Lo strano sciopero di Messi contro l'Atletico...

Chi lo ha visto ciondolare per il campo del Vicente Calderon ha faticato a riconoscerlo. Chi era quel numero dieci con le mani sui fianchi, avulso dal gioco del Barcellona e spesso fuori posizione? Un giocatore quasi inutile, rimasto dentro fino alla fine solo perché il Tata Martino ha provato a cercare il jolly che avrebbe rimesso in piedi la qualificazione alle semifinali e rinunciare ai colpi, anche se isolati, di Messi non si poteva. La prestazione della Pulce nella semifinale di ritorno della Champions League è stata, però, imbarazzante e allunga ombre anche sul resto della stagione.

Quasi uno sciopero bianco, testimoniato dalle statistiche impietosamente pubblicate dalla Uefa a fine gara. Messi ha disputato 93 minuti complessivi (tutti), lasciando il segno solo per 3 tentativi fuori dallo specchio della porta e per la miseria di 5 dribbling tentati (3 sbagliati) con 18 palle perse sulle 39 toccate, contro una media stagionale in Champions di 64. Ma il dato più incredibile è quello sui chilometri percorsi in campo dalla Pulce: 6,8. Pochissimi in raffronto a quelli degli altri attaccanti presenti al Calderon, a partire dai 9,5 del compagno di reparto Neymar, per non tacere dei 9,2 di David Villa, 32 anni, uno regalato dal Barca all'Atletico perché considerato ormai bollito.

Messi è stato quasi fermo per tutta la partita. Un solo giocatore del Barcellona ha avuto meno mobilità di lui (5,3 km percorsi), ma con l'alibi inattaccabile di avere un ruolo per il quale non serve correre. Si tratta di Pinto, vecchio portiere del Barcellona, che corricchiando qua e là per l'area di rigore ha messo insieme quasi la stessa quantità di movimento della Pulce. Attenzione: i generale il Barcellona, che pure ha giocato male ed è stato sovrastato dall'Atletico, non ha lesinato impegno e metri: 107,7 km contro i 110, dei colchoneros. Solo Messi ha scioperato. Chissà con chi ce l'aveva...