Ugo Agostoni e quella Milano-Sanremo di 100 anni fa
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Ugo Agostoni e quella Milano-Sanremo di 100 anni fa

Nel 1914 il ciclista brianzolo trionfava nella "Città dei Fiori": una mostra nella sua Lissone rievoca ora l'impresa tra immagini e bici d'epoca

Cent’anni fa la Milano-Sanremo non era ancora la “classica” di apertura della stagione ciclistica come avverrà domenica 23 marzo, ma era già una gara importante, che regalava enorme prestigio al vincitore e suscitava l’entusiasmo dei primi tifosi. Erano, quelli di inizio Novecento, i tempi del mitico Costante Girardengo, ma nel 1914 sul traguardo della “Città dei fiori” si impose il lissonese Ugo Agostoni, il cui nome è ancora oggi noto agli appassionati per la prestigiosa “Coppa Agostoni”, corsa in linea organizzata sulle strade brianzole che compone il noto “Trittico Lombardo” insieme con “La Tre Valli Varesine” e la “Coppa Bernocchi”.

Il centenario dell'impresa di Ugo Agostoni viene ora celebrato con un'interessante mostra allestita negli spazi della Biblioteca Civica della sua città natale. A curarne l'allestimento è stato Silvano Lissoni, vicepresidente dello Sport Club Mobili Lissone, società ciclistica fondata nel 1946: "Non è una mostra su Ugo Agostoni, di cui avremmo potuto esporre anche diversi altri cimeli", racconta a Panorama.it, "ma sul suo trionfo alla Milano-Sanremo del 1914. A partire dalla ricostruzione fotografica della gara, dalla punzonatura sino all'arrivo, con le immagini della strade sterrate e delle smorfie dei corridori impegnati sulla salita del Turchino che rendono assai bene l'idea di quale dovesse essere lo sforzo richiesto ai tempi".

Proprio la sorprendente potenza fisica era la principale dote di Ugo Agostoni, arrivato giovanissimo (17 anni) al ciclismo professionistico e capace di segnalarsi già nel 1912 per una poderosa fuga di 300 km nella leggendaria "Seicento Chilometri" vinta poi dall'altrettanto leggendario Luigi Ganna. "Agostoni era un corridore possente", racconta Silvano Lissoni, "un passista di pianura che magari si sfilava nelle salite, ma poi recuperava dal momento che era soprannominato 'il re delle discese' per la sua spericolatezza. Peccato che la sua carriera venne di fatto stroncata dal primo conflitto mondiale: l'anno successivo alla vittoria nella Milano-Sanremo dovette infatti partire per la Grande Guerra e, quando tornò alle gare, non riuscì di fatto più a raggiungere i livelli di prima". Con un epilogo ancora più sfortunato, visto che Ugo Agostoni morì a soli 48 anni, nel 1941, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico all'ospedale della vicina Desio.

La mostra lissonese ha dunque anche la prerogativa di riproporre l'eroe locale nel pieno del suo fulgore, con due pezzi pregiati ad arricchire la già di per sé interessante raccolta di foto e documenti d'epoca: "Le maglie esposte sono riproduzioni, anche se tessute a perfetta imitazione di quelle del tempo", prosegue Silvano Lissoni, "ma assolutamente originali, davvero due gioielli per tutti gli amanti del ciclismo di un tempo, sono la bicicletta Peugeot del 1908 che Agostoni utilizzò sicuramente nel 1912, quando correva per la squadra del marchio francese, e soprattutto la Bianchi fabbricata nel 1910, in sella alla quale si aggiudicò la Milano-Sanremo il 5 aprile 1914". Data in cui si chiuderà la mostra di Lissone, con le celebrazioni del centenario che avranno poi una coda nella "Coppa Agostoni" 2014: "Si correrà il 17 settembre", conclude Lissoni, "e sarà l'ultimo test in vista del Mondiale in programma in Spagna il 28 settembre. Ci attendiamo quindi tutti i migliori ciclisti del momento a rendere ancora una volta omaggio al mito di Ugo Agostoni".

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Paolo Corio