'Pazza Inter', Celentano e la bufera sull'Inter
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'Pazza Inter', Celentano e la bufera sull'Inter

Rosita chiede i diritti per l'inno del triplete. I tifosi attaccano: "La fede non si vende", lei risponde: "Chiedete all'Inter"

"Non ve l'ho tolto io...non l'avrei mai fatto. Chiedilo ai tuoi dirigenti...". L'ultimo cinguettio di Rosita Celentano compare sul suo profilo twitter ben oltre l'una di notte, in risposta a uno dei tanti interisti che gli chiede di restituire "Pazza Inter" alla squadra e ai suoi tifosi.  "Io non voglio soldi. Chiedilo ai tuoi dirigenti..." è l'ultima frase della figlia del molleggiato. L'ufficio stampa di Corso Vittorio Emanuele dal canto suo (forse anche per non incorrere in questioni legali) non vuole rilasciare ulteriori dichiarazioni. Almeno per il momento.

La polemica è scaturita sui social in seguito all'oscuramento del brano ufficiale dell'Inter, quello degli scudetti e del triplete di Jose Mourinho, sostituito all'inizio di questa stagione con il più obsoleto "C'é solo l'Inter". D'altra parte i diritti della canzone che ha accompagnato le vittorie recenti dei nerazzurri appartengono alla casa discografica della Celentano (tifosissima dell'Inter) che avrebbe fatto alla società una richiesta economica considerata del tutto inadeguata dai dirigenti nerazzurri.

"Cara Rosita – twitta Massi64 – hai perso la stima e il supporto di tutti gli interisti. I colori non si vendono". "Non si vende l'anima a casa mia – si difende la Celentano – io regalerei (l'inno) ma non posso decidere anche per gli autori della canzone". Una Rosita dunque in difesa dei suoi giovani autori (Paolo Barillari e Dino Stewart) ma anche di suo padre, chiamato inopinatamente in causa come sempre succede in questi casi: "Mio padre è interista..meglio essere pezzenti che rosiconi". E mentre si moltiplicano gli appelli perché Moratti paghi i diritti alla Celentano (#pagala) c'è anche qualcuno che sottovoce cinguetta che in fondo la vecchia canzone non è poi così male. Sarà anche un cantilena e con lei l'Inter non avrà vinto la Champions, ma quell'ultima frase sulla mancanza di retrocessioni in serie B sembra piacere, soprattutto in questo momento, a più di un tifoso nerazzurro.

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Teobaldo Semoli