Milan fuori dall'Europa: una perdita da 15-20 milioni
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Milan fuori dall'Europa: una perdita da 15-20 milioni

L'assenza dopo 16 anni dai tornei internazionali influirà negativamente su un bilancio già in rosso. Unica nota positiva: basterà una rosa ridotta

Fuori dall'Europa come non accadeva dal 1998 e con la prospettiva davanti di dover ricominciare quasi da zero per costruire un nuovo ciclo che, se non subito vincente, garantisca al Milan almeno la possibilità di poter ritornare in fretta a lottare per le posizioni di classifica che contano. Sarà questo l'obiettivo della società che verrà consegnato a Galliani dopo una stagione che peggiore non poteva essere. Una volta risolto il nodo dell'allenatore, si metterà mano alla programmazione del prossimo Campionato con l'input di rimettere piede subito in Europa. Passaggio obbligato per un club che ha davanti un paio di anni complicati dal punto di vista finanziario, dopo aver chiuso l'ultimo bilancio già in rosso (-15,7 milioni di euro) e sapendo già di non poter contare sugli introiti della Champions League nel 2014-2015.

Il verdetto del Campionato, però, ha riservato al Milan anche un'altra delusione che avrà un peso sulle casse societarie. L'ottavo posto finale evita infatti il passaggio del preliminare di Coppa Italia, ma non porta all'Europa League e costerà qualche altro milione di euro in meno di fatturato. Quanti? Una stima non è semplice, ma provando a immaginare che il prossimo anno il Milan potesse essere competitivo per arrivare fino alle fasi conclusive della manifestazione, il mancato incasso potrebbe rivelarsi pari a circa 15-20 milioni di euro.

Il conto è presto fatto. Quella che si è appena conclusa è stata l'Europa League più ricca di sempre, con un montepremi da 9,9 milioni di euro per la vincente nel caso di cammino netto (6 vittorie su 6) partendo dal girone autunnale. E l'anno prossimo sarà anche meglio, perché l'indicazione dell'Uefa è di cercare di ridurre il gap con la Champions. Il market pool televisivo da solo avrebbe quindi garantito un gettone da almeno 5-6 milioni ai rossoneri (nel 2012-2013 la Lazio ne ottenne 5.960.976), cui bisogna aggiungere gli incassi e le negative ricadute commerciali per quella visibilità europea che invece verrà a mancare. Non a caso nelle scorse settimane Galliani aveva parlato di "dovere verso gli sponsor" per giustificare la rincorsa della squadra al sesto posto. 

Unica nota positiva: essere usciti dall'Europa salva la ricca tournée estiva negli Stati Uniti che da sola vale un gettone di presenza di circa 3 milioni e consentirà di fare un mercato al risparmio almeno dal punto di vista quantitativo. Non frequentare i campi europei significa infatti giocare al massimo 43-45 partite contro le 60 che si impone chi fa le coppe: servono di conseguenza meno uomini e il monte stipendi ne gioverà, anche se il colpo è stato duro e l'ordine partito dall'alto è che questa stagione resti un caso isolato.

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Giovanni Capuano