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Il Milan e i dubbi su Ibrahimovic: serve davvero?

Può portare esperienza e carattere, toglie spazio a Cutrone. E Gattuso non ha gli uomini per giocare a due punte

Il ritorno di Ibrahimovic al Milan è più di una suggestione e meno di un progetto già realizzato. E' un'idea che ha preso concretezza in diversi colloqui tra Leonardo e Raiola con sullo sfondo la necessità di rinforza la rosa a disposizione di Gattuso per una seconda parte della stagione all'assalto di un posto in Champions League con il sogno di fare percorso netto in Europa League e campionato.

Ibra non vede l'ora di tornare, anche se non sarà semplice sganciarsi dai Los Angeles Galaxy, e il mondo Milan non vede l'ora di riabbracciarlo. Messa così non ci sono ragioni per pensare a un epilogo differente, anche se nulla si può muovere prima che l'Uefa non dettagli le sanzioni e i paletti sul mercato eredità delle violazioni del Fair Play finanziario dell'era berlusconiana.

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Il dubbio: toglierà spazio a Cutrone?

Ci sono, però, due categorie di dubbi che accompagnano la corsa verso un matrimonio che sembra scritto. La prima è legata all'esplosione di Patrick Cutrone, attaccante classe '98 che si sta prendendo il Milan un gol dopo l'altro. Con o senza Higuain al suo fianco. E' vero che non ha ancora completato la sua maturazione e che a volte pare meno incisivo quando gioca dall'inizio e non esce dalla panchina, però mettergli davanti due totem come Higuain e Ibra rischia di soffocarne gli spazi sul nascere.

Sarebbe un peccato mortale, per lui e per il Milan oltre che per il calcio italiano che sta cercando il centravanti del futuro e del presente visti i problemi anche della nazionale di Mancini. Il nuovo Milan (prima Montella e poi Gattuso) è un progetto giovane e Ibrahimovic (37 anni compiuti) va contro la strada percorsa fin qui anche a livello di strategie di mercato.

Questione di modulo: va bene il 4-4-2?

L'altro dubbio è tattico e rimanda ai giocatori in rosa oggi. Non essendo immaginabile una rivoluzione a gennaio, la domanda è: Gattuso ha calciatori con caratteristiche da 4-4-2? Oppure ha tanti esterni di qualità, offensivi, e rischia di dover spendere tempo prezioso per adattare l'impianto alle due punte?

La risposta è che tutto si può fare, ma che oggi il Milan è costruito per giocare con esterni alti e una sola punta. Anche per questo si fatica a vedere in campo contemporaneamente Higuain e Cutrone, non per scarsa volontà di chi sta facendo i miracoli con un gruppo che corre a velocità Champions malgrado limiti strutturali e infortuni. Nel 2018 (anno solare) solo Allegri ha fatto più punti di Gattuso: 85 contro 61. Una montagna scalata con questo Milan. Non è detto che Ibrahimovic possa aiutare a salire più velocemente e con maggiore sicurezza.


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Giovanni Capuano