Campioni olimpici, premiati con una mucca a testa
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Campioni olimpici, premiati con una mucca a testa

A ricevere il singolare premio, sei atleti del Sudafrica, che hanno vinto la medaglia d'oro a Londra 2012.

"Non avrei mai pensato di ricevere in premio questo animale per la mia vittoria a Londra, comunque ben venga". Sembra soddisfatto Matthew Brittain, oro ai Giochi olimpici di Londra dello scorso luglio, nel canottaggio 4 senza pesi leggeri. Si, perche' mentre i nostri olimpionici, oltre alle medaglie, hanno portato a casa consistenti riconoscimenti in denaro, gli atleti sudafricani hanno avuto la sorpresa (a quanto pare piacevole) di vedersi regalare una mucca a testa.

Altro che i 140 mila euro per ciscuna medaglia d'oro che il nostro Paese ha liquidato, o i 75 mila per ogni argento o ancora i 25 mila per ciascun bronzo. Certo il montepremi dell'Armenia rimane da record: 700.000 euro per ogni oro vinto (1 argento e 2 breonzi a Londra), mentre la Malesia si e' distinta per aver messo in palio per i propri vincitori un lingotto d'oro (ma ha portato a casa solo 1 argento e 1 bronzo). La discrezionalita' nei premi agli atleti da podio ai Giochi olimpici e' certo indiscutibile. Se infatti in America sono stati regalati appena 20.600 euro per ciascun atleta che ha vinto una medaglia, in Brasile se la passano male, visto che ufficialmente non e' stato previsto alcun premio al di fuori della medaglia ottenuta a Londra.

In Sudafrica, invece, si e' scelto un cadeau alquanto singolare. Promotore non e' stato, pero', il governo ne' un organo federale o un comitato olimpico, ma un uomo d'affari molto noto da quelle parti, Jan Scannell, che ha pensato di fare cosa gradita nell'annunciare che recapitera' a ciascuno dei campioni di Londra un animale del valore di 7.000 rands, pari a circa 700 euro ciscuno. Del resto Scannell non e' nuovo a iniziative singolari. Questa volta ha deciso di premiare gli atleti suoi connazionali e allo stesso tempo ha organizzato, per il prossimo 24 settembre, una mega grigliata, che idealmente vorrebbe unire tutto il Paese. Certo lo agevola il fatto di essere diventato miliardario producendo e vendendo attrezzi e oggetti vari per barbeque.

Cosa ci puo' essere di meglio, quindi, di una grande festa conviviale per ringraziare i campioni dei Giochi olimpici e allo stesso modo magari farsi un po' di pubblicita'? Agli atleti e' stata comunque data la possibilita' di scegliere se ricevere l'animale "vivo e vegeto" o se farsi recapitare il suo equivalente in carne gia' macellata. E loro, i campioni, hanno gia' deciso. Sizwe Ndlovu, uno dei 4 canottieri che e' salito sul gradino piu' alto del podio insieme a Brittain, ha optato per la mucca in carne e ossa, da tenere temporaneamente nella fattoria di un amico a Pietermaritzburg, in attesa di "trasformarla" in dote e convincere cosi' il padre della sua ragazza a poterla sposare.

John Smith e James Thompson, invece, hanno preferito la carne gia' pronta per essere cucinata o essiccata secondo la tradizione "boiltong", tipica del Sudafrica, ovvero marinata, speziata e tagliata a strisce. Degli altri due atleti vincitori ai Giochi di Londra, Cameron van der Burgh (oro olimpico nei 100 rana) ha chiesto 140 kg di carne boiltong da destinare pero' ad un orfanotrofio della township di Alexandra, a Johannesburg, mentre Chad le Clos (oro nei 200 farfalla), e' ancora indeciso sul da farsi. Insomma, altro che copertine di settimanali, ingaggi pubblicitari milionari, comparsate televisive o sponsor pronti a darsi battaglia per avere come testimonial un atleta. In Sudafrica sembra valere il motto: "Dalle stelle (dello sport) alle stalle (delle mucche)".

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Eleonora Lorusso