Arrivano le immagini sui maxi schermi negli stadi (ma niente replay)
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Arrivano le immagini sui maxi schermi negli stadi (ma niente replay)

La rivoluzione della serie A con limiti su tutti gli episodi controversi. Anche per evitare l'effetto-rugby...

Niente polemiche, siamo italiani. Niente polemiche allo stadio, riguardando in lievissima differita l'immagine di un gol o di un'azione spettacolare della partita cui si sta assistendo in campo. Una scena che accadrà d'ora in poi negli impianti della serie A, ma con limiti che rendano innocua la trasmissione delle immagini. Nessuna moviola, azione contestata, rete annullata o polemica. Sui maxischermi dei nostri stadi andrà in onda solo una selezione accurata degli episodi della partita che si sta dispuntando.

La rivoluzione nasce da una decisione della Figc per cercare di rendere più attrattiva la vita del tifoso da stadio. Del resto app e smartphone hanno reso ormai fruibile a tutti in tempo reale i replay di quanto accade in campo. Perché non usare direttamente gli schermi visibili ovunque? L'apertura della Federcalcio diventerà presto operativa, ma con limiti strettissimi per evitare polemiche.

I responsabili di regia, infatti, dovranno accuratamente cancellare dalla selezione di quanto viene trasmesso in tempo reale tutto ciò che può suscitare discussione o accendere gli animi. Niente replay (anzi l'utilizzo del rallentatore è espressamente vietato) e nulla che "possa essere ragionevolmente considerato come controverso nella misura in cui è probabile che incoraggi o inciti qualsiasi forma di disordine pubblico".

Le immagini potranno essere trasmesse una sola volta e a gioco fermo. Per fuorigioco, falli, ammonizioni o episodi dubbi o potenziali errori di arbitro e assistenti, meglio attendere di tornare a casa. 

Una scelta anche comprensibile per evitare effetti collaterali su cui il mondo dello sport, non solo il calcio, si stanno interrogando. L'ultimo mondiale di rugby, ad esempio, passerà alla storia come quello delle mete cancellate su suggerimento del pubblico dopo visione sui maxi schermi dello stadio.

Un'evoluzione che rischia di snaturare l'essenza stessa dello sport, dove il giudice di gara è il massimo responsabile delle decisioni prese in campo. Il regolamento in serie A è rigidissimo e vieta anche qualsiasi comunicazione tra giornalisti e operatori delle tv presenti a bordo campo e atleti o dirigenti in panchina. Ora arrivano le immagini sui maxi schermi, ma questo paletto non viene tolto.

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Giovanni Capuano