Conte è il nuovo allenatore della Nazionale
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Conte è il nuovo allenatore della Nazionale

Tavecchio ha convinto l'ex tecnico della Juventus che sarà il nuovo ct. Contratto record per la Figc, ma a mettere i soldi saranno gli sponsor - Come sarà l'Italia di Conte - Foto: tutti i ct dell'Italia

Antonio Conte è il nuovo allenatore della Nazionale di calcio. Il primo successo personale del neo presidente della Figc, perché Carlo Tavecchio era così deciso che la scelta giusta per il nuovo allenatore della nazionale fosse proprio quello di Antonio Conte da non aver posto quasi nessun ostacolo all'accordo, rispondendo in maniera positiva alle condizioni poste dall'ex allenatore della Juventus. Nessun problema sulla definizione del ruolo e delle competenze, anche a costo di stracciare il programma appena stilato per scalare la presidenza della Federcalcio (al punto 11 il profilo del ct era disegnato in maniera molto diversa da quella desiderata da Conte). Nessun ostacolo alla piena collaborazione dei club di serie A, alla richiesta di stage durante la stagione, alla carta bianca nel contatto con gli staff tecnici e medici delle società per un monitoraggio costante della condizione degli azzurri. Anche i collaboratori saranno scelti a cura del nuovo commissario tecnico che sarà una sorta di plenipotenziario a Casa Italia, con potere di vita e morte su qualsiasi cosa. 

Ecco il comunicato ufficiale della Figc: "Il Presidente Tavecchio e Antonio Conte si sono sentiti telefonicamente questa mattina definendo direttamente gli ultimi aspetti della collaborazione che legherà Antonio Conte alla FIGC fino al 31 luglio 2016, al termine della trattativa condotta nei giorni scorsi da Giulia Mancini per Antonio Conte e dall’Avv. Mario Gallavotti per la FIGC. Il nuovo C.T. ha condiviso con il Presidente Tavecchio il progetto di rilancio della Nazionale e il progetto di formazione dei nuovi calciatori azzurri attraverso i centri di formazione federale, con un forte impegno del C.T. nell’ambito del Settore Tecnico anche come coordinatore delle squadre giovanili, posizione già ricoperta da Arrigo Sacchi.  
Il contratto tra la FIGC e Antonio Conte prevede un compenso allineato ai costi della precedente gestione con un bonus per la qualificazione a EURO 2016, un ulteriore bonus in caso di miglioramento del Ranking FIFA di almeno 5 posizioni, e un terzo bonus in caso di partecipazione alla Finale Euro 2016. Contestualmente, la FIGC ha definito i termini di un nuovo rapporto di partnership commerciale con alcuni dei propri sponsor con termini assai innovativi per la internazionalizzazione del marchio FIGC e la valorizzazione della Nazionale, e che prevedono anche l’utilizzazione dell’immagine del nuovo C.T. come testimonial,  rendendo così possibile l’intera operazione. La conferenza stampa di presentazione del nuovo C.T. è prevista per martedì prossimo 19 agosto alle ore 11.30 presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma"

L'ultimo tassello sistemato è quello economico e si tratta di un accordo destinato a fare scuola e a far discutere. Antonio Conte non ha giocato al rialzo con Tavecchio, ma la trattativa non è stata semplice e non si è svolta sulle consuete basi federali. Altro che 1,7 milioni netti a stagione, quanto prendeva Prandelli dopo aver portato la nazionale alla finale di Euro 2012. Conte avrà uno stipendio molto più pesante, in linea con il suo valore di mercato e molto vicino, se non superiore, a quanto prendeva dalla Juventus.

La Federcalcio ha dovuto bussare alla porta degli sponsor per riuscire a mettere sul piatto il budget giusto. Il totale è tra i 3,6 ed i 4 milioni di euro netti a stagione (firma fino all'Europeo del 2016 perché poi scade anche il mandato di Tavecchio e del Consiglio federale appena eletto), tra base fissa, diritti di immagine, premi e bonus. Chi paga? La Figc ci mette il solito milione e mezzo abbondante (al lordo oltre 3 milioni di euro) e il resto sarà coperto dagli sponsor con in testa la Puma, che è partner della nazionale cui garantisce un ricco introito fino al Mondiale del 2018. L'aiuto sarà nell'ordine dei 2,5-3 milioni lordi all'anno (un extra rispetto all'attuale contratto con la Nazionale), che tradotto nel netto per Conte, non essendo sotto forma di stipendio, consente di arrivare alla cifra di mercato dell'allenatore.

Nel pomeriggio proprio la Puma ha districato forse l'ultimo nodo che rimaneva prima di chiudere la trattativa: "Sosterremo la Federazione in ogni sua decisione", sono le parole che, tradotte, significano: siamo pronti a pagare noi gran parte dello stipendio dell'ex allenatore della Juventus, certi che il suo arrivo farà aumentare e di molto il prestigio della Nazionale.

La Figc aveva comunque pronto un piano B che porta il nome di Alberto Zaccheroni: in caso di mancato accordo con Conte, il tecnico di Cesenatico sarebbe stato convocato a Roma tra lunedì e martedì per ratificare l'intesa e prendere in mano la nazionale in vista dell'amichevole del 4 settembre con l'Olanda e della prima partita di qualificazione a Euro 2016 in Norvegia. Non ce n'è stato bisogno.

Puma sta puntando forte sul calcio italiano. Non solo la partnership con la nazionale, ma anche la scelta di alcuni uomini simbolo del nostro movimento da affiancare a Usain Bolt che, in vista delle Olimpiadi 2016, è il veicolo scelto per sfondare sul mercato. La curiosità è che nei mesi scorsi la casa tedesca ha scelto di legarsi a vita a Mario Balotelli con un contratto multimilionario (5 milioni per 10 anni) e un'aggressiva campagna pubblicitaria. Il Mondiale brasiliano non ha certamente ripagato gli sforzi fatti da Puma che ora spera in un rilancio azzurro di SuperMario. Altri testimonial? Buffon, Chiellini e Verratti. Quasi la spina dorsale dell'Italia che Conte sarà chiamato a disegnare.

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Giovanni Capuano