Tagliavento, esilio finito. Ritrova il Milan dopo la notte del gol fantasma di Muntari
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Tagliavento, esilio finito. Ritrova il Milan dopo la notte del gol fantasma di Muntari

Il migliore dei nostri arbitri torna ad arbitrare i rossoneri a Bologna. Mancava dalle polemiche del 25 febbraio scorso tra gomitate, risse, fuorigioco e la rete cancellata.

Nicchi e Braschi l'avevano lasciato intendere alla vigilia del debutto in campionato. Quest'anno non verranno tollerate preclusioni di sorta e i club dovranno abituarsi a ritrovare sulla propria strada anche arbitri ritenuti 'non graditi' per qualche precedente sfortunato. Un messaggio che trova immediata applicazione nella designazione di Paolo Tagliavento per Bologna-Milan.

Si tratta di uno degli arbitri migliori a disposizione dell'Aia e la sfida del Dall'Ara è particolarmente calda. L'abbinamento, insomma, potrebbe apparire scontato se non fosse che Tagliavento ritrova il Milan dopo un esilio di sei mesi (188 giorni esatti) seguito alle polemiche roventi di Milan-Juventus 1-1 del 25 febbraio 2012, la sfida scudetto di San Siro.

Quella sera Tagliavento, che pure era stato preservato da Braschi proprio per evitare ogni problema in vista dell'incrocio decisivo, era incappato in una serie di errori. Il gol-fantasma di Muntari con la palla dentro di un metro (colpa dell'assistente Romagnoli ma svista anche sua), la rete del provvisorio 1-1 di Matri annullata per fuorigioco inesistente e scontri durissimi non sanzionati.

Era stata la partita della rissa sfiorata negli spogliatoio tra Galliani e Conte ("Mafiosi" aveva urlato il tecnico all'ad del Milan) e dei comunicati e dossier sulle gomitate in campo. Un pugno di Mexes a Borriello non visto e una gomitata di Muntari a Lichtsteiner. Ma anche il sito ufficiale rossonero impegnato nel segnalare due sbracciate dell'ex idolo Pirlo ai danni di Van Bommel.

Insomma un bel casino e non è un caso che dopo quella sera Romagnoli abbia chiuso la sua carriera e Tagliavento proseguito la sua stagione senza più incrociare Milan e Juventus. Non che ci fosse una richiesta esplicita, ma il fuoco della polemica ha covato sotto la cenere fino all'estate inoltrata. Ora la scelta di Braschi che manda il fischietto a Bologna per quella che rischia di essere una partita chiave per la stagione di Allegri.

Il bilancio dell'arbitro originario di Terni col Milan è tutto sommato positivo: 14 presenze, 6 vittorie e 2 sole sconfitte. Ha concesso 4 rigori ai rossoneri e 2 agli avversari. Quello che però più conta è il messaggio alle società. Basta fischietti sgraditi. E' prevedibile che a breve anche Rocchi tornerà a dirigere una partita dell'Inter dopo i disastri della sfida di San Siro contro il Napoli e l'anatema di Moratti.

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Giovanni Capuano