Disastro Balotelli, i tifosi del Liverpool restituiscono le maglie
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Disastro Balotelli, i tifosi del Liverpool restituiscono le maglie

Contestazione senza fine per l'attaccante italiano: "Non è una punta e neanche un calciatore"

Due mesi fa sarebbe stato diffcile ipotizzare un inizio peggiore per la nuova esperienza di Mario Balotelli in Inghilterra. "Quando segno non esulto. Un postino esulta quando consegna la posta e fa il suo lavoro?" si era presentato così al suo nuovo pubblico l'ex milanista, pronto a ripartire dopo l'ennesimo addio burrascoso della sua carriera. Dal suo arrivo a Liverpool Balotelli ha segnato solamente un gol in Champions League rimanendo a secco in Premier e scatenando critiche da ogni parte per il suo atteggiamento svogliato. "Il postino però alla fine la posta la consegna..." la replica dei tifosi dei Reds a due mesi da quell'esempio che aveva fatto esaltare tanti. La rottura tra il pubblico di Anfield e l'attaccante italiano sembra ormai insanabile, al punto che fuori dallo stadio del Liverpool sono stati allestiti banchetti dove è possibile riconsegnare le maglie di Balotelli per ricevere in cambio quelle dell'ex giocatore e simbolo dei RedsRobbie Fowler.

A far definitivamente perdere la pazienza ai tifosi lo scambio di maglia al 45° di Real Madrid - Liverpool con il tecnico Rodgers su tutte le furie: "Le maglie si scambiano a partita finita". Critiche che pesano sempre più e che profilano uno scenario rivoluzionario già in vista del mercato di gennaio. I talboid sono infatti certi di come Brendan Rodgers si sia già pentito della sua scelta e di come scanso sorprese a gennaio la seconda avventura inglese di Supermario potrebbe già finire. "1 gol e tre pettinature" è solo l'ultima ironia fatta sull'ex milanista, accusato di scarso impegno e di non aver aver ancora legato con i compagni di spogliatoio. I suoi numeri sono impietosi, 1 gol negli ultimi 63 tiri in porta nella Premier League (compreso l'ultimo periodo con il Manchester City), ancora a secco in questo campionato, scaricato dai tifosi e dalla società che valuta già come liberarsi del suo oneroso ingaggio.

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Matteo Politanò