La scelta sbagliata della serie A: niente calcio (ancora) a Natale
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La scelta sbagliata della serie A: niente calcio (ancora) a Natale

I club rimandano al 2017 la discussione sul calendario durante le feste invernali. E la Premier resta da sola sul mercato tv...

Niente calcio, siamo italiani. Il modello della Premier? Meglio lasciarlo agli inglesi e poco importa che abbiano gli stadi pieni e vendano i diritti tv a peso d’oro anche – non solamente – perché storicamente capaci di coprire le richieste del mercato. Noi siamo la Serie A e a Natale si riposa, come da contratto e come da tradizione recente, visto che un tempo non troppo lontano andare allo stadio tra Natale e Capodanno non era vietato. Anzi.

La scelta della Lega Calcio di bocciare per l’ennesima volta la proposta di un Boxing Day all’italiana suona di battaglia con lo sguardo volto al passato. Fare calcio in mezzo alle feste si può e spesso si rivela un affare. Ai nostri presidenti, forse, è sfuggito che in Serie B i risultati delle ultime due stagioni sono stati lusinghieri sia come presenze negli stadi, costantemente sopra la media del resto dell’anno, sia come visibilità in televisione. Poteva essere l’occasione di copiare i fratelli minori e imporre una svolta epocale. Nulla di nulla.

Se ne riparlerà nel 2017, sempre che non si concluda tutto come questa volta e come troppo spesso accade nelle stanze del potere decisionale del nostro calcio. Non che i destini della Serie A dipendessero unicamente da questo, ma la sensazione è che non si voglia mai nemmeno provare a dare un segnale di cambiamento. E’ probabile che il copione sia ripetuto uguale anche tra dodici mesi: tutti favorevoli, sulla carta, tutti pronti a distinguo e precisazioni in nome di interessi particolari che fermano il sistema.

E’ così da anni e continuerà ad essere così fino a quando non sarà mutata la struttura stessa del governo del nostro pallone. Servirebbe un uomo forte, capace di imporsi su tutti. Una figura professionalmente riconosciuta e con il mandato di azioni forti, in nome di una competitività persa e che rischia di essere irrimediabilmente smarrita. Un commissioner sul modello Usa che decida tutto, si ponga degli obiettivi strategici ed economici di medio e lungo periodo, ne renda conti ai club-azionisti ma da questi riceva carta bianca fino alla presentazione dei risultati.

Per ora, invece, si va avanti così. Niente calcio a Natale, mentre la Supercoppa italiana tra Juventus e Milan sarà messa in calendario a dicembre, essendo impossibile infilarla nel convulso agosto schiacciato tra Europei, Copa America, Olimpiadi, preliminari vari, tournèe redditizie e l’inizio del campionato. Emirati e Qatar favoriti su Canada, Australia e la solita Cina. 

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Giovanni Capuano