Storia di una trasferta libera, il gemellaggio Parma - Sampdoria
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Storia di una trasferta libera, il gemellaggio Parma - Sampdoria

Nello scorso week end Parma e Sampdoria hanno celebrato con un'amichevole uno storico gemellaggio ventennale

Il fine settimana senza campionato non è stato solo occasione per vedere nuovamente in campo la Nazionale. Allo stadio Tardini di Parma è andata infatti in scena un'amichevole dal sapore speciale. Parma e Sampdoria hanno scelto lo stop della serie A per un allenamento che celebra anche lo storico gemellaggio tra i due club. Un'amicizia che arriva da lontano, celebrata con una partita tra i tifosi prima del calcio d'inizio delle due squadre. I Boys ducali e gli Ultras blucerchiati, da tempo uniti anche in iniziative che non riguardano unicamente il tifo, hanno colorato il pre e il post partita mostrando il lato più bello di un mondo sempre più bacato come quello del calcio.

Ecco così un'amichevole con il settore ospiti aperto che riporta con la mente agli stadi di tanti, troppi anni fa. Il terzo tempo dopo il fischio finale non è invece quello proposto qualche anno fa e attuato solo per poche giornate prima di finire nel dimenticatoio. E' un terzo tempo vero, di quelli da fare invidia al rugby. Al bar Gianni, storico punto di ritrovo del tifo parmigiano, i tifosi bevono e festeggiano insieme, parlano di calcio. Insieme a loro anche alcuni giocatori: Fideleff, Morrone, Obiang e Gastaldello. Sul sito degli Ultras Tito Cucchiaroni si legge la testimonianza di chi negli ultimi anni, con le nuove leggi e la tessera del tifoso, si è visto negare anche la possibilità di festeggiare un gemellaggio: "per quanto assurdo possa sembrare, da diversi anni a questa parte, i vari divieti e restrizioni hanno impedito che i nostri rispettivi gruppi potessero incontrarsi per dar vita a quella festa che era diventata un appuntamento fisso tanto al Tardini quanto al Ferraris. Parma-Sampdoria per noi non è solo un incontro di calcio, è molto di più. È l’occasione per rivedere amici di vecchia data, brindare ai colori gialloblucerchiati, vedere giovani e famiglie scambiarsi le sciarpe e socializzare".

Una trasferta libera che ha riportato con la mente a quando per entrare lo stadio non bisognava fare un gioco ad ostacoli e il buon senso di tutti permetteva ancora di darne uno allo sport. L'eredità della Sampdoria arriva direttamente dal suo padre, Paolo Mantovani, colui che parlando degli avversari diceva "non giochiamo contro, giochiamo con" e che negli anni d'oro delle coppe europee faceva entrare in campo i blucerchiati con la bandiera del paese ospitante. Grazie anche a queste iniziative negli anni il tifo blucerchiato ha condiviso e ospitato storie di tifo, valorizzando gemellaggi come quello con il Parma, lottando per un calcio migliore. Anche le due società non sono state a guardare: è dello scorso maggio infatti la notizia del primo gemellaggio "social", con le pagine ufficiali gialloblù e blucerchiate su Facebook, Twitter e Flickr che sono diventate protagoniste di un nuovo e inedito peer to peer di "Mi piace" e tweet, foto e condivisioni. Il consueto interscambio di messaggi, opinioni e post tra supporter, fan e follower con iniziative collaterali che le aree comunicazione delle due società progettano in vista del 2013. Nel calcio delle scommesse, delle polemiche, degli scudetti sul campo e di quelli d'ufficio, il week end appena trascorso ha visto tante partite in meno, ma una vera trasferta libera in più. Come mancava da troppo.

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Matteo Politanò