RETROSCENA - I veri numeri dell'operazione Sneijder
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RETROSCENA - I veri numeri dell'operazione Sneijder

L'Inter non può regalarlo e lui non ha mercato. A meno che non si liberi con vertenza...

Sneijder sogna di andarsene da Milano e l'Inter sogna di disfarsi dell'olandese, del suo ingaggio troppo pesante e dei suoi malumori che hanno avuto, dopo la stagione del Triplete, ripercussioni anche sul rendimento in campo. Messa così non esiste alcuna ragione per cui le strade di club e giocatore debbano dividersi senza un accordo. Però le logiche di mercato sono diverse e se società ed entourage dell'olandese sono arrivati ai ferri corti è perché ad oggi non esistono le condizioni per una separazione consensuale.

Una delle due parti deve fare un passo indietro e rinunciare a qualcosa perché già a gennaio si materializzi l'ipotesi della partenza di Sneijder. Il giocatore deve tagliarsi l'ingaggio (o non potersi scegliere la destinazione) oppure l'Inter deve entrare nell'ordine di idee di non riuscire a monetizzare la partenza di quello che ritiene ancora un top player.

ATTENZIONE ALLA MINUSVALENZA - Sneijder è arrivato nell'estate del 2009 pagato 15 milioni di euro al Real Madrid poi diventati 18 con una serie di bonus. Contratto quinquennale rivisto nell'autunno 2010 dopo la conquista della Champions League e ammortamento spalmato fino al 2014. Significa che ad oggi sul bilancio dell'Inter l'olandese pesa ancora per circa 7 milioni di euro. Cederlo a meno vorrebbe dire fare minusvalenza, cederlo a più porterebbe una plusvalenza.

E' il punto di partenza per capire che la strada della rescissione consensuale sul modello di Lucio e Julio Cesar è impraticabile per Moratti. In quel caso si trattava di giocatori senza più un valore a bilancio e il beneficio veniva dal risparmio degli ingaggi. Qui togliersi circa 20 milioni lordi di costi fissi fino al 30 giugno 2015 potrebbe non bastare di fronte a una minusvalenza sanguinosa in tempo di fair play finanziario.

SNEIJDER NON HA MERCATO - Il problema è che Sneijder, 28 anni, non ha un mercato adeguato alle aspettative del giocatore e del club. Già nelle ultime due estati è stato offerto con mandato ad alcuni intermediari di cercare una soluzione. Lui rifiuta mete dell'Est europeo come l'Anzhi (ultima volta nel gennaio scorso) e vorrebbe restare in uno dei principali campionati.

In Spagna però potrebbero permetterselo solo Barcellona (non percorribile per questioni tattiche) e Real Madrid (dove se n'è andato male). In Inghilterra si continua a parlare del Manchester United, che però gioca senza trequartista, e del City che ha ora il problema di sfoltire la rosa dopo l'eliminazione da tutte le competizioni europee e, in ogni caso, è pieno di fantasisti.

Resta la Francia col Psg. Scambio con Pastore? Impensabile considerato che l'argentino è stato pagato nell'estate 2011 ben 42 milioni di euro e alla fine di questa stagione peserà sul bilancio degli sceicchi per circa 25 milioni di euro. L'Inter dovrebbe prevedere un conguaglio importante non in linea con le attuali scelte di Moratti.

L'IPOTESI TEDESCA - Qualche possibilità in più ci sarebbe in Bundesliga, campionato ricco e in crescita. Ci sono realtà come Wolfsburg e Schalke04 che stanno investendo. Piacciono a Wes? No. Il sogno potrebbe essere il Bayern Monaco dove gioca l'amico olandese Robben e da dove potrebbe partire Ribery. Però Sneijder guadagna tanto e si potrebbe proporre solo a patto di liberarsi a condizioni favorevolissime un po' come fece Ibrahimovic col Barcellona prima di arrivare al Milan.

La leva potrebbe essere la minaccia di una vertenza al club per il trattamento di queste settimane. Il sospetto viene osservando le manovre del giocatore e del suo entourage che hanno rifiutato qualsiasi proposta dell'Inter e sembrano decisi a forzare la rottura.

IL DOPO-SNEIJDER - La situazione è intricata. Difficile che l'Inter ne esca con un guadagno e che Wes possa restare a Milano dove ormai è in rottura anche con Stramaccioni e con parte dello spogliatoio. La separazione in fretta (gennaio) conviene a tutti. Poi l'Inter sarebbe libera di reinvestire parte dei soldi sul futuro. Viene sempre seguito il talento serbo Markovic ma potrebbe essere un'operazione per giugno. Adesso serve un vice-Milito.

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Giovanni Capuano