Ranking Uefa, mezza chance sprecata. Ma l'Italia resta terza (stagionale)
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Ranking Uefa, mezza chance sprecata. Ma l'Italia resta terza (stagionale)

La settimana di Europa League si chiude con un bottino appena sufficiente. Inglesi in picchiata: la rimonta su di loro?

Poteva andare meglio ed è un peccato, perché il pokerissimo di qualificate agli ottavi di finale di Europa League è un tesoretto che l'Italia deve capitalizzare al massimo in chiave ranking Uefa. Quella attuale è una stagione ottima che potrebbe diventare eccezionale, a patto di non buttare via chance come l'Inter a Wolfsburg. In ogni caso anche dopo la tornata d'andata degli ottavi di finale rimaniamo la terza forza stagionale alle spalle di Spagna e Germania e solidamente davanti all'Inghilterra che, al contrario rispetto a noi, sta vivendo una vera crisi di risultati. Segno che non basta essere i più ricchi per avere la strada spianata e che il nostro movimento può tornare a pensare in grande nel medio periodo; sembrava impossibile ma è così. Anche il terzo posto nella classifica generale del ranking, quello che vale la presenza di una quarta squadra in Champions League, non è così distante come parrebbe. Il meccanismo viene spiegato da qualche mese da Panoramae dopo l'ultimo turno si è rafforzato.

Classifica generale: l'Italia saldamente 4°. Addio timori portoghesi

Nel ranking assoluto la serie A rimane al quarto posto con 66,010 punti alle spalle del tre super potenze economiche del calcio europeo. In testa c'è la Spagna che domina (94,856) seguita dall'Inghilterra (80,105) e con la Germania a chiudere il podio (78,129). Tra noi e i tedeschi in questo momento c'è un abisso di oltre 12 punti ma, come vedremo, non è questo il dato che interessa e, soprattutto, non la Bundesliga l'avversario su cui conviene puntare gli occhi provando a ipotizzare un ritorno nelle posizioni nobili del ranking. Restando all'attualità, il Portogallo che ci tallonava e a tratti superava a inizio stagione è ormai lontano con i suoi 61,049 punti. Non rappresenta una minaccia nemmeno la Francia, sesta in classifica con 52,083 perché le imprese del Psg e del Monaco, a un passo dalla clamorosa qualificazione ai quarti di finale della Champions, non bastano a compensare l'assenza in Europa League di club della Ligue1.

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Ranking stagionale, Italia terza quasi alla pari della Germania

Che il 2014-2015 sia un'annata speciale per il calcio italiano lo conferma la nostra terza posizione nel ranking stagionale. Fin qui abbiamo raccolto 14,500 punti che sono inferiori solo ai 15,071 della Spagna e ai 14,571 della Germania. L'Inghilterra ci rende addirittura 1,215 punti (è quarta con 13,285) e le altre sono staccatissime. La Francia del ricco Psg, per esempio, è ferma a quota 10,583 mentre il Portogallo è addirittura a 8,750 superato anche dalla Russia (9,166). Un divario che potrebbe ampliarsi nelle prossime settimane perché al momento restiamo l'unica nazione a contingente pieno (6 su 6) mentre le altre hanno perso per strada molti pezzi: l'Inghilterra ne conserva 3 su 7, la Germania 4 su 7, la Francia 2 su 6 e i lusitani il solo Porto sulle 6 di partenza. Siccome ogni risultato, bonus e punteggio da diviso sempre e comunque per il numero di squadre iniziali è evidente che il vantaggio di cui godiamo in questo momento è consistente.


L'Inghilterra nel mirino: dista solo 3,416 punti (nel 2016)

Capitalizzare al meglio questo vantaggio significa avvicinare il momento della rimonta sul terzo posto. Per capire cosa significa si deve partire da un numerino: 0,381. Sono i millesimi di punto che l'Italia ha guadagnato in questa settimana sull'Inghilterra pur chiudendo con un bilancio non strepitoso (0,666 punti con 5 squadre impegnate). L'altro numero da tenere a mente è 10,679 ovvero il gap che l'Italia recupererà sugli inglesi in maniera fisiologica nelle prossime due estati grazie al gioco degli scarti. La Premier butterà via un'annata ottima (2010-2011) e una normale (2011-2012) che coincidono con le nostre peggiori dell'ultimo periodo. Il conto è presto fatto: proiettandoci all'inizio della stagione 2016-2017 significa che tra noi e l'Inghilterra c'è un margine (oggi virtuale) di soli 3,416 punti. Anche la Germania, che scarterà 4,095 punti più di noi questa estate e altri 3,893 nel 2016, non è lontanissima ma a differenza degli inglesi sembra in crescita.

Possono sembrare discorsi privi di fondamento, ma non è così perchè proprio il sistema degli scarti ci ha fatto perdere nel passato recente tutto il vantaggio che avevamo su chi ci seguiva. Noi inanellavamo stagioni pessime e buttavamo via i punteggi del periodo d'oro, gli altri facevano bene (a volte benissimo) e il margine si riduceva nell'arco di una o due stagioni. Adesso è arrivato il momento che la tendenza si è invertita. Deve servirci di lezione, perchè è bastato prendere l'Europa League con la serietà che merita e siamo tornati competitivi. Monito da non dimenticare più. 

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Giovanni Capuano