Milan, l'effetto Kakà non basta a riempire San Siro
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Milan, l'effetto Kakà non basta a riempire San Siro

Per la Champions staccati 43.620 abbonamenti: due anni fa (sempre con il Barcellona nel girone) erano stati 56.827

L'effetto Kakà si è fatto sentire, ma non abbastanza per riempire San Siro nella prima notte di Champions League. Nessun tutto esaurito (come era normale considerato che l'avversario si chiamava Celtic Glasgow), numeri superiori rispetto alla scorsa stagione, che era stata da record negativo, ma inferiori rispetto a due anni fa quando nel girone c'era il Barcellona come oggi. La corsa alla tessera per le tre sfide che occuperanno il Milan da qui a Natale si è fermata a quota 43.620, più del doppio rispetto alle 18.483 di un anno fa (girone con Anderlecht, Malaga e Zenit San Pietroburgo) e 13.206 in meno rispetto al 2011.

Perché il paragone regge con due stagioni fa? Perché allora, oltre a Viktoria Plzen e Bate Borisov, il raggruppamento aveva il Barcellona (come oggi) e molti presero la mini-tessera proprio per garantirsi il posto a San Siro in occasione della sfida contro Messi e compagni che, infatti, fece registrare il tutto esaurito con 78.927 presenti. Quest'anno insieme al Milan e al Barca ci sono Ajax e Celtic Glasgow, squadre di maggior appeal rispetto a cechi e bielorussi. Invece il saldo è negativo: 56.827 allora contro i 43.620 registrati a borderò nella notte della sfida agli scozzesi.

Nelle ore successive alla presentazione di Kakà era stato Adriano Galliani ad evocare il ritorno degli 'orfani' del brasiliano, quelle migliaia di tifosi del Milan che, delusi dalla sua cessione nell'estate del 2009, avevano abbandonato San Siro provocando un crollo nel numero di abbonamenti mai recuperato nelle annate seguenti. Il Milan aveva annunciato trionfalmente di aver staccato ben 15.000 mini-tessere Champions League nel primo giorno di vendita libera e la tendenza è proseguita al rialzo fino alla vigilia. Però l'effetto Kakà non è stato sufficiente a riempire San Siro più che contro Viktoria Plzen e Bate Borisov che avevano fatto registrare oltre 66mila presenze contro le 54.623 complessive della partita contro il Celtic Glasgow.

In ogni caso il Milan è destinato a migliorare nettamente i numeri della passata stagione, chiusa con il record negativo di 163.924 biglietti staccati in cinque gare europee e con ricavi di 7,2 milioni di euro in netto calo (-44,4%) rispetto alla stagione 2011-2012. E dire che il quarto di finale contro il Barcellona ha rappresentato il record all time di incasso con i suoi 4.689.255 euro. L'obiettivo è fare almeno come nel 2011-2012 quando i ricavi stadio per la Champions toccarono quota 13,6 milioni di euro con 352.457 tagliandi venduti complessivamente. La partenza è stata buona ma non buonissima, ora resta da sperare che il blasone dell'Ajax convinca i tifosi rossoneri a riempire lo stadio come contro il Barcellona (esaurito sicuro). Poi toccherà ad Allegri e Kakà traghettare il Milan nella fase ad eliminazione diretta che tradizionalmente rappresenta il vero tesoro per il cassiere del Meazza.

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Giovanni Capuano