Calciomercato, ecco i colpi di gennaio
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Calciomercato, ecco i colpi di gennaio

Juve su Llorente, Drogba e Lewandowki, Inter su Paulinho, Milan idea Guardiola, Roma a un passo dalla rivoluzione

Sette giornate di campionato per comprendere cosa funziona e cosa invece non gira secondo i programmi di inizio stagione. Le big della Serie A si guardano allo specchio e cominciano a riflettere sui guai incontrati fuori e dentro il campo da rose allestite per raggiungere obiettivi che se per alcune sembrano ancora a portata di mano, per altre lo sono molto meno. Migliorare si deve, migliorare si può. Gennaio è dietro l’angolo. Tempo due mesi o poco più e il calciomercato riapre i battenti. Sono già tanti gli affari in fase di definizione, per piacere, certo, ma anche e soprattutto per necessità.

In casa Juve tutti felici per una partenza che, lo dicono i numeri, è stata addirittura più produttiva di quella della stagione precedente. Scudetto bis? Il traguardo è nei programmi, ripetersi è possibile Napoli permettendo, ma a patto che si trovi soluzione al problema numero 1 della formazione bianconera, vale a dire la prima punta da affiancare a Vucinic, che conferma di essere insostituibile. Matri e Quagliarella non offrono le garanzie necessarie, Giovinco sta giocando così così e Bendtner ha giocato fin qui 10 minuti, praticamente nulla. Il diesse Marotta non vuole sentire parlare di top player, perché i denari sono quelli che sono e altrove (vedi Spagna e Inghilterra) possono permettersi numeri che in Italia non sono accessibili, nemmeno dalla Signora.

Da qui, l’urgenza di fare tantissimo con poco. Il nome del basco dell’Atletico Bilbao Fernando Llorente è sempre in cima alla lista dei desideri. Ci sarebbe già il sì del giocatore, in rotta con il club che gli ha negato la partenza in estate dopo averlo blindato con una clausola rescissoria monstre da 35-40 milioni di euro, un’enormità per un giocatore in scadenza di contratto. Ma la trattativa si preannuncia complicata per diverse ragioni. La prima, forse la più prevedibile, l’inserimento di altri club nell’affare. Secondo alcune indiscrezioni degli ultimi giorni, su Llorente ci sarebbe tra le altre anche l’Inter di Moratti. Come dire, per il popolo bianconero peggio non poteva andare.

Oltre all’attaccante spagnolo, la Juventus starebbe seguendo con particolare attenzione Didier Drogba, ex fenomeno ivoriano del Chelsea attualmente impegnato in Cina con l’ex compagno di squadra Anelka, e Robert Lewandowski, ariete polacco in forza al Borussia Dortmund ed ex pallino di Antonio Conte. Marotta cerca un bomber in grado di garantire un bottino di reti a doppia cifra e i tre candidati rispondono certamente ai requisiti di riferimento. Il denominatore comune? Il costo del cartellino, che dovrebbe essere pari a 0 o poco più.

Nell’Inter di Stramaccioni che ha ritrovato entusiasmi e sorrisi dopo il colpo nel derby, detto di Llorente, pare fatta per il centrocampista brasiliano Paulinho, che potrebbe arrivare a Milano già a gennaio. Il Corinthians lo lascerebbe partire dopo il Mondiale per club. 15 milioni per la stretta di mano, i dirigenti del club neroazzurro ci stanno lavorando da mesi e potrebbero volare in direzione Brasile nelle prossime settimane. Un colpo a cinque stelle per la squadra di Moratti, che porterebbe alla Pinetina un 24enne dalle ottime prospettive.

Dall’altra parte dei Navigli, il Milan sta attraversando una delle crisi più nere della gestione Berlusconi. Allegri ha le partite contate, potrebbe bastare un altro passo falso in campionato per costringere Galliani a metterlo alla porta. Al suo posto, per tappare una falla che di settimana in settimana si fa sempre più grande, sarebbe pronto Tassotti, il suo vice, meglio, il vice in petcore del Diavolo, dal 2001 il numero 2 di Ancelotti, quindi di Leonardo, infine di Allegri. Una soluzione interna low cost per traghettare la squadra alla fine della stagione senza eccessivi contraccolpi. Poi, si cambia.

Nelle ultime ore si fanno sempre più insistenti dalla Spagna le voci che darebbero Berlusconi alle prese con l’opzione Pep Guardiola, il tecnico del Barca dei miracoli che ha deciso di prendersi un anno sabbatico a New York in attesa di decidere cosa fare nel prossimo futuro. Quattro anni di contratto a 8 milioni di euro netti a stagione, questa la proposta, che però non convince fino in fondo perché rappresenterebbe un nuovo cambio di rotta del Diavolo, alle prese con l’obiettivo dichiarato di sistemare il bilancio. Non fosse Guardiola, potrebbe essere Luciano Spalletti, che in Russia, sponda Zenit, sta vivendo una situazione non proprio felice dopo 2 anni di gloria e trionfi.

Sul fronte giocatori, è quasi certa la partenza di due difensori che fin qui non hanno convinto la dirigenza rossonera, parliamo di Touré e Mesbah, e di un campioncino che da tempo non gode più della fiducia del club, l’ex fenomeno brasiliano Pato, ai box spesso e volentieri per reiterati guai fisici. Per lui, potrebbe riaprirsi l’opportunità Psg, per ritrovare Ancelotti e Leonardo e per ripartire di slancio verso un domani migliore e più fortunato. Ma non si esclude un coinvolgimento del Manchester City di Mancini, che potrebbe mettere sul piatto un certo Tevez, argentino che i tifosi rossoneri aspettano da almeno un paio di stagioni.

Tuoni e fulmini a Trigoria, quartier generale della Roma di Zeman, alle prese con una classifica che fa felice a metà e con una rivolta nello spogliatoio capeggiata da De Rossi e Osvaldo che sta facendo nascere non poche preoccupazioni alla dirigenza giallorossa. A gennaio, potrebbe essere rivoluzione. I due giocatori messi all’indice dal tecnico boemo avrebbero già ricevuto proposte da altre squadre (per De Rossi si parla insistemente di Psg) e non è detto che decidano di prenderle seriamente in considerazione per chiudere il rapporto con un club che, almeno a parole, avrebbe deciso di sostenere fino in fondo le scelte dell’allenatore. Due mesi per definire una stagione. E per capire se il ritorno di Zeman sulla panchina della Roma avrà portato più benefici che problemi.

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Dario Pelizzari