Violenze Euro 2016: 3 hooligans russi condannati in Francia, altri 20 espulsi
Tra i rimpatriati anche Aleksandr Shprighin, noto ultras della Dinamo Mosca e... membro del Comitato per i Mondiali 2018
Tre hooligans russi, di età compresa tra i 28 e i 33 anni, sono stati condannati a 12, 18 e 24 mesi di carcere senza condizionale, più due anni di divieto d'ingresso nel territorio francese, per aver partecipato ai violenti scontri di sabato a Marsiglia con la tifoseria inglese.
I tre facevano parte del gruppo di 43 tifosi fermati martedì all'uscita del loro hotel a Mandelieu-la-Napoule, vicino a Cannes, mentre stavano per partire per Lille. Tra gli altri componenti del gruppo, 20 saranno espulsi lunedì prossimo (al momento si trovano nel centro di detenzione amministrativo del Canet, a Marsiglia) e 20 sono stati rimessi in libertà.
Tra i 20 ultras russi che saranno presto rimpatriati dalla Francia, c'è anche Aleksandr Shprighin: noto sostenitore della Dinamo Mosca, è anche capo dell'Associazione panrussa dei tifosi e soprattutto membro del Comitato moscovita per l'organizzazione dei Mondiali del 2018. Secondo i media, Shprighin sarebbe anche stato in passato un collaboratore dell'istrionico leader del partito liberaldemocratico (di impronta nazionalista) Vladimir Zhirinovski, e del figlio di questi, Igor Lebedev, deputato e membro del Comitato esecutivo della Federcalcio.
In precedenza le autorità francesi avevano parlato di un manipolo di circa 150 hooligans "professionisti" provenienti da Mosca, definiti dal procuratore marsigliese Brice Robin "ben allenati e perfettamente addestrati a compiere azioni tanto rapide quanto violente".
In particolare, si tratterebbe di hooligans legati alle squadre moscovite (Spartak, Dinamo e Cska) che in occasione delle partite internazionali metterebbero da parte i dualismi interni per unirsi e scontrarsi con le tifoserie straniere, specie quelle in cui - come nel caso dell'Inghilterra - figurano anche persone di colore o di origine asiatica.