Follia Preziosi, ripreso mentre aggredisce giornalista
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Follia Preziosi, ripreso mentre aggredisce giornalista

Due cronisti de Il Secolo XIX in cerca di notizie sulla cessione del Genoa si imbattono nella furia del patron rossoblù - Preziosi smentisce: "Non cedo il Genoa"

"Presidente, ma perché?" La domanda di Valerio Arricchiello, videoreporter de Il Secolo XIX, è più lecita che mai. E' stato appena aggredito dal presidente del Genoa Enrico Preziosi che dopo averlo colpito ha scagliato a terra la telecamera distruggendola. Un altro cronista del quotidiano ligure riprende però tutto con l'ipad e il video finisce sul sito del giornale (si può vedere qui ). Solo dopo Preziosi ha vagamente cercato di scusarsi dichiarandosi pronto a pagare la telecamera andata in mille pezzi.

Il presidente del Genoa era a pranzo in un luogo pubblico, in piazza Lido di Pegli, dove il videoreporter stava attendendo la sua uscita. Nelle ultime ore nuove voci sull'imminente cessione del Genoa si erano susseguite nel capoluogo ligure con il nome del nuovo acquirente già trapelato. Si tratta di Antonio Rosati, attuale presidente del Varese Calcio che questa mattina è stato avvistato nella sede rossoblu. L'imprenditore di Santa Margherita Ligure è poi andato a pranzo nel luogo dell'aggressione. Una giornata difficile e carica di tensione per Enrico Preziosi che in mattinata aveva testimoniato riguardo ai fatti di Genoa - Siena. I cronisti de Il Secolo XIX hanno prima individuato due automobili fuori dal locale (un’Audi A6 targato Monza e una Bmw 3 Touring, ndr) e atteso all'esterno del ristorante nel tentativo di avere qualche dichiarazione dal presidente del Grifone. 

Un'aggressione che ha scatenato l'immediata reazione dell'Associazione Ligure dei Giornalisti

L’aggressione al collega Valerio Arrichiello è avvenuta in un luogo pubblico, in piazza Lido di Pegli, dove il videoreporter stava attendendo l’uscita di Preziosi da un ristorante. Le fasi dell’aggressione sono state documentate dalle riprese fatte con l’iPad da un altro collega.
Mancano le parole per commentare un simile gesto, una violenza gratuita e inaudita in nessun modo giustificabile. Se come si dice l’esempio deve sempre arrivare dall’alto, si capisce perché tanta violenza e tanta cattiveria negli stadi che ogni settimana si trasformano nel ring delle tifoserie, assumendo costi sociali - basta pensare all’impiego delle forze dell’ordine – non degni di un Paese civile.
L’Associazione Ligure dei Giornalisti condanna il comportamento di Preziosi. Ma siccome solo le parole a questo punto non bastano più, confida nell’intervento della giustizia affinché un atto tanto barbaro quanto violento non resti impunito.

Immediato anche l'intervento del Presidente della Federazione Stampa Italiana Franco Siddi che su Twitter ha scritto all'editore de Il Secolo XIX Carlo Perrone: "Mondo calcio faccia sentire sua voce contro atti arroganza di certi dirigenti padroni e padroncini". Anche il comitato di redazione del quotidiano cataloga l'episodio come "indecente": 

Il comitato di redazione del Secolo XIX è totalmente al fianco del collega e rifiuta la visione del potente di turno che non accetta un giornalismo senza condizionamenti e professionisti che esercitano semplicemente il diritto di cronaca. L’aggressione è avvenuta in un luogo pubblico e dopo che il collega, rispettoso della privacy, aveva atteso che lo stesso Preziosi terminasse il pranzo. Evidentemente va di moda incolpare i giornalisti, non solo nel mondo del calcio. E’ una reazione violentissima e volgare quella di Preziosi, da condannare ed eventualmente da perseguire in sede penale. Il Presidente del Genoa chieda almeno scusa.

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Matteo Politanò