Tosel e la squalifica di Higuain anticipata ai giornali: rischia le dimissioni?
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Tosel e la squalifica di Higuain anticipata ai giornali: rischia le dimissioni?

Il Giudice Sportivo ammette di aver parlato delle 4 giornate per l'attaccante napoletano, cosa vietata dal Codice di Giustizia sportiva...

Tutto come previsto e come da regolamento. Il Giudice Sportivo, Maurizio Tosel, ha squalificato per 4 giornate Gonzalo Higuain dopo l'espulsione con sceneggiata nella gara contro l'Udinese. Irrati, arbitro della gara costata al Napoli i sogni scudetto, non ha calcato la mano nel referto, raccontando cosa è accaduto in quei secondi concitati senza, però, indicare da parte dell'attaccante argentino nessuna forma di "condotta violenta". 

Un referto che ha evitato ad Higuain la maxi stangata da 8 giornate almeno - sempre da regolamento - e che ha ricondotto tutto l'episodio sotto la fattispecie del "gesto irriguardoso" nei confronti del direttore di gara e di un avversario (Danilo) prima di essere trascinato fuori dal campo. Dunque, squalifica di 4 giornate contro la quale il Napoli farà ricorso per cercare di riavere il Pipita almeno contro la Roma nella sfida diretta del 25 aprile.

Tosel, che bufera: ha anticipato la sentenza

Nel mirino, però, non c'è solo la decisione di fermare Higuain per 4 turni. A far discutere è anche lo scoop con cui la Gazzetta dello Sport ha anticipato la sentenza alla vigilia, riportando anche stralci del referto di Irrati e annunciando lo stop lungo da parte del Giudice Sportivo. La conferma delle indiscrezioni ha mandato su tutte le furie l'ambiente napoletano.

Tosel, intercettato da Radio Marte, ha spiegato così: "Mi ha telefonato la Gazzetta insieme ad altri 3-4 giornalisti per chiedermi che vento tirava come entità. E come sempre faccio, da accordi decennali con la stampa, ho detto che spiego gli aspetti tecnici, dando per scontato che la decisione è sugli atti pubblici ufficiali che è il referto".

Cosa prevede il Codice di Giustizia sportiva

Una consuetudine, dunque. Ma la carica dialettica intorno alla squalifica di Higuain ha fatto esplodere la polemica. Il Codice di Giustizia sportiva prevede (articolo 28) che i componenti degli organi di giustizia debbano essere vincolati alla riservatezza e, nella "più rigorosa osservanza" di questo principio, non possano rilasciare dichiarazioni ai mezzi di comunicazione sui processi cui siano chiamati a pronunciarsi.

La pena? Si può arrivare fino alla destituzione (articolo 34, comma 3, lettera d dello Statuto Figc) in caso di violazione della riservatezza. Insomma, non una cosa leggera e Tosel rischia di dover comunque rendere conto di quelle "spiegazioni sugli aspetti tecnici" che si sono tradotte in uno scoop giornalistico e nell'anticipazione quasi letterale del dispositivo della sentenza.

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Perché Higuain è stato fermato per 4 giornate

Il verdetto, che non soddisfa il Napoli, è il prodotto della somma di infrazioni commesse da Higuain a Udine. Il Giudice Sportivo le ha ricostruite nel dispositivo della sentenza: una giornata per il cartellino rosso da doppia ammonizione (sanzione automatica) cui si sono aggiunte altre 3 giornate per quanto accaduto subito dopo. 

Tosel ha scritto, riportando il verbale di Irrati, che l'attaccante ha rivolto all'arbitro una "espressione ingiuriosa" e compiuto nel suoi confronti un "gesto irriguardoso fronteggiandolo e ponendogli entrambe le mani sul petto". Non una spinta e nemmeno un'aggressione, altrimenti sarebbe scattata la condotta violenta con squalifica minima di 8 giornate. Infine, Higuain ha "assunto un atteggiamento aggressivo nei confronti di un avversario (Danilo) venendo trattenuto dai propri compagni di squadra". Totale, 4 giornate e 20.000 euro di ammenda.

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tratto da Mediaset Premium
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Giovanni Capuano