Campionato a gonfie vele, Eurocup in salita
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Campionato a gonfie vele, Eurocup in salita

Deluso dal match contro il Pinar, Aradori si prepara per la sfida a Pesaro e manda un pensiero all'amico Gallo

Ciao ragazzi,

come va? Purtroppo non è un grandissimo venerdì, per me: siamo reduci da una brutta sconfitta in Eurocup. Mercoledì il Pinar ha dominato la partita sfruttando il suo fattore campo e una prestazione balistica incredibile. Figuratevi che hanno segnato 36 punti nel primo quarto e 62 nel primo tempo.

Insomma una gara in salita e un grosso dispiacere perché questa sconfitta complica non poco il nostro cammino verso gli ottavi di finale. Ora dobbiamo dare il massimo nelle due sfide che ci rimangono e sperare anche in qualche risultato favorevole dagli altri campi.

La situazione è invece differente in Campionato dove stiamo andando alla grande. La vittoria di domenica con Sassari, al termine di una partita bellissima e davvero spettacolare, ci ha permesso di rimanere in testa alla classifica insieme a Brindisi e Milano.

Ora siamo quasi in partenza per Pesaro, dove domenica affronteremo la Victoria Libertas nel più classico dei testacoda.

Dobbiamo stare attentissimi perché i marchigiani giocheranno senza grande pressione e cercheranno di fare un colpo ai nostri danni per guadagnare 2 punti preziosi in ottica salvezza. Servirà insomma grande concentrazione e attenzione difensiva anche per limitare Anosike che si sta rivelando uno dei migliori lunghi del Campionato.

Settimana prossima, poi, ci attende un evento particolare a cui teniamo tantissimo. Nel weekend del 7- 9 febbraio si giocheranno le Final 8 di Coppa Italia, che metteranno in palio il primo trofeo della stagione.

L’anno scorso la nostra esperienza non è stata il massimo e quindi quest’anno siamo animati da un grande desiderio di rivalsa. Certo non siamo finiti nella parte fortunata di tabellone, visto che c’è anche la strafavorita Olimpia Milano, e già al primo turno ci aspetta un cliente molto ostico come Reggio Emilia del mio amico Cincia.

Però, siamo davvero molto carichi e comunque nessuno può impedirci di sognare: la Coppa Italia è l’unico trofeo che manca nello sterminato palmarès della Pallacanestro Cantù.

Un ultimo pensiero vorrei rivolgerlo al mio grande amico Danilo Gallinari, insieme a cui sono cresciuto nelle giovanili di Casalpusterlengo. Gallo, tieni duro anche in questo periodo non facile a causa degli infortuni!

Sono certo che, appena tornato in campo, dimostrerai di essere, ancora una volta, un grande giocatore.

A presto!

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Pietro Aradori

Sono nato a Brescia il 9 dicembre 1988. Da bambino ho iniziato a giocare a pallacanestro, ma anche a calcio, sci e nuoto. Poi, forse sotto l'influsso di papà - che nel 1975 ha fondato il Team 75 Lograto, società di basket tuttora in attività - mi sono dedicato completamente alla palla a spicchi. Sono diventato professionista nel 2006, a Imola, in Legadue, e l'anno successivo ho vestito la maglia dell'Olimpia Milano, in Serie A1. Dopo una breve parentesi a Roma, mi sono trasferito a Biella e poi a Siena: con il club toscano ho conquistato due scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe. Dal 2012 gioco nella Pallacanestro Cantù con cui ho vinto una Supercoppa; ricopro i ruoli di guardia e ala piccola anche nella Nazionale.

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