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Quanto vale Napoli-Juventus: ecco perché può decidere lo scudetto

Sarri punta alla fuga vincendo, Allegri deve tenere in corsa i bianconeri. Temi di una partita mai così importante al San Paolo nell'ultimo decennio

Quando Orsato fischierà la fine di Napoli-Juventus ci saranno ancora 23 giornate prima della conclusione del campionato. Sono 34 ore e mezza di calcio con in palio 69 punti. Un torneo nel torneo che autorizza tutti a dire che la sfida del San Paolo non è decisiva per lo scudetto. E' davvero così? Qualunque cosa accada nei novanta minuti di una partita mai come questa volta importante nell'era recente?

No. Questo Napoli-Juventus vale di più anche rispetto a quello del febbraio 2015 che segnò il sorpasso bianconero in extremis e l'inizio della fine del sogno partenopeo. Vale di più perché questo è un campionato anomalo e in caso di vittoria del Napoli, con relativa fuga (senza se e senza ma) a +7 sui rivali diventerà impossibile far finta di niente e continuare ad aspettare che le cose tornino al corso normale delle ultime stagioni.

Il valore psicologico della sfida del San Paolo

Non è solo una questione di punti e distacchi. Il Napoli è cresciuto enormemente nell'ultimo anno e ha vinto la scommessa di dare continuità al progetto della passata stagione, quello che consentì a Sarri di firmare un girone di ritorno da 48 punti. Roba da scudetto. E mettendo in fila le ultime 38 giornate a cavallo tra le due stagioni il verdetto numerico è clamoroso: 99 punti il Napoli e 92 la Juventus.

Certo, gli scudetti si vincono da agosto a maggio e non da un novembre all'altro. E qui si innesta il significato mentale e psicologico della sfida del San Paolo. Battere la Juventus e mandarla a meno 7 significherebbe per i ragazzi di Sarri dare compimento a quella superiorità che fin qui è stata espressa senza però che si concretizzasse nel coronamento dello scudetto.

E' normale che in Italia in tanti coltivino ancora un senso di inadeguatezza nei confronti di una squadra che ha dominato gli ultimi sei campionati. Ecco, affrontare da capolista e favorita il confronto diretto e vincerlo toglierebbe anche questo velo dalle ambizioni partenopee. Inter a parte, sarebbe impossibile non considerare i sarriani da lì in poi gli assoluti favoriti per il successo finale.

Quanti punti servono per vincere lo scudetto

Ovviamente, in caso di vittoria del Napoli, ci sarebbe anche da affrontare il tema aritmetico. La squadra sta viaggiando a un ritmo quasi irrealistico, con una proiezione finale superiore ai 103 punti pur avendo affrontato in trasferta Roma e Lazio. Impensabile vada avanti così, ma se pensiamo che un anno fa la Juventus girò a 48 per poi chiudere in frenata (controllata?) a 91 e oggi Sarri ha in mano la chance di arrivare alla fine del girone d'andata tra i 50 e i 53 punti ci rendiamo conto della grandezza dell'impresa fatta fin qui.

A quanto si vincerà la scudetto? Essendo un torneo in cui in tanti andranno sopra quota 70 è ragionevole pensare che ne serviranno più di 90. Non i 102 della Juve di Conte, ma forse qualcosa che si avvicini ai 97 dell'Inter post-Calciopoli di Mancini. Il che sigifica, dovesse vincere il Napoli al San Paolo, un girone di ritorno con un margine d'errore discreto contro avversarie invece costrette a non lasciar mai nulla per strada o quasi.

Dunque il valore di Napoli-Juventus è quello di una finale. C'è un risultato (l'uno) che decide una fetta del duello tra le due squadre tra qui e maggio. E ce n'è un altro (il due esterno) che al contrario gelerebbe l'intero ambiente partenopeo instillando dubbi e rinforzando il senso di inferiorità che spesso si è manifestato anche nelle ultime stagioni. 

Il cuore del discorso è tutto qui. Solo il pareggio lascia tutto intatto o quasi. Ma potrebbe convenire più ad Allegri che a Sarri che ha a disposizione una chance storica. 

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Giovanni Capuano