Conte e l'Italia delle riserve: ecco i numeri dell'allarme
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Conte e l'Italia delle riserve: ecco i numeri dell'allarme

Il ct avvisa: "Solo chi è titolare nelle sue squadre verrà all'Europeo". In 7 (su 29 convocati) hanno giocato un solo minuto

C'è un numerino che allarma Conte oltre ogni cosa. Non che sia una novità, visto che il tema è già stato affrontato più volte in passato dal ct, però quel singolo minuto giocato nell'ultimo week end dei campionati da 7 dei 29 convocati per la doppia sfida contro Malta e Bulgaria non può lasciare indifferente l'uomo impegnato a selezionare il gruppo da portare all'Europeo. Il piccolo e insignificante minuto è quello di Ranocchia, entrato negli ultimi istanti di Carpi-Inter. Gli altri non hanno nemmeno goduto della passerella conclusiva: Sirigu, Barzagli, Pasqual, Ranocchia, Gabbiadini, Immobile e Zaza. Tutti seduti in panchina.

Il problema è che non si tratta di una sfortunata eccezione, ma della conferma di una regola di questo inizio di stagione. Forse il solo Barzagli è certo di ricavarsi spazio nella difesa della Juventus (180 minuti fin qui compresa la Supercoppa a Shanghai), ma i guai aumentano se si allarga lo sguardo ad altri azzurrabili veri o presunti. El Shaarawy, ad esempio, sta faticando più del previsto a prendersi una maglia da titolare nel Monaco: 2 volte su 8. Oppure Balotelli, sotto osservazione da Conte e dal suo staff al Milan, ma che per gaudagnarsi una seconda chance azzurra dovrà dimostrare di aver recuperato un ruolo e non solo di aver messo la testa a posto.

E' per questo che Conte ha lanciato l'allarme: "Starò molto attento a chi gioca - ha detto -. Questa volta ho mantenuto il gruppo dell'anno scorso, ma è inevitabile che col perdurare di situazioni che non giocano ci sia un rischio grosso". Tema delicato, perché le parole del ct (dei ct in generale) finiscono spesso col creare problemi tra giocatori e club d'appartenenza. Accadde già in passato con i richiami di Lippi a Balotelli e Santon, quando erano all'Inter. Terreno scivoloso, ma sul quale Conte ha deciso di esporsi perché a meno di un anno dall'Europeo non si poteva far finta di niente. Quel minutino - piccolo e sporco - giocato dalla pattuglia dei sette riservisti è un segnale da non sottovalutare.

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Giovanni Capuano