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Roma, mezza Champions conquistata. Ma ora serve di più

Il pari contro il Porto (1-1) regala un vantaggio. La maledizione del playoff per l'Europa che conta

La Roma della prima mezz'ora ha più di un piede nel girone di Champions League, risultato vitale per se stessa e per il calcio italiano. Quella della ripresa, seppure con l'alibi dell'inferiorità numerica per il rosso a Vermaelen, difficilmente riuscirà a raccogliere quanto seminato a Oporto nella prima notte europea dell'anno. Sintesi brutale ma perfetta di una sfida che ha seminato di speranza il cammino giallorosso. Al ritorno all'Olimpico il pronostico è dalla parte degli uomini di Spalletti, a patto di replicare la metà iniziale della gara d'andata.

E' difficile pensare ai 90 minuti in terra di Portogallo senza nutrire rimpianti per non aver chiuso il conto quando la Roma è stata padrona del campo e il Porto ha sbandato. Sfortuna e un pizzico di imprecisione. Casillas ha detto l'urto, battuto solo dall'autorete di Felipe, e i Dragoni sono uscito vivi dal momento peggiore. Quando potrà capitare nuovamente una situazione così? Spalletti ha preferito guardare il bicchiere mezzo vuoto, lamentandosi dell'incapacità di controllare la partita congelandola e regalando al Porto la chance di rientrare.

Il rischio è essersi complicati la vita inutilmente. In Europa non si può regalare nulla a nessuno, figuriamoci a una squadra forte e matura come quella di Nuno Espirito Santo, che quando si è trovata sopra di un uomo è stata capace di ribaltare l'inerzia lasciando intravedere potenzialità che spaventano. Serve testa fredda e attenzione a qualsiasi dettaglio. Ad esempio stupisce che a lasciare in dieci i compagni sia stato uno degli uomini forse più esperti di tutto il gruppo come Vermaelen, uno che la Champions dovrebbe conoscerla come le sue tasche. Insidie comprese.

Negli ultimi sei anni solo il Milan nel 2013 ha saltato l'ostacolo del playoff di Champions senza schiantarsi. Sampdoria, Udinese (due volte), Napoli e Lazio sono cadute. Quasi tutte avevano un avversario superiore alle proprie possibilità. Non la Roma di quest'anno che per tecnica, personalità e qualità complessiva della rosa continua a sembrare superiore al Porto. Basta non farsi male da soli. I regali sono finiti all'andata, ora l'Olimpico attende una notte da Champions.

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Giovanni Capuano