Walter-Mazzarri
ANSA/MATTEO BAZZI
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5 motivi per cacciare Mazzarri dall'Inter

L'analisi dopo la sconfitta con la Fiorentina lascia senza difese l'allenatore nerazzurro

Mazzarri all'Inter è il racconto ormai di un fallimento, conclamato. In situazioni analoghe (e se ci fosse ancora Moratti presidente) a quest'ora l'allenatore livornese sarebbe già stato esonerato, con il solito comunicato di ringraziamenti. Una scelta che forse Thohir non prenderà per un semplice motivo economico ma che ha alle spalle motivi chiari e non discutibili:

- NUMERI

L'Inter ha 8 punti in classifica dopo 6 giornate. E' decima in classifica, superata da squadre come Sampdoria, Udinese, Verona (con tutto il rispetto), oltre che dalle solite "grandi". Quando venne esonerato Stramaccioni l'Inter era nona; una posizione più avanti rispetto ad oggi. Ha 6 punti di distanza dalla zona Champions League, obiettivo dichiarato pochi giorni fa dallo stesso Thohir. Ha 6 punti in meno rispetto alla scorsa stagione. L'ultima vittoria in trasferta risale al 19 aprile scorso, Parma-Inter 0-2. Tolta la goleada con il Sassuolo la squadra ha realizzato 4 reti in 5 giornate. La difesa è la nona della serie A per reti subite (8).

- GIOCO

I numeri non mentono, ma è altrettanto evidente ed oggettivo che l'Inter gioca male, o forse non ha un gioco. Mazzarri ha provato anche ieri diversi moduli e formazioni ma il risultato non cambia. L'azione è lenta, prevedibile, mai pericolosa se non per qualche guizzo personale. La ricetta base del gioco di MAzzarri (squadra coperta e ripartenza), oltre ad essere un po' troppo da provinciale e non applicabile ad una grande, a Milano non ha mai funzionato. Inoltre manca anche il carattere e la determinazione, qualità che dovrebbero essere il marchio di fabbrica delle squadre di Mazzarri.

- PERSONALITA'

La squadra ha però proprio nel carattere il suo punto debole. Dopo un buon inizio (proprio come lo scorso anno) alla prima difficoltà sono emersi tutti i limiti caratteriali. L'Inter è una squadra bloccata, nella testa e nelle gambe ed è evidente che manchi un leader in campo ma soprattutto in panchina. Non si sa di chi sia la colpa, ma la realtà è che Mazzarri non è mai "entrato" nella pelle dei suoi come ad esempio sta facendo Inzaghi al Milan (per non chiamare in causa Mourinho, il cui paragone è a dir poco irrispettoso).

- PREPARAZIONE ATLETICA

E' vero. L'arrivo di Mazzarri e del suo fidato preparatore Giuseppe Pondrelli ha ridotto, come già accadeva a Napoli, il numero di infortuni muscolari. L'Inter però, soprattutto quest'anno, ha dei limiti atletici impressionanti. La squadra è lenta, arriva sempre seconda sulla palla, non ha sprint e cambio di passo. In Europa League contro il Qarabag poi c'è stata la moria di "crampi" (ben 4 i giocatori messi a terra, alcuni dei quali già al 60'). Mazzarri si è difeso parlando di "mancanza di tournover" e di "impegni ravvicinati". Il bello (o il brutto) è che siamo all'inizio della stagione e la squadra nerazzurra, mentre le altre volano, è già in riserva...

- TIFOSI

Mazzarri non piace ai tifosi dell'Inter, forse fin dall'inizio; di sicuro adesso l'indice di gradimento è ormai sottozero, con pochissime e complicatissime possibilità di recupero. L'hashtag #Mazzarrivattene ormai è uno dei più utilizzati e popolari nei vari forum nerazzurri. Ed anche le dichiarazioni a dir poco confuse rilasciate nei dopo-partita non fanno altro che dilatare lo strappo. Mazzarri non piace a nessuno, compresi i tifosi "vip" (Mentana, Fiorello, Bonolis) che già in passato hanno dimostrato di contare qualcosa. Inutile dire che oggi i social ribollono e chiedono a gran voce l'esonero. Una sommossa simile a quella che lo scorso gennaio frenò lo scambio Guarin-Vucinic. Thohir si farà convincere dalla massa anche questa volta?

Questi sono i motivi dell'esonero. A suo favore Mazzarri ne ha uno solo: un contratto appena firmato da 14 mln di euro lordi in due anni. Basteranno i soldi a salvarlo?

#MazzarriVattene, l'urlo di twitter

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Andrea Soglio