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Mondiali Russia 2018: ecco i premi record riconosciuti dalla Fifa

Crescita da primato del montepremi: 682 milioni di euro complessivi di cui 345 per le 32 partecipanti. Alla vincitrice un assegno da 32,7 milioni

Il Mondiale di Russia 2018 sarà il più ricco della storia per montepremi messo a disposizione dalla Fifa per le 32 nazionali partecipanti alla fase finale. Il totale messo a disposizione ammonta a 682 milioni di euro con una crescita del 40% rispetto all'edizione brasiliana del 2014.

La maggior parte di questi soldi saranno destinati alle nazionali iscritte: si divideranno un montepremi che per la prima volta nella storia tocca i 400 milioni di dollari (345 milioni di euro) confermando un trend ormai costante col passare delle edizioni.

In Germania nel 2006 le iscritte si erano divise una torta da 224 milioni di euro, saliti a 300 in Sudafrica nel 2010 e a 309 in Brasile quattro anni più tardi. Merito dell'impennata del valore dei diritti tv, fonte d'approvvigionamento principale per la Fifa che tra broadcaster, partnership, ticketing e sponsor fattura miliardi di euro solo in parte redistribuiti alle federazioni coinvolte.

Tutte le voci del montepremi di Russia 2018

Qualificarsi al Mondiale garantisce un contributo da 1,3 milioni di euro per coprire i costi logistici e di preparazione alla manifestazione che ciascuna federazione deve sostenere per arrivare preparate all'appuntamento con il calcio giocato.

L'ingresso nei gironi vale un bonus da 6,9 milioni di euro che porta il totale a 8,2: anche perdendo tutte le partite questo incasso è garantito. Poi con il passare dei turni i premi salgono in maniera proporzionale con l'avvicinarsi alla finale di Kiev.

Disputare gli ottavi di finale vale 3,4 milioni di euro in più rispetto al gettone del girone eliminatorio. Arrivare ai quarti di finale dà diritto a un extra bonus di ulteriori 3,5 milioni e presentarsi in semifinale consente di accedere alla fetta più interessante del montepremi.

La vincitrice della Coppa del Mondo intasca complessivamente 32,7 milioni di euro che scendono a 24,1 in caso di sconfitta in finale. Le due semifinaliste che si devono accontentare della finalina di consolazione possono arrivare a 20,7 milioni (per la terza classificata) o 19 in caso di piazzamento ai piedi del podio mondiale.

I soldi per i club e per gli infortunati

La Fifa ha stanziato anche un altra parte dei suoi introiti per garantire un rimborso spese ai club che prestano giocatori alle nazionali o per risarcire quelli che vedranno i propri atleti infortunarsi in maniera grave nel corso della manifestazione.

A disposizione per le società ci sono 180 milioni di euro che saranno suddivise in base al numero di convocati dalle 32 finaliste. Il Club Protection Programme, risultato cui le società sono arrivate negli anni scorsi dopo una dura battaglia con la Fifa, ammonta invece a 115 milioni di euro e gli indennizzi sono calcolati in base al numero di giorni di 'malattia' con una franchigia che copre il primo mese.

Soldi che nessun club vorrebbe mai ricevere, ma che aiutano ad ammortizzare dal punto di vista finanziario lo choc di un grave infortunio a un proprio campione. In passato ne hanno beneficiato quasi tutte le società di punta dei campionati europei.

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Giovanni Capuano