Italia da sogno: tre semifinaliste e ranking Uefa che vola
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Italia da sogno: tre semifinaliste e ranking Uefa che vola

Impese di Napoli e Fiorentina che raggiungono la Juventus nell'urna di Nyon. Solo la Spagna come noi e Inghilterra agganciata

Tre squadre italiane, tre spagnole, una tedesca e una ucraina. Inghilterra, Francia e Portogallo sparite dall'orizzonte e il sogno di tornare ad alzare una coppa che si sta lentamente concretizzando. Non accade dal 2010 - anno santo del Triplete interista - e in Europa League non è mai accaduto perché l'abbiamo sempre un po' snobbata, dopo aver fatto della vecchia Coppa Uefa il giardino di casa. Alla Juventus di Montecarlo si sono aggiunte Napoli e Fiorentina: un tris meraviglioso che promette nuove emozioni sulla strada di Berlino (6 giugno) e Varsavia (27 maggio) dove, se la fortuna ci assisterà, potremmo anche portare due italiane come accadeva negli anni Novanta. Non è un caso, ma è il frutto dell'atteggiamento maturo e consapevole con cui da un paio di stagioni siamo tornati ad affrontare la coppa minore, troppo a lungo snobbata. Adesso non vogliamo fermarci, pur sapendo che la crisi del calcio italiano non finirà qui e che il lavoro da portare avanti è lungo e profondo. Intanto, però, la notizia è che da oggi siamo alla pari con l'Inghilterra nel ranking Uefa: non da subito, ma nella proiezione al 2016. Troppo in là per essere veritiero? No. Significa che abbiamo davanti due stagioni nelle quali saremo padroni del nostro destino. Solo pensare qualche mese fa di poter tornare a lottare per il terzo posto era utopia. Ce la siamo guadagnata, che nessuno sprechi l'occasione.

Ranking assoluto: Germania a un passo dal secondo posto

Il trionfo delle spagnole si ripercuote ovviamente anche sul ranking assoluto, dove la Liga domina e stacca le altre. Il primato è blindato a lungo e la corsa di Real Madrid e Barcellona avvicina sensibilmente quorta cento punti nella graduatoria: 98,142. E' alle spalle, però, che sta succedendo qualcosa di storico perchè la Germania è a un passo dallo scavalcare l'Inghilterra e se il Bayern Monaco dovesse arrivare fino a Berlino il sorpasso potrebbe essere realtà da subito, senza aspettare il gioco degli scarti che condanna già la Premier League a perdere la seconda posizione. Dopo i quarti di finale la classifica dice 80,391 per gli inglesi e 79,129 per i tedeschi con un margine ormai ridotto all'osso. Ai piedi del podio arriva l'Italia con i suoi 69,676 punti che la mettono in posizione di assoluta serenità rispetto al Portogallo che ha perso l'ultima rappresentante e si ferma a 61,382, distante ormai circa 8 punti da noi. Tutte le altre sono indietro anni luce e il ko combinato di Psg e Monaco mette fuori gioco anche la Francia.

Ranking stagionale: Italia secondo posto al sicuro

Nella classifica stagionale, invece, dietro alla Spagna che comanda con i suoi 18,357 punti c'è l'Italia, che si conferma protagonista di un'annata eccezionale. Il raccolto fin qui è di 18,166 punti, quasi alla pari con quello della Liga che rimane in corsa con Real Madrid, Barcellona e Siviglia. Potremo ancora migliorare grazie a Juventus, Napoli e Fiorentina. Stiamo andando così forte che la Germania, pur potendo contare sul super Bayern Monaco di Guardiola, non riesce a tenere il nostro passo ed è terza con 15,571 punti. Poi l'Inghilterra, fuori dai giochi da tempo e che ha chiuso la stagione con 13,571 punti, la Francia (10,916) e il Portogallo (9,083). Da qui al 6 giugno, giorno della finale della Champions League a Berlino, non potremo che migliorare essendo rimasti la nazione con più squadre in lizza insieme alla Spagna. La chiave della rimonta sta proprio qui: nessuno ha lasciato la compagnia in agosto, costringendoci a incamerare degli zero fissi ad ogni turno, e tutti i club sono arrivati almeno alla fase ad eliminazione diretta. L'Europa League è stata affrontata con lo stesso spirito della Champions, come in passato non era mai avvenuto.

In proiezione siamo ormai in scia alla Premier League

Il giusto atteggiamento nei confronti di entrambe le manifestazioni, il crollo delle inglesi, che attraversano un momento di difficoltà non limitato a quest'anno, si uniscono alle possibilità regalate dal gioco degli scarti. E' la dura legge del ranking Uefa che all'inizio degli anni Duemila ci ha castigato, condannandoci a perdere in un lustro tutto il vantaggio che avevamo accumulato nei favolosi anni Novanta, ma che ora gioca a favore dell'Italia. In estate spariranno i risultati della stagione 2010-2011 che per noi sono stati pessimi (11,571) mentre per le altre erano stati eccezionali: 18,357 l'Inghilterra e 15,666 la Germania. Significa che recuperiamo rispettivamente 6,786 punti agli inglesi (che ci precedono virtualmente di 3,929 punti) e 4,095 ai tedeschi (e saranno avanti di 5,358). Allungando l'analisi alla proiezione sul 2016-2017, però, il discorso si fa ancora più interessante. Quando saranno cancellati anche i risultati del 2011-2012 (11,357 per l'Italia) avremo recuperato altri 3,893 punti da Germania e Inghilterra. Cosa significa? Che virtualmente oggi siamo a soli 0,036 dagli inglesi. Il sorpasso (virtuale) potrebbe essere realtà a maggio. Poi ci aspettano due stagioni di sprint con la Premier League per blindare il ritorno sul podio col recupero di una squadra in Champions League.

Le nuove regole: Juve testa di serie nella prossima Champions

Intanto le nuove regole pubblicate dall'Uefa per il triennio 2015-2018 hanno riservato una bella sorpresa alla Juventus e al calcio italiano in generale. Cambiano infatti i criteri per la designazione delle teste di serie nei gironi eliminatori; non si procederà più tenendo conto del ranking per club, ma alla detentrice del torneo (testa di serie a prescindere) si uniranno le squadre che entreranno nella competizione come campioni nazionali nei primi sette campionati del ranking Uefa e cioé Spagna, Inghilterra, Germania, Italia, Portogallo, Francia e Russia. Qualora la vincitrice della Champions sia anche campione nazionale nel proprio paese, il posto verrà preso dall'ottavo campionato che al momento è quello olandese. Questa riforma dovrebbe rendere un po' pià equilibrati e rischiosi i gironi spedendo in seconda fascia anche delle vere e proprie potenze come la seconda della Liga. 

Italia, una sola possibilità di avere sette squadre in Europa

Il cammino delle italiane in questa stagione porta anche a precisare cosa potrà accadere in caso di successi in Champions ed Europa League. Nella prossima annata la serie A ha diritto a un contingente europeo di 6 squadre, divise tra Champions (3) ed Europa League (3). Da quest'anno, però, chi conquista la coppetta di riserva guadagna un posto tra i grandi partendo dall'ultimo turno preliminare estivo a meno che non provenga dalla stssa federazione che ha espresso il vincitore della Champions e che questa abbia comunque maturato il diritto a partecipare anche attraverso il proprio campionato: in questo caso l'accesso è direttamente ai gironi.

In nessun caso l'Italia potrà qualificare in Europa la settima classificata della serie A. Ci si ferma alla quinta che è diventata la sesta perchè la Coppa Italia andrà a una squadra (Lazio o Juventus) già qualificata alle coppe continentali. L'unica chance è che Juventus, Napoli o Fiorentina conquistino Champions o Europa League crollando contemporaneamente nell'ultima fase del torneo oltre la sesta posizione. Quasi impossibile. Se, dunque, il Napoli (per esempio) dovesse conquistare l'Europa League il nostro contingente resterebbe di 6 squadre ma divise con 4 in Champions e 2 in Europa League.

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Giovanni Capuano