione grande così di mettere a sedere Handanovic a uno sbuffo dal fischio finale. Nel mezzo, la solita quantità di sportellate che fanno la cifra di un giocatore utile. Meglio, necessario. 

Antonio Candreva (Lazio)

Se il compagno di squadra Parolo sale in cattedra nella giornata che definisce la lunga discesa verso gli inferi del Milan, lui, Candreva, gli siede vicino. Tre tiri e un mezzo miracolo di David Lopez: se avesse avuto più fortuna, sarebbe entrato anche lui nel tabellino dei marcatori. Per il resto, il solito preziosissimo lavoro sulla fascia che però non fa più notizia, perché la consuetudine, lo insegna l'esperienza, ammazza la sorpresa.

Jacopo Sala (Hellas Verona)

Esce dal Bentegodi tra gli hurrà dei suoi sempre più numerosi sostenitori, che lo acclamano nel corso della partita sottolineando con gli applausi i capolavori travestiti da normalità del 23enne bergamasco, tra le vere e grandi rivelazioni della stagione in corso. Sulla destra, fa terra bruciata a ogni affondo. Da custodire con cura per il domani che verrà.

Marco Parolo (Lazio)

Uno di due: 2' del secondo tempo, Klose si improvvisa ala sulla destra e scodella in mezzo un pallone col contagiri sul quale si avventa l'ex Cesena e Parma. Tiro al volo, gol, 1-1. Due di due: meno 9 minuti alla fine della sfida contro il Milan, Djordjevic cicca la palla infortunandosi e lascia il compito, guarda un po', ancora a Parolo, che trafigge David Lopez con un altro colpo da biliardo. E sarebbero stati tre se l'estremo difensore rossonero non avesse salvato poco prima su un altro suo tiro da fuori area. 

Nico Pulzetti (Cesena)

Alla prima da titolare dopo una prima parte di stagione da lasciare nel cassetto, timbra il cartellino con il gol che apre le danze al Tardini di Parma. Sulla sinistra fa il diavolo a quattro, corre e rincorre come se gli avessero scatenato un branco di cani tenuti a digiuno per giorni.

Roberto Soriano (Sampdoria)

Centrale, ala sinistra, oppure trequartista, come ha giocato contro il Palermo. Dove lo metti, sta. E con risultati di tutto rispetto. Suo l'assist al bacio che manda in rete Eder e apre la partita al Ferraris. Al quarto anno di Samp, ha trovato con Mihajlovic i numeri e il piglio dei buonissimi giocatori. 

Totò Di Natale (Udinese)

L'Udinese ha comunicato: ""Udinese-Carpi non sarà una partita come tutte le altre. L'ultimo atto della carriera di uno straordinario campione, Antonio Di Natale, e di due colonne storiche bianconere come Maurizio Domizzi e Giovanni Pasquale, sarà celebrato con un caloroso saluto, ricco di iniziative, nella gara conclusiva casalinga del campionato di Serie A, in programma domenica 15 maggio alle 20.45". ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

Un cerchio che si chiude. Antonio da Napoli, portabandiera tricolore del talento declinato alle cose del pallone, ha trovato il nono gol della sua ennesima stagione da fenomeno a Empoli, la città che all'inizio degli anni Duemila lo presentò al calcio che conta. Oltre la rete, c'è di più. Il solito strepitoso repertorio di ottime intuizioni e colpi di gran classe.

Luca Toni (Hellas Verona)

Nulla di straordinario, nulla di eclatante. Se non fosse che il giocatore in questione ha raggiunto le 37 primavere e può vantare un curriculum vitae da far girare la testa ai grandissimi di tutto il pianeta. L'ex Fiorentina, Bayern Monaco, Palermo e varie ed eventuali continua a battersi come un leone dal primo all'ultimo minuto di gioco. Nell'Hellas è un imperatore, ma pure ai club di alta classifica farebbe più che comodo avere un giocatore come lui. 

La panchina (lunga)

Portieri: Sportiello, Viviano, Padelli
Difensori: Capuano, Darmian
Centrocampisti: Dessena, Brienza, Marchisio, Padoin, Cataldi, Benassi, Gazzi, Saponara, Valdifiori
Attaccanti: Totti, Floro Flores

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Dario Pelizzari