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MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images
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Da Parigi a Bruxelles, allarme terrorismo anche per gli stadi

Come gli attentati in Francia, anche quelli in Belgio coincidono con un periodo di match tra nazionali europee. E sale l'allerta per Euro 2016

"Siamo tutti uniti e il nostro pensiero va alle vittime. Il calcio è irrilevante oggi. Niente allenamento della nazionale". La Federcalcio belga ha spiegato in un tweet le ragioni di uno stop dai risvolti tragici. Le esplosioni all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles(clicca qui per leggere l'approfondimento) hanno fatto scattare la massima allerta in tutta l'Europa. Il Belgio è fermo, paralizzato dal timore di nuovi attentati.

Come la Francia all'indomani degli attacchi terroristici del 13 novembre 2015, quando venne preso di mira anche lo Stade de France durante l'amichevole tra la nazionale transalpina e la Germania. Allora, in Belgio si fermò il pallone: annullata l'amichevole tra la squadra di casa e la Spagna. Troppi rischi, meglio evitare. E potrebbe accadere ancora. Sì, perché martedì 29 marzo è in programma allo stadio Re Baldovino di Bruxelles la sfida tra il Belgio e il Portogallo. "Siamo in stretto contatto con i colleghi belgi e le autorità per discutere il da farsi", dicono da Lisbona. Si saprà nelle prossime ore.

Da mercoledì 23 a martedì 29 marzo il calcio europeo scenderà in campo per testare la condizione delle squadre che prenderanno parte agli Europei 2016, in calendario in Francia dal 10 giugno al 10 luglio. Dal già citato Belgio alla Slovenia, dalla Romania alla stessa Francia, e ancora Grecia, Germania, Turchia, Ucraina, Danimarca, Olanda, Russia, Polonia. Sono soltanto alcuni dei Paesi che ospiteranno una gara amichevole nei prossimi giorni. E se la Federcalcio belga sta valutando la possibilità di annullare la partita con il Portogallo, non è da escludere che una soluzione simile venga adottata anche da altri governi del pallone, vicini per confine o per precedenti recenti alla drammatica esperienza di Bruxelles. Su tutti, la Turchia, l'Olanda e la Francia. Gli Europei sono dietro l'angolo e la paura detta le regole d'ingaggio. Anche negli stadi da calcio.

Sul tema è intervenuto stamane anche il ministro francese dell'Interno, Bernard Cazeneuve. "Gli attentati di oggi a Bruxelles ci ricordano tragicamente l'alto livello di minaccia a cui ci troviamo di fronte", ha detto alla stampa il rappresentante del Governo, ribadendo che non è possibile "innalzare continuamente ciò che è un livello già molto elevato dagli attentati di gennaio 2015". Mancano meno di due mesi al via di quella che si preannuncia come la manifestazione sportiva continentale più militarizzata di sempre.

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Dario Pelizzari