Le città del Mondiale: Rio de Janeiro
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Le città del Mondiale: Rio de Janeiro

Le 12 sedi dei Mondiali raccontate da chi ci è nato. La nostra guida per la terza tappa è Christiana de Caldas Brito, scrittrice e psicoterapeuta - Porto Alegre - Salvador

In collaborazione con l'Ufficio culturale dell'Ambasciata del Brasile, vi proponiamo un viaggio alla scoperta delle 12 città che ospiteranno il Mondiale 2014. La terza tappa è Rio de Janeiro.

La guida
Scrittrice e psicoterapeuta, Christiana Caldas Brito è nata a Rio de Janeiro il 3 giugno del 1939. Laureata in Filosofia all'Università di San Paolo, vive a Roma dal 1990. Il suo ultimo romanzo, “500 temporali” (Cosmo Iannone Editore), è stato pubblicato in Brasile nel 2011.

Cosa vedere
“Detto che parlare di Rio in poche righe è un'avventura al limite del possibile, mi permetta una premessa. Tutta la stampa italiana crede che carioca sia sinonimo di brasiliano. Non è affatto così. I carioca sono gli abitanti di Rio de Janeiro e nulla più. Cosa consiglierei di vedere nella mia città? Innanzitutto, il Corcovado, la montagna che domina Rio e sulla cui cima si erge la statua del Cristo redentore. C'è un trenino speciale che porta fino in vetta, dalla quale si vede tutta la baia di Guanabara. Uno spettacolo meraviglioso, da togliere il fiato. Una sensazione simile la provo quando vedo il Colosseo.

"Quindi, suggerirei di prendere un autobus per raggiungere la cattedrale metropolitana, che si trova all'inizio del quartiere di Santa Teresa, nel quale ho ambientato uno dei miei ultimi libri. Fino a qualche anno fa, si poteva arrivare con un piccolo tram, che però non c'è più. E' una zona ricca di fascino, di mistero e di storia. E cosa dire di tutte le spiagge di Rio? La mia preferita è Ipanema: la sabbia è estremamente bianca, ma attenzione al mare. E' molto freddo per tutto l'anno. E ci sono correnti molto forti da non sottovalutare. Non è certo il Mediterraneo. Fossi una turista, non mi perderei poi per nulla al mondo il Museo d'arte contemporanea, opera del popolare architetto carioca Oscar Niemeyer”.

Cosa evitare
“Prima cosa: non uscire mai indossando gioielli. E' molto pericoloso. Purtroppo, c'è un forte divario sociale e i furti ai turisti sono piuttosto frequenti. Consiglierei poi di prendere sempre i taxi, che non costano molto e sono molto più sicuri degli autobus. Oppure, la metropolitana, pulitissima e con aria condizionata”.

Cosa mangiare
“Il sabato è il giorno della feijoada 'completa', preparata con fagioli neri, riso e carne di maiale o di vacca. E' probabilmente il piatto più conosciuto in Brasile. Nasce come un piatto povero, perché veniva cucinato dagli schiavi con gli scarti del cibo che consumavano i padroni. I fagioli brasiliani sono facilmente digeribili, non si preoccupi chi ha problemi di digestione. Un piatto tipico di Rio sono invece i gamberi con chuchu (si pronuncia sciùsciù), che altro non sono che un legume tipico brasiliano, detto anche 'zucchina spinosa'. Da provare”.

Cosa indossare
“A Rio non fa mai freddo, però c'è molta umidità e può capitare che piova anche nelle giornate più calde. Ecco un altro suggerimento: non uscire mai senza ombrello, è assolutamente necessario. Come una giacca o qualcosa di simile per coprirsi nel caso si dovesse prendere la metro oppure il taxi: c'è sempre un'aria condizionata fortissima e il rischio di prendere un malanno è dietro l'angolo”.

Forse non tutti sanno che...
“La mia città è ricca di contrasti. La gente è molto comunicativa e delicata, ma a volte, vedi la delinquenza di cui dicevo prima, offre un risvolto della medaglia molto sgradevole. E ancora: Rio è la città del sole, ma guai a dimenticarsi l'ombrello. Il mare è bellissimo, ma è freddo e pericoloso. Rio è un contrasto che si rinnova all'infinito”.

Calcio: indicazioni per l'uso
“A Rio giocano quattro squadre: Fluminense, Vasco da Gama, Botafogo e Flamengo. Io tengo a quest'ultima e che spettacolo quando c'è la sfida Fla-Flu, ovvero Flamengo contro Fluminense. Il giorno della gara la città va in tilt. Il Maracanà? Per chi ama il calcio, è un'emozione senza fine, una tappa obbligata per chi visita Rio. Visto dall'alto, è un bellissimo occhio, una metafora dolce e poetica per rendere omaggio alla sua bellezza”.

Numeri e curiosità

Fondata nel 1565

Abitanti: 6.320.446 (censimento 2010)

Altitudine: da 0 a 380 m sul livello del mare

Fuso orario: UTC-3 (le 12 a Roma, le 8 a Rio de Janeiro)

Stato federato: Rio de Janeiro

Sono nati a Rio de Janeiro, tra gli altri, i musicisti Chico Buarque, Carmen Miranda, Sergio Mendes, Marisa Monte, Tom Jobim e Vinicius de Moraes, gli scrittori Paulo Coelho e Machado de Assis, il pilota di F.1 Nelson Piquet, i calciatori Ronaldo, Romario, Zico, Thiago Silva, Julio Cesar e Adriano, l'ex presidente del Brasile Fernando Henrique Cardoso.

Le partite del Mondiale

15 giugno – Argentina-Bosnia Erzegovina (fase a gironi)

18 giugno – Spagna-Cile (fase a gironi)

22 giugno – Belgio-Russia (fase a gironi)

25 giugno – Ecuador-Francia (fase a gironi)

28 giugno – Ottavi di finale

4 luglio – Quarti di finale

13 luglio - Finale

Twitter: @dario_pelizzari

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Dario Pelizzari