Roma, mission impossible: da Bianchi a Garcia, tutti i fallimenti
L'allenatore francese è l'ultima vittima di una piazza difficile che negli ultimi anni ha portato ad esoneri eccellenti
La Roma ha deciso, via Rudi Garcia e dentro Luciano Spalletti. Il gradito ritorno del tecnico toscano (già in giallorosso dal 2005 al 2009) coincide con la decisione della società di cedere alle pressioni di stampa e tifosi dopo aver constatato il fallimento dell'era francese. L'1-1 casalingo contro il Milan (clicca qui per rivivere la partita), ma soprattutto la svogliatezza e l'apatia con cui la squadra giallorossa ha affrontato le ultime partite, atteggiamenti che hanno rafforzato le ipotesi di un ammutinamento interno. Un Titanic che affonda, paragone azzeccato per raccontare un progetto naufragato ormai già da mesi.
Spalletti, sì a Pallotta: ecco come sarà la sua Roma
addio grande Violinista @RudiGarcia ci mancherai.... @_Mdk7_ @zave @Tyrian3 pic.twitter.com/VJ9g5oPHxE
— Marco Macho (@MarcoMacho33) 13 Gennaio 2016
Dopo l'incontro a Miami tra il tecnico toscano e il presidente Pallotta è arrivata la fumata bianca e l'accordo sul contratto per un anno e mezzo, fino a giugno 2017. "Torno per finire il lavoro che ho iniziato" ha fatto sapere Spalletti facendo riferimento ai due secondi posti e ai due quarti di finale di Champions League conquistati tra il 2005 e il 2009. Nel palmares anche due coppe Italia e una supercoppa italiana oltre alla consapevolezza di aver mostrato un gioco tra i più convincenti del calcio italiano negli ultimi 20 anni.